Compensi Sessa: ecco il testo integrale della mozione firmata da Pd, Tu@Saronno e M5s
SARONNO – Ecco il testo integrale della mozione presentata da Pd, Tu@Saronno e M5s in merito ai compensi della Sessa.
Oggetto: Circa la gestione degli adempimenti previsti dalla Legge in tema di trasparenza e anticorruzione da parte della società Sessa srl e le decisioni e iniziative da intraprendere da parte dell’Amministrazione Comunale.
PREMESSO CHE:
Nel bilancio consolidato del Comune di Saronno discusso nel Consiglio Comunale del 28 settembre 2017 figura, per quanto concerne la società partecipata Sessa srl, una voce di spesa pari ad euro 8000,00 quale compenso per il responsabile trasparenza e anticorruzione;
In tale seduta di Consiglio Comunale alla richiesta di chiarimenti, presentata dal Consigliere Comunale Franco Casali, non venne fornita una risposta completa da parte dell’Amministrazione Comunale, rimandando al reperimento di informazioni precise da richiedersi alla stessa società Sessa srl.
Non avendo ottenuto risposte esaustive, successivamente, il Consigliere Comunale Franco Casali, segnalava in data 30 gennaio 2018 al Signor Sindaco, al Vice-Sindaco e Assessore al Bilancio, al Segretario Generale, anche a titolo di Responsabile Prevenzione della Corruzione e Trasparenza del Comune di Saronno, di aver inviato un esposto/segnalazione alla Procura della Corte dei Conti della Regione Lombardia e all’Agenzia Regionale Anti Corruzione della Regione Lombardia per i fatti di seguito esposti.
A tale segnalazione ad oggi non è stato dato alcun riscontro da parte dell’Amministrazione.
RILEVATO CHE:
La società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da tre membri scelti ed indicati dal Sindaco del Comune di Saronno, per la nomina da parte dell’Assemblea della società, in rappresentanza delle forze politiche che compongono l’attuale maggioranza che governa il comune di Saronno: Lega Nord – Lega lombarda per l’indipendenza della padania, Fratelli d’Italia, Lista civica Saronno al Centro, Lista civica Saronno Protagonista, Lista civica Domà Nunc;
Il consiglio di amministrazione, in carica da inizio mandato fino all’all’approvazione del Bilancio al 31.12.2016 ovvero sino all’Assemblea dei soci del 22 giugno 2017, si trovava a dover adempiere alla normativa per la Pubblica Amministrazione adottata a livello nazionale in tema di redazione dei piani per la prevenzione e repressione della corruzione e della illegalità;
Dai verbali del consiglio di amministrazione della società Sessa srl risulta che in data 25 luglio 2016 il consiglio ha conferito gli incarichi di responsabile della trasparenza e anticorruzione ad un membro dello stesso Consiglio di Amministrazione e inoltre, tenuto conto della mole della documentazione da predisporre per adempiere agli obblighi imposti dalla normativa anticorruzione, ad un collaboratore esterno;
Dai verbali del consiglio di amministrazione della società Sessa srl risulta che in data 13 settembre 2016 il consiglio ha definito i compensi per gli incarichi deliberati in data 25 luglio ammontanti rispettivamente ad euro 2.000,00 lordi mensili per l’incarico di responsabile della trasparenza ed anticorruzione, ed euro 2.000,00 lordi mensili (oltre contributi di legge) per il collaboratore esterno;
Su mandato del Consiglio di Amministrazione di Sessa srl, la società ha liquidato due fatture datate 25.01.2016 e 01.03.2017 per un totale di Eur 1708,00 ad una società di consulenza direzionale in relazione a “PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE”;
Non è stato possibile recuperare la documentazione, a comprova del lavoro svolto negli anni 2016 e 2017 dall’allora Responsabile della trasparenza ed anticorruzione e dal collaboratore esterno incaricati dal consiglio di amministrazione di Sessa srl per la gestione della documentazione, per i controlli anti-corruzione e trasparenza, e per la redazione del piano triennale anticorruzione, né presso lo studio incaricato della tenuta dei libri contabili, dell’attività amministrativa e della documentazione, né sul sito del Comune di Saronno, né sul sito della stessa Società Sessa srl, come è invece previsto dalla normativa vigente;
