Scherma Saronno insegna ad essere “In pedana con la testa”
SARONNO – Si è svolta mercoledì sera al Collegio Arcivescovile “Castelli”, a partire dalle 20,45, la serata convegno “In pedana con la testa” organizzato dalla società Asd Scherma Saronno.
Davanti a una platea di ragazzi e adulti, genitori e operatori del settore, c’erano il Flavio Nascimbene, dell’Università Cattolica di Milano, docente in Psicologia dell’attività sportiva e consulente presso corsi Uefa Figc e Stefania Ortensi, direttore del Master in psicologia dello sport di Psicosport. Erano presenti e hanno preso la parola anche alcune rappresentanze delle istituzioni cittadine: l’assessore allo Sport Gianpietro Guaglianone e il prevosto monsignor Armando Cattaneo.
Ha aperto la serata Franco Grassi, presidente di Asd Scherma Saronno che proprio all’Aassessore allo sport del Comune di Saronno, Gianpietro Guaglianone ha dato subito la parola per un saluto, volto ad apprezzare la presenza di quanti nella giovane Asd Scherma Saronno, operando tramite la disciplina sportiva portano il loro contributo positivo ai giovani e indirettamente alla città.
Nel saluto di monsignor Armando Cattaneo, un invito a scoprire il significato personale dell’impegno a far bene nello sport della scherma, come in ogni altra cosa, perché è proprio dall’impegno e dalla fatica che impariamo ad apprezzare ciò che facciamo singolarmente e insieme agli altri.
Motivazione, reazione all’errore e consigli per i genitori degli atleti, la psicologia dello sport scende in pedana con i nostri ragazzi quando prendono la parola gli psicologi dello sport.
Flavio Nascimbene ha illustrato, non solo la teorie ma anche con case history ed esempi pratici di vita vissuta, come affrontare la gestione della gara e recuperare motivazione proprio partendo dai propri errori.
Stefania Ortensi ha invece illustrato, specialmente ai genitori presenti in sala, come stare a fianco dei propri figli che fanno questa bella e impegnativa disciplina, ci si trovi a bordo pedana o ci si trovi a casa. Prendere tempo, respirare, contare lentamente, ma soprattutto imparare una consapevolezza di se. Sono state sfatate parole che storicamente fanno parte dei luoghi comuni del linguaggio sportivo. “Non si tratta di essere cattivi, questo termine indica in realtà la grinta, la determinazione, di chi ha acquisito solidità perché consapevole di sé. L’acquisizione di consapevolezza di chi sono è la chiave vincente per incontrare l’avversario”.
Molti gli interventi dalla sala, da parte di giovani e adulti. Dai ragazzi sono giunte richieste di consigli su come dare il meglio in pedana. Da allenatori, anche di altri sport, richieste di conferme e approfondimenti. Una serata di cui imondo dello sport saronnese sembrava proprio aver bisogno.
“Un punto di partenza, ha sottolineato in chiusura il presidente Franco Grassi, che vale per lo sport e vale per la vita. Partire da chi sono io, dalla consapevolezza della mia identità, è stare in pedana e nel mondo con la testa”.
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03032017
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Commenti
PER MEMO SU FAMOSO COACH OLIMPICO
L’Associazione saronnese si compone oggi di 55 giovani atleti, suddivisi in fasce di età , dalle Prime Lame ( nati dal 2007), Under 14, Cadetti e Assoluti ma è in continua e rapida espansione grazie anche al richiamo e al prestigio di due figure come Walter Albertarelli, famoso coach olimpico, e Andrea Giuliani, Istruttore Nazionale e Regionale alle tre armi che operano presso le palestre del Collegio Arcivescovile Castelli di Saronno (il martedì, giovedì e venerdì pomeriggio) e della Scuola Mascherpa di Solaro (al lunedì e mercoledì pomeriggio). Iscrizione solo 10 euro, davvero alla portata di tutti.
vedo che postare su questo sito diventa impossibile il Vostro moderatore è troppo di parte
Ho letto una certa frecciatina nei confronti di una qual certa creatura biblica non dantesca? Mi asterrò dal commentare oltre, dirò solo un’ultima cosa: fencer ha scritto un appunto costruttivo, e ha ricevuto un attacco dal signor pater. Apprezzo il latino, ma insomma, si sarebbe potuto tranquillissimamente evitare. E gradirei evitaste di dire che anche il mio appunto era evitabile, perché non lo era per ragioni già fin troppo spiegate è troppo poco capite o ignorate.
Vedo che ha proprio il cattivo gusto del botta e risposta e dell’accanimento contro ogni evidenza di buon senso. Se non le piace leggere falsità cominci a non scriverne e avrà raggiunto almeno un primo risultato. I suoi riferimenti personali certo che sono stati offensivi e non poco. Eviti di attaccare alla cieca: ne trarrà giovamento lei e non solo. A questo proposito mi auguro che almeno una cosa vera l’abbia detta e che questo sia perciò realmente il suo ultimo commento al veleno. Buona lettura.
Ha ragione egregio Signor Pater lei ha perso l’attimo per tacere dignitosamente. Io non ho offeso neasuno e non ho nemmeno parlato di imprecisioni giornalistiche. Ho scritto solo che è stato un peccato che la serata sia stata riservata solo a pochi e non allargata ad altri operatori del settore. Quanto poi al professor Albertarelli ho solo puntualizzato un suo post. Probabilmente lei è nuovo nell’ambiente schermistico e quindi non ha ancora ben chiaro come funziona e non ha ancora capito chi vende fumo e chi invece lavora seriamente e con passione
Cordiali saluti
Ps sarà il mio ultimo post se viene pubblicato. Come dice il Professore ho ben altro a cui pensare ma mi piace informarmi e non sopporto di leggere falsita
Sarebbe utile e istruttivo per i giovani vedere che persone che si presumono responsabili sanno stare a loro volta sulla pedana del mondo con la testa. Queste punzecchiature che peraltro non vanno a segno e hanno il solo apparente scopo di alimentare polemiche dicono più di chi le fa che non dell’argomento cui sembrerebbero riferirsi. Ancora polemiche su imprecisioni giornalistiche? Dobbiamo proprio concludere che “Fencer” non è un adulto ma un ragazzino che non sa tenere la bocca chiusa quando invece sarebbe giunto il momento di tacere dignitosamente?
Mai mi sono definito coach olimpico signorFencer, forse l’avrà detto qualcuno non io do certo. Su debiti e crediti non scomodiamo la coscienza:parlano le carte. Che triste vita deve essere la Sua signor Fencer se il leit-motiv è occuparsi di me. Suvvia si trovi un hobby diverso se non ha nulla da fare. Cordialmente Walter Albertarelli
Bella iniziativa peccato sia stata riservata a pochi e non anche allargata ad altri operatori del settore. Niente foto per il coach olimpico come ama definirsi… non maestro… in quanto ai soli crediti sarebbe meglio si facesse un esame di coscienza……
…niente foto mie perchè non sono maestro. Sono.solo istruttore e insegnante di educazione motoria. Spero di aver soddisfatto la Sua curiosità sigmor Anonimo. Mi perdoni se mi firmo per esteso Walter Albertarelli.P.S.comunque vado a testa alta non avendo debiti ma solo crediti………..
Ma neanche una foto il maestro Walter…come mai?