“Anche i sassi parlano”, mostra di Emilio Finazzi al Mils di Saronno
SARONNO / LIMBIATE – “Anche i sassi parlano”, questo il titolo della mostra dei lavori artistici di Emilio Finazzi che si tiene a Saronno sabato 17 e domenica 18 novembre al Mils, il Museo delle industrie e del lavoro del Saronnese. L’inaugurazione sabato 17 novembre alle 10.30; apertura sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18; domenica 18 dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. La mostra ha il patrocinio del Comune di Saronno ed è inserita nell’iniziativa comunale “Diritti in gioco 2018”. E’ stata organizzata dagli Amici di Emilio, dal Gruppo Alice di Saronno e dall’Associazione genitori di Limbiate. Il programma prevede anche visite guidate e laboratori per scolaresche.
Emilio Finazzi vive a Limbiate fin dalla primissima infanzia. Pur essendosi diplomato come geometra, si è dedicato fin da giovane, come artigiano, al lavoro di piastrellista, attività che ha svolto fino a due anni fa, quando ha dovuto interrompere per gravi motivi di salute. Ciò che ha contraddistinto il suo essere inserito nella comunità limbiatese è stata la sua passione civile e l’attività che ha sempre e ininterrottamente svolto nel campo del volontariato. Negli anni 80 stato uno dei fondatori del circolo di Legambiente “La brughiera”. In tale ambito ha svolto un ruolo importante nella sensibilizzazione della cittadinanza alle tematiche ambientali, con particolare riferimento ai giovani. Del resto, nel corso della sua attività a favore della comunità limbiatese, Emilio ha sempre manifestato un’attenzione particolare verso le giovani generazioni. Questo lo ha spinto a partecipare in modo diretto e personale come genitore alla vita scolastica. Con la passione che lo ha sempre contraddistinto, ha dato un contributo determinante al coinvolgimento in prima persona dei genitori e dei ragazzi nella vita scolastica: dai corsi di formazione per genitori, alle feste organizzate con le scuole, alle vacanze con i bambini. Purtroppo, da un paio di anni, Emilio è stato colpito da una grave malattia invalidante, la Sla, che lo ha costretto ad abbandonare prima del previsto il lavoro. Paradossalmente, questo gli ha fatto scoprire, o forse meglio “riscoprire” la vena artistica che nel corso degli anni aveva sempre messo a disposizione delle sue attività sociali, ma che ora può dispiegarsi in piena libertà.
Partendo da materiali poveri e a lui congeniali (sassi di fiume e di mare, piastrelle) ha cominciato a “ideare” oggetti, piccoli quadretti, ritratti di personaggi fantastici, di animali esistenti o forse no, conferendo espressività e valore a dei materiali apparentemente freddi e di scarso significato artistico. Da qui il titolo “Anche i sassi parlano”: parlano a chi, come lui, li sa ascoltare, a chi sa mettersi a loro disposizione, a chi sa “vedere” oltre il dato concreto ed immediato ed immaginare forme e disposizioni che creano significati nuovi, a volte profondi, a volte leggeri, ma sempre originali. Fino a che, un gruppo di amici, con il supporto dell’Associazione genitori di Limbiate, di cui lui era una delle anime, gli ha proposto di farne una mostra pubblica. La prima si è svolta a Limbiate nel novembre 2017; a questa è seguita una mostra a Solaro nell’aprile di quest’anno, fino ad arrivare alla presente a Saronno, in collaborazione con il Gruppo Alice. Un modo questo per allargare la fruibilità delle sue opere, in precedenza “esposte” solo nel suo salotto, e permettere non solo alle tante persone che lo hanno conosciuto, ma anche ad altri, di poterle apprezzare. Ma, oltre la valorizzazione estetica ed artistica delle opere in sé, la mostra vuole essere la testimonianza forte di una persona che, nella disgrazia, ha saputo e sa affrontare le traversie della vita con coraggio, forza d’animo e un pizzico di creatività.
10112018