Rimpasto: gli strascichi e i nodi da sciogliere
SARONNO – E’ passata una settimana dalla fine del rimpasto “a puntate” della Giunta saronnese ed è il momento di tirare le somme.
LA GIUNTA
Per effetto dei cambiamenti, voluti dal sindaco Alessandro Fagioli e sostenuti dalle segreterie che compongono la maggioranza ora la Giunta è formata da: vicesindaco e assessore a Bilancio e Partecipate PierAngela Vanzulli (55enne, gerenzanese, Lega Nord), assessore ai Lavori Pubblici Dario Lonardoni (71enne, saronnese, Sac), assessore al Commercio e Attività Produttive Paolo Strano (68enne, saronnese, Sac),
assessore alla Cultura, Istruzione e Politiche Giovanili Maria Assunta Miglino (55enne, saronnese, Forza Italia), assessore all’Urbanistica, Comunicazione, Valorizzazione del territorio Lucia Castelli (45enne, tradatese, Federalisti (ma candidata lista FdI), assessore ai Servizi Sociali e Affari Generali Gianangelo Tosi (60enne, gerenzanese, FdI) e assessore a Sport e Ambiente Gianpietro Guaglianone (38enne, saronnese, Domà Nunch).
L’età media della Giunta, per effetto dell’uscita di Maria Elena Pellicciotta (43enne, saronnese, Saronno Protagonista poi Fi) e Francesco Banfi (37enne, saronnese, Sac) passa da 50 a 56 anni. Il decano resta Lonardoni mentre il più giovane è ora Guglianone.
LA COALIZIONE
Nella nota congiunta emessa nella serata di venerdì la maggioranza sostiene di essere più coesa di prima ma è evidente come ci siano ancora degli aspetti da chiarire. Il comunicato stampa, ad esempio, è firmato da Lega Nord, Fratelli d’Italia, Saronno al Centro, Forza Italia, Federalisti e Doma Nunch. Che fine ha fatto Saronno Protagonista? La lista civica ha risposto alle domande rivolte ha ilSaronno e sulla carta, anche se non viene più convocata alle riunioni di maggioranza ed è stata “cancellata” da Alessandro Fagioli dalla chat della maggioranza, è ancora parte della coalizione.
E anche tra chi è rimasto, malgrado la sbandierata coesione, l’epilogo del rimpasto è stato decisamente movimentato: c’è chi mal sopporta i problemi di comunicazione della Lega, chi critica la scelta di qualcuno di rispondere autonomamente sul rimpasto di maggioranza e chi non ha condiviso l’operazione e le modalità.
C’è poi il caso Francesco Banfi. L’ormai ex assessore domani sera debutterà in consiglio comunale. Si siederà in maggioranza, accanto agli esponenti dei partiti che hanno firmato la sua sfiducia oppure sceglierà (come già fatto da Indelicato prima di lui) di entrare a far parte dell’opposizione?
Nessuna criticità sul fronte delle votazioni per la Lega Nord, Lega Lombarda per l’Indipendenza della Padania ma resta qualche problema di immagine. Già perchè avere in giunta due assessori di Fratelli d’Italia (Tosi e Castelli (per la precisione candidata in quota Federalisti)) e due di Saronno al centro (Lonardoni e Strano) ritrovandosi poi i consiglieri delle due forze politiche all’opposizione certo non darebbe una bella immagine del “sempre più coeso” centrodestra saronnese. E in questo modo che fine fa il “progetto Fagioli” di riunire tutto il centrodestra per evitare sorprese elettorali?
(foto di Edio Bison)
18042018
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Commenti
Ricercare una logica politica accettabile in questo rimpasto è molto difficile. Si possono solo trovare gli espedienti artificiosi e barattati che il Sindaco ha messo in atto per poter dare una parvenza di governo alla città. Il cappio certo e stretto che gli permette di stare tranquillo sulla sua poltrona sindacale sono i numeri che possiede in Consiglio Comunale con la sola maggioranza leghista bulgara, che determina l’inutile presenza degli altri aggregati, in controtendenza rappresentativa con i numeri sproporzionati esistenti in giunta. Gli elettori saronnesi hanno votato i leghisti e non gli altri compagni di merende e il voto espresso dovrebbe essere rappresentato correttamente rispettando le dovute proporzioni. Unica ragione sarà quella di poter avere sempre a portata di mano la possibilità di incolpare sempre altri per i propri errori commessi.
Mi sa che di politica e numeri non mastica molto, dico bene?
Il centro destra sta insieme solo per le poltrone, poi non vanno d’accordo si nulla, a tutti i livelli, da nazionale a Saronno.
Siamo alla follia pur di mantenere le poltrone in giunta!
A piccoli passi verso l’inferno. Chi gioca a Cluedo ha più strategia