Inchiesta della Repubblica sullo scandalo rimborsi Ue: c’è anche Lara Comi
SARONNO – Anche l’europarlamentare saronnese Lara Comi sarebbe coinvolta, secondo quanto riportato da Repubblica questa mattina, sia nella versione online sia in un dettaglio servizio disponibile in quella cartacea in edicola, nell’inchiesta per frode ai danni delle casse del Parlamento di Strasburgo.
Nell’inchiesta del corrispondente Alberto D’Argenio si parla dei partiti europei che “abusano sistematicamente dei soldi Ue per portare a termine i loro disegni politici in patria”. Tra questi vengono citati casi di partiti francesi e polacchi. Per l’Italia nell’inchiesta sarebbero coinvolti “singoli eurodeputati del Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Lega ed ex Pd”. A differenza dei colleghi stranieri dietro ai casi italiani non ci sarebbe un sistema organizzato ma casi isolati spalmati su tre legislature.
Per il Belpaese l’articolo parla “di indagini ancora in corso per due deputate grilline Daniela Aiuto e Laura Agea”, “un collaboratore del leghista Mario Borghezio, il viceministro Riccardo Nencini e il deputato eletto con il Pd, ora Mdp, Antonio Panzeri”. Si parla anche dell’europarlamentare europea Lara Comi che “ha assunto la madre come assistente parlamentare e ora dovrà restituire i 126 mila euro percepiti dal 2009 al 2010”.
07032017
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Commenti
Titolone de La settimana pag. 5:
“AVEVO 26 ANNI E VOLEVO VICINA MIA MAMMA”
Dei 126mila Euro contestati “ne ho versati una prima tranche e il resto me lo tolgono dallo stipendio. Finirò di pagare nel 2019”
E se non fosse stata rieletta? o se non lo sarà nel 2018? chi salderà le ultime rate? la Mamma.
Distrattini…..
Brava brava Lara…mi raccomando…in alto i valori eh! ?
Prima cosa restituisca i soldi con gli interessi
Seconda cosa basta dare importanza a questa persona che per Saronno nn ha mai fatto nulla…..anzi solo Bla Bla Bla…
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Non ha mai fatto niente x Saronno, ma nemmeno al parlamento europeo.i saronnesi che la conoscono intimamente molto bene, non si esprimono molto favorevolmente nei suoi confronti
Si, si, certo, certo, è stato un errore di sbaglio.
Tutto già risolto. Tutto ok.
Il bilico carico di sabbia scaricatelo qui per favore.
Tutto vecchio e giá chiarito.
Finiamola con questi inutili commenti fine a se stessi per gettare discredito.
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Finiscila tu, e fai fare un serio esame di coscienza alla tua amica.
E non cominciare con i tuoi link inutili perché non me ne frega niente.
Sarebbe cortese spiegare dicendo di aver sbagliato .. facile poi rimborsare e far finta di nulla, immagino che dimissioni non se ne parli il mio augurio è quello che presto vada a lavorare…
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ma dai come si fa a tornare a lavorare “nel settore privato ” dopo tanto tempo passato nel beato mondo del pubblico???
Fanno bene: novelli Robin Hood si riprendono un po’ di soldi che l’Europa ci sottrae.
Ma dai…..da non credere….
Chiaro esempio di legalità e trasparenza….
…tutti uguali! … di qualsiasi colore.
tanto va la gatta al lardo…
Già attendo la dichiarazione: Chi meglio di mia madre aveva le competenze per aiutarmi? Non capisco cosa dovrei rimproverarmi…
Orgoglio saronnese! Bravi saronnesi …. Bella roba…..
Ecco, appunto….
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Da pag FB LARA COMI
Ho letto stamattina su un autorevole quotidiano un articolo che mi cita in chiave critica per una vicenda legata al mio ruolo di parlamentare europeo e all’incarico di collaboratore fiduciario dato a mia madre.
È quindi importante per me chiarire tutta la vicenda, con grande trasparenza, come ho sempre fatto. Nel 2009, a 26 anni, sono stata eletta in Parlamento Europeo. Ho lasciato il mio lavoro nel settore privato e con grande entusiasmo ho intrapreso quest’avventura.
Ogni giorno mi trovavo di fronte a sfide nuove e importanti e, per affrontarle, ho deciso di avere a fianco a me, con un incarico fiduciario, la persona di cui avevo la massima fiducia, mia madre, che mi è stata vicino in tutti i momenti più importanti della vita. Per potermi supportare in questo ruolo lei si è presa l’aspettativa – non retribuita – dal suo lavoro pubblico come insegnante.
La possibilità di scegliere un familiare come collaboratore era permessa fino al 2009, con un periodo transitorio di un anno, come mi aveva spiegato il mio commercialista, che aveva anche consultato gli uffici del Parlamento Europeo.
Solo dopo molti anni, cioè nel 2016 vengo a scoprire che questa possibilità era stata esclusa dai regolamenti parlamentari. Per questa ragione, già lo scorso 3 aprile 2016, ho ritirato l’incarico al mio commercialista che, seppure in buona fede, aveva commesso l’errore.Come persona che ha un ruolo pubblico mi prendo comunque tutte le responsabilità di questa vicenda e ho già messo in atto tutte le azioni necessarie: sto restituendo fino all’ultimo centesimo la somma che viene contestata, con una detraziione che ogni mese mi viene prelevata direttamente dallo stipendio.
Vorrei quindi precisare una vicenda ormai ben nota, di un fatto ampiamente chiarito e che chi vuole fare polemica strumentalmente sulla vicenda, ha sbagliato persona perché per me la trasparenza e la limpidezza dei comportamenti vengono prima di tutto.
https://www.facebook.com/lara.comi.90/posts/1607192232641389
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Che si vergogni……
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Se la trasparenza è tutto, perchè non lo ha reso noto prima? ma solo adesso, dopo che la cosa è uscita sui giornali?
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Non pensate che sia più opportune sentire la sua versione. Siamo vicini alle elezioni e di queste cose ne sentiremo a bizzeffe
FRODE??? Okkio
Comi , se fossi in lei farei una sonora denuncia
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Dovrebbe invece fare un sonoro Mea Culpa !!!!
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