Il collaboratore esterno, come si evince dai verbali del nuovo consiglio di amministrazione, moglie di un membro del consiglio medesimo – in possesso di partita IVA in qualità di psicologo – ha emesso complessivamente 9 fatture mensili per le sue prestazioni di “Strutturazione vostro archivio” regolarmente liquidate, a decorrere dal mese di settembre 2016 e sino al mese di maggio 2017 per un importo totale di euro 18.360,00;
Il Responsabile della trasparenza ed anticorruzione, membro del consiglio medesimo ha percepito, sotto forma di lavoro parasubordinato, un compenso di euro 2.000,00 lorde mensili tramite cedolino paga, a decorrere dal mese di settembre 2016 e sino al mese di maggio 2017 per un importo complessivo di Eur 18.000,00 (oltre ad oneri contributivi a carico azienda);
In data 22 giugno 2017 l’Assemblea dei Soci ha nominato un nuovo consiglio di amministrazione in luogo di quello uscente “scaduto per compiuto mandato”;
Emerge da molteplici verbali che il tema in oggetto è stato affrontato dal nuovo Consiglio di Amministrazione evidenziando per iscritto carenze e irregolarità, e che lo stesso ha effettuato di propria iniziativa delle attività per cercare di sanare la situazione, così come riportato di seguito:
CdA del 07.08.2017: la richiesta formulata alla persona incaricata quale Responsabile della trasparenza ed anticorruzione è stata da quest’ultimo soddisfatta mediante consegna di detta documentazione su supporto elettronico. Data la quantità di file componenti la documentazione si è concordato di prenderne visione separatamente, da valutarne l’utilità e, nella prossima riunione, di procedere alla discussione di quanto rilevato e all’archiviazione della documentazione esaminata.
CdA del 01.09.2017: si decide di nominare momentaneamente come responsabili della prevenzione corruzione e del piano trasparenza due consiglieri. Non viene questa volta deliberato alcun compenso.
CdA del 26.10.2017: dopo una breve presentazione il Responsabile della trasparenza ed anticorruzione incaricato dal precedente consiglio di amministrazione fornisce una chiavetta al nuovo consiglio in cui sono riportati i file inerenti alle attività svolte dal precedente consiglio. Particolare attenzione è stata prestata ai file relativi al piano triennale relativo alla prevenzione della corruzione, trasparenza ed analisi del rischio reati. Il piano triennale della prevenzione della corruzione, il codice etico, il codice sanzionatorio devono essere redatti e pubblicati sul sito dell’Autorità Nazionale Anticorruzione entro fine anno. Il ritardo con cui è stata portata a visione dell’attuale CdA tale documentazione e senza una spiegazione sul lavoro fino ad ora eseguito, pone l’attuale presidente e consiglieri in una condizione di estrema criticità. Al Responsabile della trasparenza ed anticorruzione viene richiesta una relazione sulle attività dallo stesso svolte, con particolare riferimento al lavoro relativo all’anticorruzione. Il Responsabile si è impegnato a fornire tale relazione entro tre giorni. L’attuale CdA contatterà uno o più professionisti per valutare la mole di lavoro svolto, quello ancora da svolgere e chiederà un preventivo per completare e pubblicare il piano triennale di prevenzione della corruzione.
CdA del 17.11.2017: è presente un professionista esterno della società “Sistemasusio” che ha già svolto progetti in tema di anticorruzione e trasparenza per il Comune di Saronno e per Saronno Servizi. Il professionista focalizza l’attenzione su quelle che sono le esigenze per la stesura del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e Trasparenza ai sensi della Legge 190/2012. Viene notata una incoerenza relativa ai file presenti sul supporto elettronico fornito all’attuale CdA dal precedente incaricato. Tra l’altro i relativi elaborati non risultano ancora completati. Si chiederanno spiegazioni al precedente consiglio di amministrazione.
