Referendum autonomia lombarda, gazebo a Saronno
SARONNO – Sabato scorso il Comitato amministratori locali della provincia di Varese per il Sì al referendum è sceso in piazza a Saronno, allestendo un gazebo con lo scopo di informare i cittadini riguardo il referendum per l’autonomia della Lombardia che si terrà il 22 ottobre. Giuseppe Mai e Micol Marzorati, consiglieri comunali a Saronno, sono i referenti del comitato nella città degli amaretti. Per entrambi è la prima esperienza attiva in un comitato referendario.
Giuseppe Mai commenta così l’inizio della sua nuova esperienza:”Ho sempre creduto nelle autonomie locali e ritengo che oggi siano la nostra unica àncora di salvezza. Sabato ho visto un gazebo affollato di cittadini interessati all’argomento ed incuriositi dalla presenza delle bandiere lombarde in centro a Saronno. I passanti hanno ricevuto del materiale informativo ed hanno chiesto chiarimenti circa le modalità di voto: per la prima volta, infatti, si voterà in modo elettronico rendendo lontani ricordi lo scrutinio, le schede nulle e le discussioni sulla valida espressione del voto. Altro tema di interesse discusso al gazebo è stato l’analisi delle opportunità di autonomia da richiedere a partire dal giorno dopo il referendum”. Micol Marzorati evidenzia che “la Lombardia è una regione speciale. Capire il perché è oggi più importante che mai, in vista del referendum del 22 ottobre. La Lombardia è la regione con il residuo fiscale più alto. Cosa significa esattamente? Significa che la Lombardia versa più tasse allo Stato, ricevendo in cambio meno trasferimenti in termini di spesa pubblica. In questi anni infatti, il residuo fiscale della Lombardia è di oltre 54 miliardi, e si tratta del valore più alto tra tutte le regioni italiane. Un’immensità anche a livello europeo se si pensa che due regioni tra le più industrializzate d’Europa, la Catalogna e la Baviera, hanno rispettivamente un residuo fiscale di 8 miliardi di euro e 1.5 miliardi. Anche per quanto riguarda il residuo fiscale pro capite, la Lombardia presenta i valori più alti d’Italia, con 5217 euro. Ci sono moltissime altre curiosità e primati che caratterizzano la nostra Regione e che sarebbero degni di essere menzionati: la Lombardia è senz’altro da considerarsi una regione unica e speciale e merita di più”.
Incontri pubblici e gazebo si susseguiranno fino al 22 ottobre per fare conoscere ai cittadini le ragioni del referendum e convincere tutti ad esprimersi per questa consultazione.
27092017
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Commenti
Duma’ nunch, w la Lombardia libera.
Invece soldi spesi bene per il referendum dello scorso dicembre???….tutti fenomeni
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forse era diverso il possibile sbocco: questo ha un valore puramente consultivo, andranno a votare i 4 gatti della Lega, quelli che sanno che non ha alcun scopo altro che pavoneggiare la cricca dei Maroni troveranno qualcosa di intelligente da fare…
Se penso che tutto il processo di rinegoziazione con lo stato centrale si poteva ottenere a costo zero, e invece penso ai soldi che si butteranno per fare questa consultazione, un po’ mi arrabbio…
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sono 15 anni che la Regione tenta trattative con lo Stato, senza alcun risultato positivo
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E come non condividere. Qui non è questione di tifo politico, ma di buon senso!
Spendere milioni di euro per una consultazione inutile e scontata è assurdo.
Quando poi abbiamo necessità ovunque ci giriamo, dalle scuole, alla sanità, alla sicurezza, all’ambiente.-
Cosa ti ha fatto di male la lega?
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Tranquillo: in Parlamento, verrà bocciata…