Con Don Camillo e Peppone si scioglie la tensione tra sindaco e prevosto
SARONNO – Un vivace scambio di pareri prima dell’evento, i discorsi ufficiali insieme sul ”palco” ed un simpatico fuoriprogramma a tema don Camillo e Peppone. Sabato sera durante il concerto del trentennale di Radiorizzonti che ha portato in piazza oltre 600 persone sono stati protagonisti anche il sindaco Alessandro Fagioli e il prevosto monsignor Armando Cattaneo. Seduti distanti durante lo show, per effetto di una distribuzione dei posti che ha visto le autorità politiche posizionate distanti da quelle religiose, le due massime autorità cittadine hanno avuto un vivace scambio d’opinioni prima dell’avvio dell’evento. La chiacchierata tra sindaco e prevosto non è passata inosservata tra il pubblico che attendeva l’inizio del concerto ed in molti hanno immaginato che il tema fosse quello che recentemente ha visto prese di posizioni decisamente forti da entrambe le parti ossia l’accoglienza di 6 profughi nella casa parrocchiale di piazza Libertà.
I due sono tornati assieme sul palco per dei brevi discorsi ufficiali con cui hanno entrambi fatto gli auguri per il trentennale di Radiorizzonti e i complimenti per la buona riuscita della serata. Ben più interessante però lo scambio di battute mentre prevosto e sindaco stavano andandosi a sedere in platea.
Il presentatore li ha salutati dicendo: “Eh come Peppone e Don Camillo dai fate la pace”. Tempestiva la risposta del prevosto: “Non possiamo fare la pace perchè non c’è mai stata la guerra”. Un po’ meno politicamente corretto il sindaco che invece ha ammesso: “Io penso che tra persone normali che collaborano e lavorano insieme si può andare d’accordo di 99 cose e magari su uno meno. Eh vedremo di trovare la quadra anche su quel punto”.
A alleggerire il momento è don Armando che ricorda come Guareschi ha scritto “Don Camillo” non “Don Camillo e Peppone” seguita dalla chiosa del sindaco “si beh e io non sono comunista”.
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Commenti
Come scrivi bene……
Ce lo puoi spiegare???
Che stile …. E pensare che e’ un leghista duro e puro! Pazzesco…. Solo a Saronno!
Assistere allo scambio di battute improvvisate per l’occasione festosa tra due personaggi che catalizzano la vita cittadina è sinonimo di vitalità di una Comunità. Un umano sentimento espresso autorevolmente dal padre di famiglia che nota la reale contrapposizione con un figlio appiattito ai voleri e alle ambizioni di altri che ritengono Saronno un feudo per attingere facili consensi.
Mamma mia che filippica da premio nobel…
Saronno è ormai feudo degli islamici…e nn va bene…x niente!!! Nn facciamo i bigotti anche perché andando avanti di questo passo saremo in minoranze…
no, non è comunista, purtroppo è qualcosa d’altro….