25 aprile: discorso del sindaco Fagioli
25 Aprile 2018

SARONNO – Pubblichiamo il testo integrale del discorso del sindaco di Saronno Alessandro Fagioli
Cittadini e Autorità,
siamo qui oggi 25 Aprile 2018, riuniti per festeggiare il 73 esimo anniversario della Liberazione.
Ringrazio tutti coloro che sono qui presenti per rendere omaggio a chi ha combattuto, e per festeggiare la Libertà.
Poco fa abbiamo deposto una corona al monumento di Salvo d’Acquisto, eroe e martire simbolo dei valori del sacrificio a servizio dello Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Popolazione.
Abbiamo deposto una corona al monumento dei Caduti della Resistenza, eroi nostri concittadini ai quali offriamo il nostro rispetto, stima e ringraziamento.
Ognuno di noi interpreta la Libertà con il proprio punto di vista, con le proprie sfumature, con il proprio assenso e con il proprio dissenso.
La forza dell’essere liberi sta forse nel fatto di piegare la testa e obbedire o risiede, invece, nella possibilità di riflettere e dire NO e quindi esternare il proprio dissenso?
Questa è la forza e la possibilità che ci è stata donata da chi ha combattuto e tutti noi dobbiamo farci carico di tutelare questo bene prezioso.
Non importa quale siano i colori politici che rappresentiamo, ma la libertà deve essere difesa da tutti.
Come è possibile però che a distanza di 73 anni non ci sia ancora la consapevolezza ed una piena accettazione che la Storia ha seguito il processo di analisi dei fatti, individuando le responsabilità politiche del passato, identificando così le storture che hanno portato il Paese ad una dittatura Totalitarista.
Anche quei giovani cresciuti all’ombra del regime, che a 18 anni, in seguito agli avvenimenti politici del 8 settembre del ’43, avevano deciso di indossare la divisa della Repubblica Sociale, hanno capito in seguito che la paventata grandezza del regime, in realtà era priva della libertà di scelta e dunque si trattava di una farsa.
E allora chi ha interesse a volere riproporre le divisioni di un passato che per fortuna non c’è più?
Perché oggi vi sono gruppi ed associazioni che si attribuiscono il diritto di additare, accusare chi pensa diversamente da loro, di essere fascista?
Perché questi gruppi ed associazioni, per motivi forse ideologici, portano avanti iniziative violente, minacciose, illegali?
In un contesto come il nostro odierno, dove i cittadini hanno il pieno diritto di esprimere le proprie idee, hanno i pieni diritti di partecipare attivamente e passivamente alla vita politica, possono quindi votare e candidarsi, perché alcuni hanno la volontà di intraprendere azioni violente e dannose per la comunità?
Tutto questo si traduce in una mancanza di rispetto per la democrazia, un mancato rispetto per la libertà di pensare diversamente, ed il rischio di ricondurre attraverso la violenza ad un nuovo modello di pensiero totalitarista .
Attenzione, dobbiamo osservare con attenzione chi accusa gli altri di fascismo per poter giustificare le proprie azioni violente, che tanto richiamano alle azioni squadriste: marchi, sigle verniciate sui muri delle abitazioni, delle chiese, delle vetrine dei negozi, azioni squadriste, azioni violente.
Ed ancora più preoccupano i lupi travestiti da agnelli che difendono queste azioni cercando giustificazioni.
Oggi è anche il giorno della Libertà di non partecipare alla cerimonia istituzionale, oggi è anche il giorno di festeggiare con una gita fuori porta, con una gara di nuoto, con un pranzo in famiglia o in compagnia di amici, è anche il giorno della Libertà di fare spallucce, ma non deve essere il giorno della Libertà di disinteressarsi al fatto che godiamo di un mondo smisurato di diritti che mai come prima nella storia moderna gli esseri umani hanno avuto.
Osserviamo ciò che accade nelle istituzioni di ogni ordine e grado e vigiliamo come sentinelle affinchè la nostra sovranità e la nostra libertà non possano essere intaccate da chi forse vorrebbe imporre un nuovo totalitarismo, ognuno di noi è un soldato della Libertà.
Ancora un grazie alle forze armate di liberazione ed ai partigiani.
Viva Saronno Libera e buona festa a tutti i Saronnesi.