CdA del 04.01.2018: verifica azioni da intraprendere verso il precedente Consiglio di Amministrazione riguardo le attività svolte relativamente all’anticorruzione e trasparenza. Nel corso del 2017 erano state intraprese dall’attuale CdA delle azioni di verifica delle somme percepite dal precedente CdA. Per questo, al fine di procedere come da mandato, si faceva presente con invio di e-mail quanto segue: che dai due verbali, già in possesso dell’amministrazione comunale le somme dei compensi venivano deliberate nelle riunione del 25 luglio 2016 e del 13 settembre 2016, da parte del precedente CdA. Nella prima riunione veniva nominato un consigliere come responsabile della trasparenze ed anticorruzione e, come collaboratore esterno, per la preparazione della documentazione relativa a trasparenza ed anticorruzione, una professionista, moglie del presidente del consiglio di amministrazione. Nella seconda riunione veniva nominato un consigliere per l’attività di controllo e gestione della società Sessa e venivano fissati i compensi per il consigliere ed il collaboratore esterno. L’attuale CdA inoltrava con e-mail al precedente consigliere incaricato richieste di chiarimenti riguardo la documentazione fornita su supporto informatico nella riunione del 26 ottobre 2017 dallo stesso. Inoltre in tale e-mail veniva richiesto un incontro al collaboratore esterno per specifici chiarimenti. Incontro in cui il consigliere indicava unicamente il contenuto della chiavetta elettronica relativamente alla documentazione dell’anticorruzione e trasparenza. All’Amministrazione Comunale erano state inviate sia le richieste, sia le relative risposte pervenute dal precedente consigliere incaricato quale responsabile dell’anticorruzione e trasparenza. Nel frattempo era stato richiesto allo Studio Susio di supervisionare la stesura e pubblicazione del piano trasparenza ed anticorruzione, di effettuare una pesatura del lavoro svolto dal precedente responsabile anticorruzione. Anche la risposta dello Studio Susio era stata fatta pervenire all’amministrazione comunale. Si decide di indire una breve riunione con l’amministrazione comunale invitando il Sindaco Alessandro Fagioli, la dott.ssa Vanzulli Pierangela, vicesindaco del Comune di Saronno e il dott Carrara Vittorio segretario generale del comune di Saronno. Come responsabile per il Piano triennale per la Trasparenza è stata nominato un membro del consiglio di amministrazione (senza alcun compenso).
CdA del 12.01.2018: all’ordine del giorno la valutazione dei compensi deliberati dal precedente CdA per lavori svolti relativamente all’anticorruzione e percepiti dal precedente membro del CdA medesimo e da collaboratore esterno. Il Presidente del CdA riporta quanto rilevato dai verbali riconducibili al precedente consiglio di amministrazione, dai quali si evince che nelle riunioni del 25 luglio 2016 e del 13 settembre 2016 venivano nominati: un consigliere delle medesima società quale responsabile in materia di trasparenza ed anticorruzione ed un collaboratore esterno, moglie del precedente presidente del CdA, con funzione di collaboratrice esterna per la gestione e preparazione della documentazione relativa a trasparenza ed anticorruzione. Nella seconda delle suddette riunioni venivano altresì definiti i relativi compensi economici per entrambi. L’attuale CdA espone una sintesi dell’attività d’analisi e le azioni poste in essere fino ad oggi in merito alla preparazione dei file inerenti il Piano Triennale dell’Anticorruzione e Trasparenza, di prossima pubblicazione. Si prosegue con l’analisi dei costi previsti per l’attuale collaborazione con lo Studio Susio, per il supporto alla pubblicazione completa del Piano Triennale, rispetto a quelli sostenuti dal precedente CdA per un lavoro incompleto e non contestualizzato, sia in termini di tipologia di società che di contesto esterno e di rapporto con il Comune, come espressamente indicato dall’aggiornamento 2015 al PNA. Per questo si decide unanimemente che l’attuale CdA invierà raccomandata al precedente consigliere ed alla precedente collaboratrice eterna per la richiesta e la restituzione dei relativi compensi percepiti. Si conviene inoltre, in caso di non risposta o di risposta negativa, di indire un’assemblea straordinaria dei soci in cui si decideranno le azioni da intraprendere per ottenere la restituzione dei compensi.
