L’Itc Elsa Morante dice no al viaggio della memoria per questioni di metodo
LIMBIATE – “Non è stata una questione meramente organizzativa quella che ha convinto l’Itc Elsa Morante al non partecipare, con i suoi studenti, al viaggio della memoria che l’amministrazione limbiatese, l’Anpi e le scuole hanno proposto per questa primavera 2018. E’ stata bensì una questione di metodo”. Così la Commissione Memoria della scuola superiore limbiatese precisa rispetto a quanto emerso durante la conferenza stampa di presentazione del viaggio della memoria, che coinvolge una quarantina di studenti dei tre istituti comprensivi di Limbiate e della scuola superiore di Agraria, partiti proprio questa mattina per la Sicilia. “La serietà con cui ci sforziamo di organizzare le varie iniziative sulla Memoria, Viaggio compreso, è tale che anche dopo il diploma, abbiamo avuto numerosi casi di ex studenti che chiedono di partecipare – ha spiegato la Commissione in una lettera aperta – La Commissione Memoria della nostra Scuola ha una storia decennale: vi fanno parte docenti che su queste tematiche si formano presso l’Associazione Figli della Shoah, frequentano appositi Corsi di aggiornamento organizzati dal Dipartimento di Storia dell’Università statale di Milano, organizzano eventi, hanno stabilito una sorta di gemellaggio con il Liceo Ebraico di Milano. Sono queste le precondizioni che segnano la differenza fra una comunissima gita e un Viaggio nella Memoria. Eppure tutto ciò non viene tenuto in nessun conto, tanto che ai nostri studenti, sui 40 posti per il Viaggio 2018, ne sono assegnati solo 5”. Il taglio dei posti (deciso dall’amministrazione per far spazio anche agli studenti dell’altro istituto superiore territoriale), e la scelta della meta (la Commissione dell’Elsa Morante aveva proposto Ravensbruk) hanno quindi convinto l’Itc di via Bonaparte e declinare l’invito.
Sulla vicenda, si è espressa anche l’Aned Monza (associazione nazionale ex deportati), che ha criticato la scelta della meta del viaggio 2018, auspicando che, per il prossimo anno, vengano riprese in considerazioni le mete più tradizionali, quelle cioè in visita ai campi di concentramento e sterminio.
22032018