Bandiere e striscione per Sergio Ramelli
SARONNO – Nella notte tra sabato e domenica i militanti di Campo Base si sono radunati in via Biffi come ormai tradizione, di ritorno da Milano, per commemorare anche a Saronno “Sergio Ramelli, giovane camerata milanese barbaramente ucciso dall’antifascismo militante”.
È stato appeso uno striscione di ricordo affiancato da un tricolore e da una croce celtica.
“Oggi come allora – spiega il gruppo – l’antifascismo si rifà a valori di violenza come dimostra anche nella nostra città la recente scritta inneggiante il rogo di Primavalle. Continueremo ogni anno a tener vivo il ricordo di Sergio e di tutti i giovani caduti per un’idea”.
Effettivamente non è la prima azione, con bandiere e striscioni del gruppo Campo Base che ha organizzato iniziative di questo tipo anche per sensibilizzare su altri temi come ad esempio le foibe. In passato striscioni sono comparsi anche in piazza Santuario, sulla cancellata di Villa Gianetti e su quella della Club House.
04052017
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Commenti
Ma commemorare i morti che reato sarebbe? X di più il ragazzo e’ stato assassinato negli anni ’70, che apologia ci cosa sarebbe??? Vergognoso che vi preoccupino più le fantomatiche apologie e i temibili striscioni rispetto al motivo dell’assassinio!
E dove sarebbe l’apologia del fascismo nel ricordare un ragazzo ucciso barbaramente ?
Spero che lo abbiano rimosso subito. E se vogliamo fare la conta dei giovani morti per un’ideale e non un’idea (questa di solito viene anche ai bambini), credo che vincerebbero coloro che la bandiera tricolore, simbolo di democrazia e libertà di pensiero, l’hanno onorata sino alla morte
Mi permetto sommessamente di ricordare che l’apologia del fascismo è un reato
Dove vede apologia in uno striscione appeso per ricordare un ragazzino ammazzato in nome dell’antifascismo (perché così è stato)?
Non nello striscione che ricorda un defunto, ma nei gesti (saluto romano) e nei cori.
Aggiungo che siete soggetti da attenzionare per l’ordine pubblico al pari del Telos: questo e’ un costo per la collettivita’.Non ho letto da alcuna parte di cori o di saluti romani
lasciali perdere… per loro tutto ciò che non fa parte della loro ideologia è apologia di reato! fortuna che poi urlano che i fascisti sono gli altri per darsi un senso.
pienamente in accordo con voi… però sullo stesso piano, nel caso specifico, mi permetto di porre le decine di reati che commettono alcune frange dei cosi detti “antifascisti” durante le loro manifestazioni…senza mai vedere reazioni e indignazioni paritarie.
la violenza è violenza sempre, e chi la usa è fascista aldilà del colore che indossa.
i fascisti si dividono in due categorie, i fascisti e gli antifascisti. Ennio Flaiano.
Che uno possa dire quel che vuole posso anche essere d’accordo, ma dare spazio a questa gente e a queste frasi vergognose come se niente fosse è pazzesco.
“-Spiega il gruppo-“, ma stiamo scherzando?!?!?
Ricordo che l’apologia del fascismo è un reato penale. Qui il ricordo di ramelli non c’entra nulla