Dopo il tetto San Francesco “sogna” la pulizia degli affreschi
SARONNO – E’ una delle chiese saronnesi più amate ed ora che, grazie alle visite guidate, i saronnesi, i fedeli e gli appassionati, hanno imparato ad apprezzarne il valore artistico perchè non regalarle un completo maquillage che la riporti all’antico spendore?
Negli ultimi mesi sono state realizzate delle prove di pulitura come ha raccontato il prevosto monsignor Armando Cattaneo. “Una bella ripulita agli affreschi avrebbe l’effetto di accendervi il sole – ha spiegato in una nota il numero uno della comunità pastorale Crocifisso risorto che comprende tutte le parrocchie saronnesi ed anche la chiesa di San Francesco – Le prove di pulitura danno l’effetto di una retroilluminazione! Come se la parete si facesse trasparente con una luce dietro i colori. Mi chiedo come si possa resistere alla tentazione di un restauro delle superfici pittoriche, o anche solo di una loro attenta e ormai doverosa ripulita”.
Nell’ultimo anno l’edificio di culto è stato teatro di un completo restauro del tetto. Con un investimento di oltre 240 mila euro la Comunità pastorale ha rinnovato la copertura della chiesa. Il cantiere è partito lunedì 17 ottobre per porre rimedio al problema di infiltrazioni che già tre anni fa avevano provocato la caduta di un angioletto di gesso. Un intervento seguito dall’architetto Carlo Mariani un volto noto nella città degli amaretti per aver organizzato e seguito diversi interventi anche nel Santuario della Beata Vergine dei Miracoli a partire dall’ultimo restauro delle statue lignee di sibille e profeti. Il risultato ha conquistato il prevosto: “Ora il tetto è uno splendido mantello rosso-granata ampio quanto un campo di calcio, caldo e pulito. Ed è suggestivo e intrigante il misterioso sottotetto, con le sue travi tutte autentiche del Cinquecento. Tre delle tredici capriate hanno ricevuto rinforzi con tecnologie e materiali d’avanguardia: un abbinamento di antico e di futuro da meritare una visita da solo”.
(foto archivio)
29072017
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Commenti
Don Armando è il più lungimirante dei saronnesi, l’unico che difende e conserva il nostro patrimonio artistico.