Festa del sacrificio, l’imam parla d’integrazione: “Grazie Italia!”
SARONNO – Sono stati circa 400 i fedeli che ieri mattina al centro islamico di via Grieg hanno partecipato al momento di preghiera con l’imam Najib Al Bared per Eid Al Adha, la festa del sacrificio.
Alle 8 sono arrivate le prime famiglie: “Sono molti i frequentatori del centro – spiega il portavoce Latif Chridi – che sono ancora nei propri paesi d’origine. Tante famiglie hanno fatto in modo di rientrare dalle vacanze dopo questa ricorrenza. Qualcuno essendo appena tornato dalle ferie non hanno potuto chiedere di assentarsi dal lavoro. Numerosi invece, visto l’assenza di lezioni, i bimbi”
Decisamente varie le nazionalità: erano presenti egiziani, marocchini, tunisini ma anche pakistani, senegalesi, giordani, libanesi e palestinesi. “Questa è da sempre una caratteristica della nostra comunità – continua Chridi – qui sono tutti sono accolti e benvenuti”. Alle 9 è iniziata la preghiera seguita dal sermone dell’imam Najib Al Bared vestito in giacca e cravatta.
“Un grazie va all’Italia come Paese, come governo e popolo – ha esordito l’imam – per questa sicurezza di cui gode la comunità islamica nelle pratiche religiose. Prego Dio affinché protegga l’Italia dalla malvagità dei malvagi. Un ringraziamento particolare va a Papa Francesco che ha appoggiato la minoranza musulmana in Myrman dicendo che non è accettabile che un popolo venga massacrato per il suo credo. Grazie dunque al Papa per questa presa di posizione che conferma il forte rapporto che da sempre esiste fra musulmani e la chiesa”.
Ed ha concluso: “È assolutamente necessario relazionarsi all’uomo come uomo: il rispetto per l’individuo indipendentemente dalla religione, dallo stato sociale, dal colore della pelle”.
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02092017
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Commenti
Bello il lampadario che vi ha regalato Don Cattaneo con le nostre offerte domenicali!
Voi ci ringraziate, ci mancherebbe! Noi, purtroppo, non possiamo dire altrettanto! Ci avete portato degrado e insicurezza (per ora), chissà in futuro…