Foibe: convegno a Villa Gianetti
SARONNO – “Il convegno di mercoledì dal titolo “Foibe, una questione identitaria” organizzato a Saronno da Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e Domà Nunch ha cercato, come ha detto Marco Castelli nel suo intervento iniziale, di “andare oltre la polemica”.
Così Alfonso Indelicato inizia il suo resoconto della serata: “Del resto un convegno non è un comizio, e a ben vedere un comizio non potrebbe neppure avere per oggetto una tragedia come quella che colpì la popolazione delle nostre terre orientali fra il ’43 e gli anni ’50: uccisioni di massa e sradicamento di un popolo condannato alla diaspora che lo ha disseminato ovunque in Italia e nel mondo. E fu davvero, come ha proseguito Castelli, una “questione identitaria”, nel senso che l’obiettivo delle milizie titine non era tanto la missione ideologica di “costruire il comunismo”, ma palesemente quello di sostituire le genti italiane che avevano affondato le loro radici sullo scabro litorale adriatico con l’elemento slavo, affermando la sovranità di quest’ultimo. Alfonso Indelicato dal canto suo ha affrontato il tema spinoso del cosiddetto “giustificazionismo”, brutto neologismo col quale si vuole intendere che gli infoibamenti abbiano avuto, come causa, precedenti soperchierie perpetrare dagli italiani ai danni di sloveni e croati”.
Tra i relatori lo stesso Indelicato che ha cercato di evidenziare come “il rapporto di causa ed effetto non sussista: alla base di quei sanguinosi eventi ci fu un complesso di fattori assai più lontani nel tempo delle convulsioni del “secolo breve”, e in ogni caso nulla può giustificare la programmata spietatezza degli esecutori degli ordini di Tito, ben diversa dalle reciproche brutalità che si possono registrare in un teatro bellico”.
“A questo punto – riprende Indelicato – ha portato una testimonianza commossa e commovente l’esule polesano e ora cittadino saronnese Alessandro De Angelini: la rievocazione della storia ha ceduto il passo alla vita vissuta, e tutti in villa Gianetti hanno percepito l’improvviso cambiamento di atmosfera. Al termine di questi interventi era programmata la proiezione del cortometraggio “Novembre” dedicato alla sanguinosa repressione dei moti triestini del ’53, un vero pezzo da cineteca. Ma purtroppo insuperabili problemi tecnici degli impianti lo hanno impedito. Comprensibile la delusione, ma ha raddrizzato le sorti della serata uno smagliante intervento del grande critico cinematografico ed esperto di politica internazionale Maurizio Cabona, ospite d’onore già noto al pubblico saronnese. Cabona ha tracciato un quadro completo della situazione internazionale del dopoguerra, evidenziandone aspetti ignoti al grande pubblico e vivamente coinvolgendo i presenti. Grazie ai sostenitori e ai militanti di Domà Nunch, a Fratelli d’Italia, a Maurizio Cabona. Per vedere “Novembre” ci sarà altra occasione, come ha promesso l’assessore Lucia Castelli insieme agli organizzatori della serata”.
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05032017
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Commenti
Gentile Anonimo, non lasciati sviare dalle immagini. Nella sala c’erano una quarantina di persone: un buon risultato in termini di partecipazione. Il fatto è che non sono state scattate fotografie verso la sala, ma solo in direzione di relatori.
cordialità
Che pienone
ma tu, c’eri? o era troppa fatica alzarti dalla sedia?