Panchine, Guffanti (Ascom): “Serve un tavolo di confronto con Comune e commercianti”
SARONNO – “Comprendo la posizione del sindaco, le panchine sono un diritto della cittadinanza specialmente in zone con forte afflusso pedonale. Ed allo stesso tempo comprendo anche che vedere persone che bivaccano sulle panchine non giova al decoro della nostra bella Saronno”.
Sono le parole di Bruno Guffanti, numero uno dell’Ascom cittadina che affronta il delicato tema delle panchine in corso Italia. Il comune le ha recentemente aumentate mentre i commercianti chiedono un maggior impegno per evitare che diventino un luogo di bivacco e ricoveri per i senza tetto.
“Come presidente di Confcommercio credo che la giusta soluzione sia di mettersi tutti intorno ad un tavolo: Amministrazione, Confcommercio e commercianti. Insieme per discutere ed affrontare questo ed altri problemi. L’Amministrazione di Saronno è certamente attenta al commercio di vicinato e, insieme, abbiamo sempre cercato di perseguire un obiettivo comune: rendere la nostra città sempre migliore in termini di attrattività ma senza dimenticare i diritti di tutti!”
27102018
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Commenti
“…. tutti intorno ad un tavolo: Amministrazione, Confcommercio e commercianti…”
E chi sono questi? I padroni della città?
Manca la componente principale: i cittadini
ma perche continuate di ripetere tutti la stessa cosa? se c’é chi bivacca ci devono andare di mezzo tutti? chi di dovere faccia qualcosa per eliminare costoro non togliendo le panchine. Il corso e la piazza non sono il salotto della cittá? ebbene in ogni salotto ci sono poltrone e divani quindi in centro rimangano le panchine. Anzi, occorre metterne qualcuna in piú. I commercianti pensano forse che eliminando le panchine facciano maggiori affari? ma per favore…..i problemi sono ben altri.
vediamo i risultati…..adesso è colpa delle panchine. Attrattiva?? stiamo vedendo film diversi, e visto quanto è attrattiva, io dalla periferia non scendo certo in centro, gli acquisti li posso fare comodamente online o per certe cose nei centri commerciali di zona. Nel caso avessi bisogno non devo mendicare la chiave per accedere ai servizi 🙂
Fate il tavolo come e dove volete, basta che le panchine non si tocchino. La città deve certamente ascoltare i commercianti (al pari degli altri cittadini) ma non è al servizio dei soli commercianti. Sono ancora senza parole quando penso che qui, in Lombardia, in una moderna cittadina europea, qualcuno ha concepito l’idea che per qualche esigenza privata si debbano togliere le panchine pubbliche.