Cena ecumenica al centro islamico con prevosto e profughi. Assente l’Amministrazione
SARONNO – Una cena all’insegna dell’integrazione, dal menù agli invitati, si è tenuta ieri sera la centro culturale islamico di via Grieg. Come tradizione, in occasione del Ramadan, la comunità musulmana saronnese ha deciso di organizzare un momento d’incontro con le autorità cittadine.
“Noi consideriamo Saronno la nostra città e la nostra casa e per questo riteniamo – spiegano i portavoce Latif Chridi e Sadok Hammami – sia giusto condividere questo momento”.
Assente il sindaco Alessandro Fagioli: l’invito era stato rivolto all’Amministrazione, ma in mattinata la segreteria del primo cittadino ha spiegato che non sarebbe partecipato come anticipato dallo stesso Fagioli in occasione del primo incontro con i responsabili del centro. Ospiti d’onore don Cristiano Bettega direttore dell’ufficio nazionale Cei per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e il prevosto monsignor Armando Cattaneo accompagnato da don Alberto Corti e don Federico Bareggi. Presenti anche alcuni dei profughi ospitati nella casa parrocchiale da un paio di settimane.
Dopo un rapido giro della struttura spazio alla cena organizzata in un salone al primo piano allestito con piccole rose, sedie rosse e tanta attenzione. Come menù un riuscito mix di piatti arabi e italiani che, con limonata e the marocchino alla menta, hanno accompagnato i commensali fino al dolce servito in terrazza con una ricca torta.
A fine serata i discorsi ufficiali davanti ai fedeli radunati al piano terra. Dopo l’introduzione in arabo dell’imam Najib Al Bared ha preso la parola, in italiano, il portavoce del centro Chridi che ha ricordato: “Quando abbiamo aperto questo centro abbiamo voluto che fosse per tutti. Per musulmani e non. Per questo il nostro obiettivo sono l’integrazione e l’apertura perchè questa è la città che viviamo e le vogliamo esprimere vicinanza e sicurezza”. Don Cristiano commentando la serata ha ricordato l’ottima cena che “in modo semplice e concreto unendo piatti diversi ha testimoniato come il centro saronnese lavori davvero per una reale integrazione”. Don Armando ha spiegato di apprezzare la serietà e l’impegno con cui la comunità affronta il Ramadan “il vostro esempio ci fa venire voglia di essere fedeli migliori anche a noi”.
La serata si è conclusa con le targhe regalate agli ospiti: “Siamo contenti della partecipazione e della buona riuscita della serata” conclude Latif Chridi.
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17062017
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Commenti
E poi si lamentano perchè le chiese sono deserte….mà….
L’ingoranza fa scrivere e pensare tante cose.
Io c’ero venerdì sera a quell’incontro. Sono una donna. Sono stata servita e riverita. Le donne che non vedete nelle foto, erano intente a cucinare e a curare i bambini.
Prima di parlare, prima di scrivere, vivetele certe esperienze. Ascoltate le loro storie e i loro progetti. Sono di integrazione e di dialogo. I commenti che ho letto da voi, al centro islamico di via Grieg non lo ho mai sentiti. Quesl centro è aperto a tutti. Anche a voi che non sapete perchè non vivete e non provate. E comunque io sono onorata di un sacerdote come don Armando.
A vedere le immagini pare che la fratellanza e la comunicazione fra culture sia solo un fatto MASCHILE! E’ grave che gli islamici non consentano alle donne pari dignità giuridica e culturale, ma è altrettanto grave che i cattolici non siano molto lontani da quel pensiero e nemmeno pensino sia un problema da risolvere, come se le cose che contano e la vita pubblica fossero solo appannaggio dei maschi! E’ altrettanto grave che i commenti si soffermino solo sulle locali beghe politiche e, a parte uno, la maggioranza non abbia colto la gravità dell’assenza delle donne a quell’incontro. Viviamo tutti in un Paese laico e democratico, dove uomini e donne hanno gli stessi diritti civili. Cos’è allora l’integrazione? Chi deve integrarsi?
Che bel quadretto! Ecco chi sta disgregando Saronno… A colpi di soldi … Profughi e religione …
Scusate ma quante donne vedete nelle foto allegate all’articolo?
Vergogna!!
questo prevosto, come tantissimi altri preti, non si rende conto di cosa vaincontro. Prima o poi si dovranno convertire.
questo prevosto, come tantissimi altri preti, non si rendono conto di cosa vanno incontro. Prima o poi si dovranno convertire.
questa volta devo dire “bravo sindaco”….questa gente non ha nulla a che fare con i nostri valori. Nessun dialogo con gli islamici.
Ormai siamo spacciati, essere troppo buoni fa rima con……
La campagna di incremento dell’Islam è in continuo aumento anche a Saronno, tante iniziative pro-Islam come lo Ius soli , le cene ed il Prevosto di Saronno in prima fila con i suoi migranti che probabilmente sono pure loro islamici .Il Prevosto che ci tiene così tanto all’Islam potrebbe provare ad andare in qualche paese Islamico e poi probabilmente si accorgerebbe che l’accoglienza dei Cristiani è un pò diversa .
difatti i cristiani in alcuni paesi vengono ammazzati!
Non sarebbe partecipato.
Italiano morto e sepolto come del resto la nazione.
#noiussoli
Vediamo se anche questa volta i fenomeni politici hanno qualcosa da recriminare.
Ma come!? Perchè non c’erano gli espinenti di SAC? Strana la loro non presenza cattolica al fianco del monsignore! Sconcertante è stata l’assenza dell’assessore Banfi proveniente dall’area cattolica oratoriana. Quando vale piú una poltrona …che una cena ecumenica. ?
Il sindaco non ci va perché gli islamici mangiano il cous cous con i fagioli.
questo si che é un commento intelligente…
Il Don dà spallate alla maggioranza, via i popolari, adesso è SAC in difficoltà. Lavora ai fianchi il Fagioli.
SAC a questo punto deve necessariamente lasciare la maggioranza: che senso ha restarci!