CdA del 18.01.2018: Si esamina una prima bozza relativa alla richiesta di restituzione compensi deliberati a favore dell’ex consigliere e del collaboratore esterno per il lavoro inerente l’anticorruzione e trasparenza. In tale bozza si formula la richiesta di restituzione delle somme corrispondenti alla differenza tra quelle liquidate al consigliere ed al collaboratore esterno per il lavoro svolto da entrambi fino alla revoca dell’incarico e il valore che, l’adempimento degli obblighi normativi in materia di trasparenza e anticorruzione per una società della dimensioni della Sessa, dovrebbe essere corrisposto. Tale somma è quella che l’attuale consiglio di amministrazione ha dovuto sostenere per il rifacimento del lavoro ed è notevolmente inferiore alle somme corrisposte in precedenza. Il CdA ritiene invece di richiedere la restituzione dell’intera somma in quanto la documentazione presentata dal precedente CdA risulta carente sotto vari profili soprattutto nella incompletezza degli elaborati relativi alla trasparenza ed al codice etico. Inoltre la richiesta formulata dell’attuale consiglio di Amministrazione di un incontro chiarificatore con il collaboratore esterno non ha avuto esito. Si ritiene vi sia un conflitto di interesse nell’assegnazione degli incarichi e degli emolumenti sia in riferimento all’incarico assegnato al precedente consigliere che a quello assegnato al collaboratore esterno, moglie di un precedente consigliere. Il Presidente ricorda inoltre l’esiguità dell’utile netto per il bilancio di esercizio al 31.12.2016 ammontante a complessivi euro 8.536,00. Per questo ritiene di sentire un parere legale esterno ed a seguito di inviare le raccomandate ai componenti del precedente consiglio di Amministrazione ed al collaboratore esterno per la restituzione dei compensi percepiti
Alla stato attuale, sul sito della società, non sono disponibili ulteriori verbali del Consiglio di Amministrazione dopo quello del 29 gennaio 2018, tali da poter conoscere l’evoluzione della tematica in oggetto.
CONSTATATO CHE:
Non risulta sia stata richiesta dal Consiglio di Amministrazione precedente alcuna autorizzazione alle autorità competenti per l’evidente situazione di conflitto di interessi per gli incarichi conferiti ad un consigliere e ad un consulente esterno, risultante avere un rapporto di stretta parentela con altro consigliere.
Come evidenziato dai verbali dell’attuale Consiglio di amministrazione, la documentazione a supporto dell’attività anti-corruzione e trasparenza svolta dalle persone precedentemente incaricate, benché richiesta in più occasioni dall’attuale CdA, non è stata ad oggi fornita o lo è stata in modo parziale e comunque è stata ritenuta incompleta e non contestualizzata, sia in termini di tipologia di società, di contesto esterno, e di rapporto con il Comune, tanto da dover conferire un nuovo incarico ad uno società esterna per adempiere compiutamente agli obblighi di legge.
A parte quanto esposto nei punti precedenti, risulta evidente che i compensi per l’attività anticorruzione e trasparenza, anche se fossero stati svolti a regola d’arte da esperti professionisti, cosa che non è stata, sarebbero stati sproporzionati rispetto alle caratteristiche della società, sia per il suo modesto fatturato, che per la limitata mole di fatture emesse agli inquilini e ricevute dai fornitori, queste ultime costituite per la maggior parte dai servizi di fornitura elettrica e dal servizio idrico integrato.
