Migranti: Astuti respinge la proposta leghista dello sciopero dell’8 per mille alla chiesa
14 Aprile 2017

SARONNO – “Uno sciopero dell’otto per mille alla Chiesa cattolica come “ritorsione” verso le posizioni sui migranti da parte della Cei? Mi sembra un’idea senza senso”. Così Samuele Astuti, segretario provinciale del Partito democratico, risponde all’omologo leghista Matteo Bianchi, il quale ha lanciato l’iniziativa di boicottaggio in seguito alla proposta avanzata dal segretario generale della Conferenza episcopale italiana, monsignor Nunzio Galantino, di studiare una forma di permesso di soggiorno umanitario destinata agli stranieri che si vedono rifiutare la domanda di ottenimento dello status di profugo.
“Non siamo certo noi a dover difendere la Cei – commenta Astuti – e perciò mi preme sottolineare altri punti. Innanzitutto, il forte contrasto fra la “soluzione” espressa da Bianchi e il suo ruolo di vicepresidente Anci, associazione che si è impegnata con il governo per risolvere concretamente la questione migranti. O forse si vorrebbe agire come stanno facendo alcuni leader internazionali le cui politiche sono molto vicine a quelle della Lega? Non è certo seguendo la linea di Trump, quella delle discriminazioni e dei muri, che si migliorerà la situazione”. Il segretario provinciale del Pd, dunque, critica aspramente il concetto di “resistenza economica” espresso dall’esponente del Carroccio.”Evidentemente – prosegue Astuti – Bianchi si dimentica delle tante opere di solidarietà che ogni anno la Chiesa cattolica riesce a portare avanti grazie all’otto per mille: dall’assistenza alle famiglie in difficoltà alle mense per i poveri passando per il sostegno a donne, bambini e malati in tante realtà difficili di tutto il mondo. Sarebbe meglio tenere a mente tutto questo, prima di avanzare certe idee. I problemi vanno affrontati seriamente, non riproposti strumentalmente senza prevedere soluzioni concrete”.
(foto archivio: un appuntamento del Pd saronnese)
14042017
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Commenti
Quando cominceranno a scoppiare le bombe nelle chiese come recentemente in Egitto, allora ci ripenseranno.
Certo che se la CEI sta studiando una forma di permesso di soggiorno per gli stranieri che si vedono rifiutare la domanda di profughi è INNEGABILE che questo si chiama chiaramente fare chiaramente politica , compito che non è proprio della Chiesa .
ma da certi leghisti che cosa ci si può aspettare? ricordiamoci che il loro capo è salvini