Uboldo, entro aprile se ne andranno i profughi
UBOLDO – Il sindaco Lorenzo Guzzetti fa il punto della situazione sulla presenza di profughi alla Cascina Regusella dove da un paio d’anni è attivo un centro d’accoglienza in cui sono state rilevante delle irregolarità tanto che l’Amministrazione predisposto delle ordinanze di sgombero e chiusura.
“Qualche giorno fa abbiamo ricevuto una lettera che indica la volontà di della società che gestisce la strutturadi ottemperare alle ordinanze prodotte dal Comune di Uboldo lo scorso settembre, impugnate davanti al Tar che ha rigettato entrambi i ricorsi poco prima di Natale.
Subito dopo il pronunciamento del Tar e in gennaio abbiamo incontrato il Prefetto di Varese e, insieme a Sua Eccellenza abbiamo condiviso che trattandosi di persone non è possibile provvedere a spostamenti immediati ma occorreva una tempistica ragionata che coincidesse anche con le nuove procedure dei bandi per i Centri di Accoglienza che la Prefettura espleterà nei primi mesi del 2017.
Entro il 30 aprile 2017, comunque, tutti gli spostamenti dovrebbero essere conclusi e l’azienda ha contestualmente esplicitato la volontà di non proporre più Uboldo nel prossimo bando.
E questa è la prima parte. La seconda parte viene invece da una serata altamente formativa che ho potuto vivere questa sera proprio sul tema migranti con uno dei massimi esperti del settore, in prima linea ormai da diversi anni. L’emergenza profughi è ormai un fenomeno strutturale che si è innescato ed è irreversibile. Salvini e compagni populisti vari si mettano l’anima in pace.
Ora c’è da riflettere insieme su come agire nell’immediato futuro e come affrontare le prossime sfide.
Credo che nei prossimi giorni chiederò un tavolo di confronto con tutti i sindaci del saronnese per poter ragionare insieme su questo fenomeno e cercare insieme una soluzione alla luce anche delle politiche che si vedono all’orizzonte e che, pare, chiameranno i territori ad essere protagonisti in prima linea.
Vado a letto stasera con le domande che porterò al tavolo dei miei colleghi: subire o provare a dominare questo fenomeno? Cercare di prendere il toro per le corna o rischiare di essere infilzati? Favorire dei progetti seri e strutturati o correre il pericolo di vedere nei nostri territori una gestione di questo fenomeno dilettantistica?
A non gestire il fenomeno l’alto rischio è quello di lasciar spazio a speculatori e/o dilettanti allo sbaraglio del terzo settore che, lo vediamo quasi quotidianamente, fanno più danni che bene.
Ovviamente serve rifletterci bene. Insieme. Insieme a tutti coloro che, come me, hanno la responsabilità delle nostre comunità innanzitutto in un territorio di 100.000 abitanti.
(foto archivio: una protesta dei profughi ospitati ad uboldo)
13022017
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Commenti
Guzettone fai l gesto nobile, pensaci tu e portali a casa e fagli usare la tua Leon super scattante!
Non possiamo ospitare tutta l’Africa e l’Asia in Europa.
Questo è un dato di fatto, mettetevelo nella testa cari amici dalla solidarietà pelosa e interessata.
Insieme ai profughi se ne vada anche il sindaco!!!!!
Da maggio tutti a casa del Guzzetti.
” L’emergenza profughi è ormai un fenomeno strutturale che si è innescato ed è irreversibile”
scemenza incredibile, pura propaganda buonista di sinistra da salotto, da cattocomunisti marci. Mettetevi voi l’anima in pace che i cittadini italiani hanno i loro problemi e sono ultrastanchi di mantenere ciabattanti che arrivano da chissà dove a fare flanella in strutture pagate da noi (mettetevi l’anima in pace che non un euro arriva dall’Europa). strutture che potrebbero essere dedicate ad ITALIANI in difficoltà. Mettetevi l’anima in pace che questo schifo deve finire.
Perché non a Saronno?
Non esiste solo la Caritas (che finora non si è mossa certo bene)
Occorre cominciare a esportare alternative come la CRI.
Perché non a Saronno?
Non c’è solo là Caritas (che finora non si mossa certo bene). Forse occorre esplorare l’alternativa della CRI
Tanti auguri, soprattutto per quando incontrerai quella cima di Fagioli! Buona fortuna!
Ovunque …ma non a Saronno!