VALUTATO CHE:
Sviluppo Edilizio Saronnese – S.e.s.s.a. Srl fu costituita alla fine degli anni ’40 come società incaricata dal Comune di Saronno di gestire parte del suo patrimonio di edilizia popolare e con lo scopo di dare alloggio a famiglie non abbienti di Saronno;
La società fattura ogni anno circa euro 140.000,00 una parte dei quali non sono incassati per problematiche di morosità di taluni inquilini;
Gli avanzi d’esercizio sono stati da sempre reinvestiti in opere di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici pubblici amministrati;
La società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da tre membri il cui compenso lordo é pari al gettone di presenza dei consiglieri comunali del Comune di Saronno;
Lo spreco di risorse e i maggiori costi generati da una non oculata gestione possono incidere negativamente sui risultati economici della società stessa compromettendo la sua capacità di rispondere, con gli avanzi generati, alle opere di manutenzione ordinaria e straordinaria
PRESO ATTO CHE:
Gli incarichi conferiti dal precedente consiglio di amministrazione ad un membro del consiglio stesso e ad uno stretto parente di altro consigliere di amministrazione portano a ravvisare violazione per lo meno degli articoli 2.634 e 2.391 del Codice Civile oltre alle omissioni compiute in relazione alle norme vigenti in tema di trasparenza e anticorruzione nella Pubblica Amministrazione.
L’amministrazione comunale, una volta venuta a conoscenza dei fatti, in qualità di azionista di Sessa srl, non ha ritenuto necessario segnalare quanto accaduto e denunciare alle autorità competenti i fatti.
La Procedura Whistleblowing adottata dall’Amministrazione Comunale non ha evidenziato ad oggi alcuna segnalazione in merito.
L’attuale consiglio di amministrazione ha, come emerge dai verbali degli stessi consigli di amministrazione, più volte affrontato il tema, facendo emergere le irregolarità compiute, ma senza arrivare ad azioni di denuncia delle stesse alle autorità competenti in materia, limitandosi, fino ad ora, ad azioni bonarie per il recupero delle somme spese dal precedente consiglio di amministrazione
Tutto questo premesso
IL CONSIGLIO COMUNALE
impegna il Sindaco
In virtù delle funzioni riconosciutegli dalla legge ed in qualità di rappresentante dell’azionista di maggioranza, Comune di Saronno, detentore del 62,2% delle quote della società Sessa srl, nonché quale organo di indirizzo politico ed amministrativo, ad intervenire a tutela del rispetto della Legge e per riportare trasparenza sulla vicenda, oltreché ribadire la necessità di salvaguardare il patrimonio pubblico e sottolineare i principi di correttezza, trasparenza ed onestà da parte dei membri da Lui stesso indicati ad occuparsi della gestione di società partecipate.
A intraprendere tutte le azioni che gli competono di denuncia delle irregolarità riscontrate alle autorità competenti in materia, anche al fine di ottenere la restituzione dei compensi corrisposti alle persone precedentemente incaricate, ammontanti complessivamente ad Eur 36.360,00.
A ricordare a tutti i dipendenti comunali l’esistenza della Procedura Whistleblowing ed i relativi contenuti, e che la sua corretta ed efficace implementazione costituisce un presupposto importante per assicurare la necessaria trasparenza amministrativa.
A porre in essere tutte le azioni necessarie, informandone e coinvolgendo il Consiglio Comunale stesso, ad evitare che si ripetano situazioni simili a quella in esame, e per eliminare eventuali compromissioni e responsabilità politiche ed istituzionali, così come inadempienze, per quanto riguarda i compiti di vigilanza.
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Commenti
Giuro l’ho letto tutto,che mazzate per Fagioli e compagni…
Speriamo sia fatta chiarezza e se c’è qualcuno che deve pagare che paghi…
Staremo a vedere…