SARONNO – «Quelli di Grantola, Porto Valtravaglia, Vergiate e Maccagno con Pino e Veddasca sono solamente gli ultimi disservizi registrati nella consegna della posta nella provincia di Varese – dichiara Paolo Bertocchi, capogruppo Pd in Consiglio provinciale che per Villa Recalcati segue da tempo la delicata partita con Poste italiane – Ormai da oltre due anni insieme a tanti sindaci e amministratori locali siamo impegnati in una vera e propria battaglia per assicurare ai cittadini, agli enti e alle imprese un servizio di corrispondenza adeguato. Grazie al lavoro congiunto tra Provincia, Prefettura, Regione e all’azione dell’onorevole Senaldi, siamo riusciti a far sì che Poste Italiane tamponasse le emergenze. I problemi nel Varesotto però permangono».
«E’ ormai evidente – continua Bertocchi – come la criticità maggiore sia dovuta alla mancanza di personale applicato alla sportelleria e al recapito. Senza un deciso cambio di rotta delle politiche aziendali legate al personale la situazione rischia solo di peggiorare. Per questo motivo voglio prima di tutto esprimere la mia vicinanza ai dipendenti di Poste Italiane, sono sotto organico e su di loro si scaricano spesso tutte le tensioni causate dai disservizi.
Ormai è chiaro che la soluzione del problema deve essere strutturale. E la ricetta non può essere un’ulteriore privatizzazione. In questo senso è una buona notizia il “congelamento” da parte del Governo Gentiloni della messa sul mercato di altre quote azionarie di Poste Italiane. Sono infatti convinto, non solo che il controllo della società debba rimanere pubblico, ma anche che il peso dell’interesse pubblico debba aumentare nelle scelte della società. E’ la condizione necessaria per far tornare al centro del progetto il ruolo socioeconomico della rete e dei servizi di Poste Italiane. Pensando soprattutto gli anziani, alle giovani famiglie e alle comunità nelle quali Poste Italiane rappresenta ancora oggi un importante strumento di coesione sociale».
Perché non usare i migranti per la consegna delle posta visto che vitto e alloggio sono alle spese della collettività sarebbe un buon modo per restituire in maniera dignitosa i sacrifici degli italiani
Assurdo anche qui in zona, ci sono situazioni parecchio serie.
A cominciare da posta mai ricevuta, a spedizioni dall’estero che arrivano con due o tre settimane di ritardo (quando arrivano) o ancora si resta per giorni senza ricevere nulla!
Invece per me la soluzione è proprio la privatizzazione o l’apertura a un sistema concorrenziale.
Peggiorando ulteriormente il servizio….bisogna investire e soprattutto licenziare chi non lavora e premiare chi si impegna!
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