Veronesi: “Chiederemo un rimborso allo stato di un milione e 322 mila euro”
SARONNO – “A Saronno sono stati sottratti oltre 1 milione e 322 mila euro senza che nessuna rappresentanza degli enti Locali abbia potuto essere coinvolta nella scelta irrazionale dello Stato. la città ha subito una ingiusta decurtazione delle entrate erariali, chiediamo quindi un rimborso della suddetta somma da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze e da parte del Ministero dell’Interno”
L’annuncio arriva dal capogruppo della Lega Nord Angelo Veronesi che così presenta la mozione inserita all’ordine del giorno del consiglio comunale di questa sera. Veronesi spiega poi le badi di questa decisione.
“La cosiddetta spending review è stata condannata dalla Corte Costituzionale. A Saronno sono stati sottratti 1 milione e 322 mila euro. E’ una scelta che la Corte Costituzionale ha definito di dubbia razionalità. A titolo cautelativo è opportuno che tutti i Comuni chiedano un rimborso del danno subito da parte dello Stato. E’ necessario resistere per difenderci dall’oppressione coloniale.
Il Governo Monti con il Decreto Legge n 95 del 6 luglio 2012 aveva previsto per il 2013 una riduzione dei trasferimenti erariali ai Comuni, pari ad un ammontare complessivo di 2,25 miliardi. La Corte Costituzionale con la Sentenza 129/2016 dichiara l’incostituzionalità dell’articolo 15, comma 6 del medesimo decreto legislativo in quanto i tagli agli Enti Locali sono stati fatti senza coinvolgerli minimamente nel processo decisionale, mettendo a rischio il mantenimento dei servizi e la stabilità degli Enti stessi.
Come è anche stato specificato dalla Circolare Anci 52/2017 del 30 marzo 2017, lo Stato può incidere sulla autonomia finanziari degli Enti Locali per esigenze di coordinamento della finanza pubblica, ma tale incidenza deve essere mitigata attraverso la garanzia del coinvolgimento degli Enti Locali nella fase di distribuzione del sacrificio e nella decisione sulle relative dimensioni quantitative dei mancati trasferimenti. Il taglio non può essere tale da rendere impossibile lo svolgimento delle funzioni degli Enti Locali in questione.
La Corte Costituzionale condanna lo Stato in quanto non può decidere unilateralmente escludendo sin dall’inizio ogni forma di coinvolgimento con gli Enti Locali interessati, tanto più se il criterio posto alla base del riparto dei sacrifici non è esente da elementi di dubbia razionalità – è proprio così che viene definito dalla Corte Costituzionale.
La Corte Costituzionale si è espressa sulla totale incostituzionalità del provvedimento dello Stato, difendendo l’altra parte della Repubblica che sono gli Enti Locali.
Nei fatti la Corte Costituzionale ha sancito che il centralismo ha raggiunto livelli soffocanti e di dubbia razionalità. C’è in gioco la stessa sopravvivenza degli Enti Locali e della Repubblica.
Sebbene l’Anci abbia dichiarato che verificherà le condizioni tecnico-giuridiche per impugnare un decreto con cui lo Stato intendesse chiudere unilateralmente la questione, a titolo cautelativo è doveroso -a nostro parere- che tutti i Comuni chiedano un rimborso del danno subito da parte dello Stato“
Lascia un commento
Commenti
Anci tu??…ma non dovevamo vederci più?!?
Come può essere credibile l’esponente politico quando per alimentare la propria visibilità si esprime in modo roboante su argomenti che richiedono conoscenza specifica della materia giuridico amministrativa pubblica? Il buon senso di un cittadino normale pone la domanda: Se la Corte Costituzionale ha espresso un parere di incostituzionalità su un provvedimento dello Stato, l’Anci che assiste gli enti locali non avrebbe già provveduto da tempo a sollecitare tutti i Comuni Italiani affiliati ad intraprendere procedure atte a revisionare l’incidenza dello Stato sulla gestione della propria autonomia finanziaria? E’ corretto verificare ma è saggio valutare per evitare perdite di tempo e allegoriche intraprendenze.
Chiedere non fa mai male, ma sapendo di ricevere due dita negli occhi, è inutile. Come al solito Veronesi parla a caso…
-
giusto
Roma ladrona o Saronno sprecona,questo è il dilemma
Se non ci fosse da piangere, verrebbe da ridere…
E quando credi che si sia toccato il fondo, arriva il comunicato dell’amministratore saronnese di turno e capisci che si può ancora scavare.
Amministrazione comunale mitologica che resterà per sempre nei nostri cuori
Prima eravate d’accordo a tagliare, per rendere più virtuosa la gestione amministrativa (degli altri). Ora che i soldi mancano a voi lo stato è diventato addirittura colonialista. Che tristezza
-
bravo
E allora vedi che la tanto vituperata ANCI improvvisamente viene citata come fonte autorevole!
Sempre più ridicoli.
-
concordo
Ma a noi l’anci fa un baffo, noi siamo conord (comuni padani)… Ma abbiamo pagato anche anci per una svista… Vabbè, ma adesso lo Stato ci ridarà un milioncino e possiamo fare tanti altri errori, giusto Veronesi?
-
E a Saronno l’Anci chi l’avrebbe pagata per una svista??? Dato che si parla dell’anno fiscale 2012 – 2013 …. Speriamo che Veronesi riesca a riparare le “sviste” di qualcun’altro….
-
Quest’anno qualcuno, non io, ma sicuramente amici di Veronesi, ha sentenziato che Saronno non avrebbe fatto più parte dell’anci (perché non inutile) e si sarebbe passati a conord (il top).
In realtá non si é fatto a tempo a disdire anci.
Ora l’anci viene citata come fonte autorevole da Veronesi: allora decidiamoci! -
E allora chi ha pagato il Conord?
-