Il Comune mette in vendita la Sessa, partecipata proprietaria di 34 alloggi
SARONNO – Il comune vende il 62% delle quote della Sessa la partecipata (nata nell’agosto del 1948) che gestisce 34 alloggi in affitto a canone concordato e tre negozi. La decisione è stata al centro di un vivace dibattito nell’ultimo consiglio comunale, lo scorso 22 dicembre. In sostanza dopo un excursus sulla società, l’assessore al Bilancio e vicesindaco Pierangela Vanzulli ha spiegato che la vendita nelle quote della società era dettata dalla necessità di rispettare la vigente normativa. Una decisione presa a malincuore, come rimarcato più volte dal vicesindaco nella presentazione e “non in linea” con le intenzioni dell’Amministrazione. Ed effettivamente la propospettiva di una vendita delle quote della Sessa (ammesso che si trovi un acquirente) non ha conquistato i consiglieri comunale a partire da Alfonso Indelicato di Fratelli d’Italia che ha espresso molte perplessità subito sostenuto da Pd, movimento 5 stelle e Tu@saronno. Affondo più duro da Nicola Gilardoni che ha sottolineato l’incoerenza di voler mettere in vendita la Sessa in presenza dei noti problemi abitativi con cui si raffronta la città e soprattutto con un quadro normativo non assolutamente chiaro. Non a caso proprio dall’esponente Pd è arrivata la richiesta di rinviare, anche alla luce della scarsa proponsione dell’Amministrazione a venderete quote, la delibera per poter studiare meglio la situazione. A prendere la parola è stato quindi il primo cittadino Alessandro Fagioli che se da un lato ha ribadito la disponibilità a rinviare la delibera, pur con il timore che se la situazione non si sblocchi entro il 2018 arrivi una sanzione, dall’altro ha messo il carico “politico” chiedendo alle minoranze di essere altrettanto disponibili per “battaglie politiche sulla fiscalità locale e statale”. Una richiesta che ha uscitato forte prese di posizioni nella minoranza che con Francesco Licata prima e con Franco Casali poi ha stigmatizzato l’atteggiamento del primo cittadino. Il capogruppo del Pd l’ha accusato di fare solo il sindaco leghista e quello di Tu@Saronno parlando di un ingiustificato atteggiamento provocatorio. Totale la chiusura del sindaco e della sua maggioranza che hanno votato la delibera visto che “in risposta alle aperture ho ricevuto nuovamente solo insulti”.
(Foto di Edio Bison)
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Commenti
Ha fatto bene Fagioli, as applicare quanto previsto dalla legge madia. Se uno deve lamentarsi vada a Roma. Tutti parlano ma pochi si ricordano che c’é la Corte dei conti che vigila, e la sanzione se ho ben capito ascoltando il consiglio potrebbe arrivare fino a 500 mila euro.
Certo che decidere di applicare la legge Madia solo perché la minoranza si è rifiutata di fare le barricate assieme alla Lega mi sembra una motivazione politicamente un po’ sgangherata. Intanto ci vanno dei mezzo dei poveracci. Ma alla Lega che gliene importa?
Mi chiedo dove sia la Corte dei Conti…
Ringrazio il Saronno per la possibilità di spiegare la mia posizione circa le case Sessa richiamata nell’articolo. Premetto che credo in una Destra sociale, interclassista, attenta alle fasce deboli e rispettosa dei corpi intermedi, nonché ispirata alla dottrina sociale della Chiesa. Il principio del massimo profitto non mi interessa, anche se quello di una saggia e prudente amministrazione, naturalmente, si. La delibera sulla Sessa non mi ha convinto e continua a non convincermi perché vi si afferma che l’attivita’ della partecipata non sarebbe “di interesse generale”. Secondo me invece lo è, poiché potenzialmente la Sessa e’ aperta a tutti i cittadini che le varie vicende della vita sospingessero in una determinata fascia di reddito. Inoltre mi sono chiesto cosa accadrebbe se il futuro proprietario della società fosse un soggetto privato interessato a lucrare sul bene. Una rinfrescata ai muri, un’ aggiustatina agli infissi, ed ecco che si possono triplicare gli affitti o imporre agli inquilini l’acquisto degli appartamenti, salvo cacciare fuori quanti non fossero in grado di pagare. Altre considerazioni potrei proporre, ma queste sono le più importanti. Ho pertanto ritenuto di votare contro la delibera, insieme a Cinquestelle, PD e Tu@Saronno. Quanto a una possibile questione di fedeltà alla maggioranza di cui faccio parte, in questi quasi due anni di storia amministrativa saronnese e’ la terza volta che voto differentemente dalla Lega: la percentuale, tenuto conto del numero delle delibere consiliari, credo sia attorno all’ 1-2 % del totale. Quindi mi sembra di essere stato un alleato leale. In ogni caso, leale non significa pedissequo esecutore d’ordini. Grazie per l’attenzione.
Di questa inadeguatezza lo hanno ormai capito tutti, pure il professor Indelicato votando contro a questa assurdità, dopo lo staff, l’aumento ai dirigenti il sindaco si è dimostrato insieme alla giunta completamente incapace. Bastava vedere visti i curriculum di tutti cosa avevano fatto prima …
sindaco e giunta inadeguati per la guida di saronno
un altro scivolone di Fagioli e della sua giunta, in presenza di una normativa già oggetto di pesante intervento della Corte Costituzionale sulla riforma delle partecipate. Molto generoso non occuparsi dei problemi sociali e magari dare un premio ai dirigenti consenzienti alle politiche della giunta.
A quando la vendita della Saronno Servizi? Fagioli ha solo bisogno di fare cassa visto che il mercato immobiliare è fermo e lui ha tante idee geniali su come sperperare anche i miei soldi ed il mio patrimonio immobiliare. L’arroganza è, comunque, tutta sua e del suo partito: hanno la maggioranza assoluta e se ne fregano altamente del parere delle opposizioni. Colgo l’occasione per ringraziare il 60% dei saronnesi che, al ballottaggio, hanno messo la città in mano a questo “gruppo dirigente”.
Fagioli governa con i voti decisivi portati da SAC e Forza Italia.
Questi dovrebbe farsi sentire anche se in consiglio comunale non contano nulla e soprattutto Forza Italia per come è stata trattata.Qualsiasi amministrazione di Saronno, dal 2000 ad oggi, ha il 60 percento di maggioranza a proprio favore.
È la legge a prevederlo.Certamente. Ma un conto e che ti venga dato x aver raggiunto la maggioranza + uno dei voti validi, un conto è che tu il 60% lo abbia proprio preso…. Tecnicamente non cambia nulla. ma “politicamente” vi è un abisso.
E chi ci sarebbe riuscito?
Fagioli smetti di fare la vittima e fai il sindaco! Di saronno!