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Commenti
Bravissimo Sindaco, non sei caduto nella trappola , solo la sinistra ha il potere di offendere e giudicare, senza guardare cosa sono loro e cosa hanno fatto in questi ultimi decenni di parole e pachi fatti concreti, loro di concreto hanno portato allo sbando la nostra grande nazione
E come nei migliori film di Don Camillo e Peppone DIN DON DADIN DON DAN campane durante il discorso inascoltabile del sindaco….
Mi son sempre chiesto perchè sulla fascia di Fagioli il tricolore sia disposto al contrario…
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perchè non la sa mettere
Vedo che la nuova sudditanza con FORZA ITALIA comprende anche l’uso della fascia tricolore…
Fagioli la prossima volta accordati con il prete per fare il discorso prima o dopo le campane… non ci vuole molto…
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Indossava il tricolore già l’anno scorso
Finalmente un discorso asfittico da accuse ma finalizzato a valorizzare gli eroi italiani della resistenza che hanno dato la propria vita per la libertà e la democrazia. Un riconoscendo politico dell’azione di lotta che quei giovani intrapresero con coraggio e tanta fede che furono identificati come PARTIGIANI. Il passaggio del discorso …. “Anche quei giovani cresciuti all’ombra del regime, che a 18 anni, in seguito agli avvenimenti politici del 8 settembre del ’43, avevano deciso di indossare la divisa della Repubblica Sociale, hanno capito in seguito che la paventata grandezza del regime, in realtà era priva della libertà di scelta e dunque si trattava di una farsa” ….risponde alla coscienza politica attuale della coalizione di destra? Sarà una farsa la libertà proposta per il futuro da chi nel centrodestra aspira a governare l’Italia staccandosi dalla coalizione?
Io ho sempre votato a sinistra e un discorso così lo sottoscrivo dalla prima all’ultima riga. Chi è democratico oltre che antifascista deve averne le tasche piene di violenti, intolleranti e imbrattatori di ogni colore politico. Sono stufo dei nostalgici fascisti e dei “fascisti e antifascisti”, violenti e imbrattatori, che si sono appropriati della Festa della Liberazione e ogni 25 aprile contestano la sfilata in corteo della Brigata Ebraica.
Facciamo sì che le Festa della Liberazione, insieme al 2 giugno Festa della nostra Repubblica, sia una festa per tutti i democratici di ogni colore.
Ma una cosa però: chi ogni volta chiede un gesto di pietà per i repubblichini non pretenda di mettere tutti alla pari e non lo faccia il 25 aprile.
Qualcuno dica al sindaco che parla un italiano approssimativo, si dice “dittatura totalitaria”, se pure pleonastico, senz’altro non “totalitarista” ?!
Poi una frase come questa non ha alcun senso compiuto per varie ragioni: “giovani cresciuti all’ombra del regime, che a 18 anni, in seguito agli avvenimenti politici del 8 settembre del ’43, avevano deciso di indossare la divisa della Repubblica Sociale, hanno capito in seguito che la paventata grandezza del regime, in realtà era priva della libertà di scelta e dunque si trattava di una farsa… ”
Dove l’”hanno capito in seguito” dove hanno esternato ? Quindi non sono più fascisti, hanno dichiarato di ripudiare la RSI ? Allora il problema non sussisterebbe.
Il sindaco Fagioli dovrebbe capire che il problema è chi oggi invece rivendica come giusta quella scelta e la fa guida per il presente, o chi pensa che la dicotomia fascismo/antifacsismo sia solo una questione del passato e non del presente…
Forse il sindaco dimentica perchè molte delle sue scelte vanno in direzione opposta a quei principi di uguaglianza e di libertà conquistati con la lotta di liberazione.
Va in padania dai!
questo ha bisogno di ristudiare la resistenza. non capisce un tubo
Quasi condivisibile….
Quindi, in buona sostanza, onore a chi è morto per dare a Fagioli la libertà di non festeggiare il 25 Aprile?
I Telos cosa c’ entrano con il 25 Aprile ? Saronno che citta’ allo sbando, un comizio politico contro i soliti senza valorizzare il giorno della liberta’. Comizio povero e penoso di basso valore sociale, solo campagna politica del PD. Miseri.
Basta con queste pagliacciate.
Il 25 aprile non è solo la festa della liberazione, ma è anche un giorno per non dimenticare. In ogni guerra ci sono vinti e vincitori, bisogna ricordare ancora ai nostri figli che gli italiani hanno perso la guerra, ma ci sono state persone di tutti i ceti sociali che hanno donato la vita per permetterci di vincere la nostra libertà.. Ecco, signor sindaco, lei questo concetto non lo ha espresso bene…