Parco Lura: ecco tutte le opere
SARONNO – Parco Lura: gli interventi di miglioria forestale si concentrano sui due boschi denominati “Bosco compensazione” (situato ad est del “pratone”, adiacente all'”area pic-nic”) e “Bosco fluviale” (che si sviluppa a ridosso della riva sinistra del Lura, dal ponte di via Marx fino al confine comunale con Rovello Porro e si estende su una fascia stretta che solo per piccoli tratti è più larga di 20-30 metri). Gran parte delle robinie sono colpite dal deperimento e appaiono intristite, con chioma diradata o in parte disseccata, altre sono completamente morte. Anche il gruppo di Salici piangenti non era ben messo; alcuni alberi sono completamente morti, altri con chioma diradata ed in parte secca, altri ancora si sono stortati oppure si sono sollevate le radici e si sono “appoggiati” sulle piante vicine.
La miglioria forestale è consistita nel taglio di tutti i soggetti di robinia morti, deperiti, pericolanti o con tare di vario tipo e di tutti i soggetti di ciliegio tardivo. Sono state messe a dimora piantine forestali appartenenti a specie tipiche locali. L’intervento prevede la piantumazione di circa 500 specie autoctone e 560 talee di salice di diverse tipologie.
23032017
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Commenti
però si dice il nome di quello che si toglie e non di quello che si mette. Dopo l’intervento di Mimmo ero curioso di sapere le piante autoctone prima della diffusione dei boschi di robinia
Fagioli fatti un giro x Saronno. Lo schifo aumenta giornalmente. Spacciatori in aumento, accattoni fuori dai bar e panettieri in aumento, sporcizia nelle vie in aumento, ubriaconi in aumento….Fagioli ti svegli e prendi provvedimenti o no? Svegliaaaaaaaaaa
Va ul GP che grinta, l’è propi bun de bun.
Vero e sottoscrivo.
Dato che anche tutti gli immigrati clandestini non sono autoctoni, andrebbero rimossi anche questi dal nostro territorio…….lasciatemi almeno coltivare le mie illusioni!
La robinia (da Robin, il responsabile dell’Orto Botanico dei re di Francia, che importo’ questa pianta in Europa) andrebbe rimossa del tutto dal nostro ambiente: non e’ autoctona. E’ un lascito del passaggio dei cavalli delle truppe napoleoniche, ai quali veniva dato in pasto la fava di robinia.
grazie mimmo, oggi ho imparato una cosa nuova
In realtà è stato Luigi Castiglioni (uno studioso delle nostre zone) ad importare dall’america la robinia nei boschi delle groane: adesso danno fastidio, ma allora era l’unico modo per rendere coltivabile un terreno che andava bene solo per le fornaci.
http://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-castiglioni_(Dizionario-Biografico)/
Interessante notare come il fagiolo (qui non c’entra il nostro sindaco) sia arrivato in Europa solo alcuni secoli dopo la scoperta dell’America, mentre la patata e il pomodoro furono da subito importati: se oggi mangiamo i fagioli lo dobbiamo anche a Castiglioni.
E’ praticamente impossibile eradicare una specie come la robinia, anche perché ha capacità rigenerative elevatissime. Tagliandola, ricaccia subito. Via seme si riroduce rapidamente a volte anche dalle radici genera altri polloni. Negli interventi di miglioria forestale si piantano altre essenze per cercare di sostituire la robinia, ma è evidente che è praticamente impossibile eradicarla. In ogni caso, la robinia fa parte di quelle specie acclimatate che ormai vengono considerate come specie “locali” e offre comunque un buon legno economico da ardere (a crescita rapida), un legno tenero in cui molti uccelli creano il nido (principalmente picchi, ma poi gli stessi nidi vengono usati da altre specie), nonché belle fioriture nel periodo primaverile.