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SARONNO – “Una riuscita serata per famiglie che ha popolato in allegria un sabato sera della città”. Inizia così l’assessore al Commercio e alle Politiche giovanili Francesco Banfi quando commenta la battaglia dei cuscini che in piazza Libertà ha coinvolto oltre 150 bimbi con genitori e nonni.
“Abbiamo proposto uno spettacolo gioco che è un teatro di strada – riprende Francesco Banfi presente alla serata come l’assessore ai Lavori Pubblici Dario Lonardoni – forma diversa dal solito in cui si vivono il teatro e la città”.
L’iniziativa è stata apprezzatissima dai partecipanti non solo a giudicare dall’entusiasmo con cui tutti si sono cimentati con il lancio dei cuscini o con il grande abbraccio collettivo ai bimbi che si sono divertiti a gattonare e rotolare nel maxi cuscino gonfiabile allestito in piazza ma anche dalle tante condivisioni ottenute dall’eventi sui social.
“Se vogliamo avere una città viva – conclude l’assessore – appare chiaro che occorre tornare a vivere la città: solo così si può davvero ottenere l’effetto volano per attività anche serali”
17072017
banfi cambia mestiere che è meglio. perchè nn dici quanto è costata questa tua serata? idee da oratorio anni 70
Caro assessore Banfi non ci si può autoplaudire e dire che la serata sia riuscita per aver portato in piazza qualche centinaio di persone anche se con il nobile proposito di rendere viva la Città.
Forse non si è ancora reso conto di essere assessore al commercio di Saronno, o forse ed è più probabile che non abbia le capacità per gestire un simile incarico.
Quindi, così solo per farle un esempio e per indurla in una riflessione approfondita sull’opportunità nel proseguire nel suo incarico le linko l’articolo su quante persone erano a Misinto (badi bene Misinto che conta 5.000 abitanti, non Saronno che ne ha ben oltre 40.000 abitanti) sabato sera
https://ilsaronno.it/2017/07/17/misinto-bierfest-da-record-oltre-5-mila-persone-solo-sabato/
Adesso a Lei trarne le conclusioni, se proseguire nel “movimentare” la Saronno sulla strada fin qui percorsa (con costi non ancora di dominio pubblico e celati dietro la sigla DUC) oppure dare una svolta all’operato del suo assessorato o …lasciare ad altri l’incarico che personalmente (e non sono solo io a pensarlo) giudico non alla sua portata.
E con la festa della birra invito il nostro sig. Sindaco a valutare l’opportunità di effettuare un rimpasto di giunta, con lo slogan famosissimo “…meditate, gente, …meditate”.
Saluti
A quando la gara delle bolle di sapone o del salta campana ? Ma fatemi il piacere!!!
Sinceramente mi è parso più uno “spettacolino” da festa dell’oratorio che una forma di teatro da strada!
Vale comunque l’idea di rendere viva la città, ma non è questa ceto la strada da percorrere.
Quanto all’effetto “volano” sulle attività commerciali serali, forse è il caso che l’assessore abbia un confronto con i commercianti del centro per rendersi conto che di “volano” ha avuto ben poco.
Per voi della sinistra va in scena bottigliate tra risorse…siate propositivi!
Io non ho pregiudizi nei confronti di nessuna giunta e vorrei sempre e solo ragionare sugli interessi della città. Ora, assessore, ma davvero lei pensa che i problemi della città si risolvano con queste cose? Ma si tornerà un giorno o l’altro a una riflessione più lenta e profonda sulle cose? Ha sentito che Gran Cafè ha chiuso? Sa che in Piazza De Gasperi come effetto delle fusioni bancarie due stabili ora sono vuoti ( exBanca di Legnano ed ex-Intesa)?
Non c’è un problema generale, i caffè altrove in città sono pieni (e smettetela di voler a tutti i costi far uscire i saronnesi di sera con movide cretine e cuscinate cretine; è di giorno che la città deve essere attiva, febbrile, sociale!). C’è senz’altro un problema in Piazza De Gasperi e zone limitrofe.
E poi, né lei né i commercianti non venite più a menarcela con le difficoltà. Torno ora da una visita in ospedale, cercavo un fiore per la degente, due negozi attorno all’ospedale e sa com’è finita? Che tutti e due, tutti e due assieme oggi erano chiusi per turno! Lo stesso giorno! Poi non piangete se la gente va al centro commerciale o ai centro floreali.
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