2 giugno, Balestrini (Fronte Monarchico): “Decisione di Fagioli è utile per riflettere”
SARONNO – “Davanti alle vicende che hanno visto coinvolto il Sindaco circa il rifiuto di celebrare pubblicamente il 2 giugno mi sento di dover esprimere la posizione dei monarchici, che ebbene si ci sono nel nostro Paese e anche nella nostra città, e sono molti”.
Inizia così l’intervento di Simone Balestrini 23enne saronnese segretario nazionale del Fronte monarchico Giovanile.
“Diverse parti politiche cittadine ipotizzano una vicinanza della Lega alla monarchia. Perchè sarebbe forse un male? Auspico tanta lungimiranza nel saper accettare che a distanza di anni la repubblica in Italia ha dimostrato un continuo sgretolamento e fallimento.
Tutto questo è innegabile lo vediamo tutti i giorni. Le monarchie non sono un’istituzione arretrata e passata. In Europa vi sono 10 monarchie e sono tra i Paesi più moderni e democratici. La monarchia per sopravvivere nel tempo si deve evolvere aggiornare, la nostra repubblica si è fermata da decenni. Chi ancora soprattutto a livello giovanile si ritrova nelle istituzioni repubblicane o meglio chi riconosce nel presidente Mattarella un riferimento saldo, di unità, di continuità, di imparzialità e di identità nazionale?
Il 2 giugno 1946 il referendum fu soggetto a brogli. Questo è un fatto storico ormai riconosciuto. Basta nascondere o falsare la storia. Il 2 giugno 1946 il popolo Italiano era diviso. Perchè non festeggiare le feste di unità come il 17 marzo e il 4 novembre?
I motivi che hanno spinto il Sindaco a non celebrare il 2 giugno sono diversi da quelli sopra elencati. Ma apprezzo molto che per la prima volta venga messa in modo evidente in discussione quella che non è mai stata una festa condivisa da tutti gli italiani. Il sindaco ha dato ai saronnesi la possibilità di pensare e riflettere sulle festività, sulle istituzioni e sulla storia.
Come sarebbe un Italia monarchica, costituzionale e parlamentare, come per esempio la Danimarca, il Belgio o la Spagna? Come sarebbe avere come capo di Stato Aimone di Savoia Aosta invece di Mattarella?”
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(foto di una manifestazione del gruppo del Fronte Monarchico di Varese, sabato scorso a Varese)
02062017
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Commenti
aimone infatti ha 2 lauree e parla correttamente 5 lingue,ed è manager responsabile x la pirelli del mercato est europeo,vogliamo parlare dei capi di statorepubblicani???’
centra poco ma anche sui libri di storia viene citato il fatto che “è molto probabile che il Referendum tra Monarcha e Repubblica sia stato falsato a favore della seconda….”
Come il Referendim che ha perso in tromba Renzi, è cambiato qualcosa da allora??? direi di no, c’è l’ectoplasma Gentiloni con la complicità della “presenza” Mattarella….
potrebbero fare una fusione tanto è uguale
creare un Mattaloni
o un Gentirella.
In Italia abbiamo perso le conoscenze dei fatti. Le monarchie hanno persone preparate per quel ruolo che ricopriranno. Un futuro Re studia fin da bambino. Un presidente di repubblica studia nelle segreterie di partito. Ecco perché sarà un presidente fazioso ed impreparato. I presidenti che abbiamo avuto son stati quasi tutti scadenti,tranne i primi 2. Che erano,peraltro,di fede monarchica.
Re cretini? Ma quando mai! Presidenti incapaci,ne abbiamo avuto un’infinità.
Guardate la Francia,il Brasile,l’Egitto,la Turchia. Occorre aggiungere altro? W la Monarchia tutta la vita,se si ama l’Italia.
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aimone infatti parlacorrettamente 5 lingue ed è manager della pirelli x l est europeo ,Mattarella???
Fagioli lo fa assessore in due giorni,scommettiamo?
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Al posto di Banfi….taaaac
Ci mancava il monarchico a difesa di Fagioli!
E se Aimone di Savoia fosse un cretino c’è lo teniamo perché suo padre era re ?
E se il figlio di Aimone di Savoia fosse un cretino c’è lo teniamo perché suo padre era cretino e pure re ?
Sempre per ipotesi naturalmente.
ebbene sí, ci sono e sono molti (cit.)
Con tutto il rispetto ,quale sarebbero le date condivise?Il 4 Novembre purtroppo divide molto di più,così come dividerebbe di più la Monarchia,in Italia.
6 monarchici a Varese…..parafrasando Agatha Christie…”e alla fine non rimase più nessuno”
Hanno pure il coraggio di parlare di festa non condivisa.
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Il problema della repubblica è anche questo: i repubblicani non sanno cosa sia il rispetto di chi ha altre idee. Perchè la repubblica è nata ed è cresciuta così: totalitaria ed insofferente nei confronti del diverso