Don Federico: “Ecco come cambieranno gli oratori saronnesi”
SARONNO – Un oratorio diverso che proponga attività soprattutto durante la settimana e con spazi e proposte su misura per i ragazzini delle medie e per gli adolescenti.
E’ la proposta che è emersa venerdì sera nell’incontro che si è tenuto all’oratorio di via Legnani per “la presentazione dei risultati del lavoro sulla pastorale giovanile svolti dal consiglio pastorale e soprattutto raccontare le linee su cui si lavorerà nei prossimi anni”.
A spiegare i contenuti della serata don Federico Bareggi: “Ci sono stati tanti cambiamenti nella nostra società: ci sono meno ragazzi e meno bimbi ed anche la domenica pomeriggio non è ha più lo stesso valore. Proprio queste considerazioni ci hanno portato a fare delle riflessioni sugli oratori”.
CAMBIA LA DOMENICA POMERIGGIO
“L’oratorio non è più solo la domenica ma anzi deve essere presente soprattutto durante la settimana dove è importante anche per dare un aiuto alle famiglie. Lo vediamo durante l’oratorio estivo ma anche durante l’anno. E’ importante creare luoghi e situazioni in cui si possa vivere l’esperienza degli oratori anche dal lunedì al venerdì”. Insomma cambierà la proposta domenicale: “Ci momenti più a carattere cittadino che si muoveranno tra i tre oratori più frequentati ossia quello della Regina Pacis in via Roma, quello della Cassina Ferrara in via Larga e quello centrale in via Legnani”.
SPAZI PER I RAGAZZI DELLE MEDIE E DELLE SUPERIORI
Tra i punti che si sono affrontati quello di creare uno spazio a misura di studenti delle medie nell’oratorio di via Legnani e uno per gli adolescenti al Santuario: “Qui – continua don Federico – visto il grande passaggio di studenti delle superiori vorremo coinvolgerli, con proposte in linea con i loro interessi la musica, il teatro, in un nuovo percorso”.
Insomma un completo ripensamento, “per il quale ci vorrà del tempo”, della realtà degli oratori saronnesi che finora hanno lavorato divisi per quartiere.
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Commenti
Coraggioso!!! Ma se mai di comincia…. un grande in bocca al lupo!
Domanda cattiva: tutte queste attività sociali della Chiesa hanno il loro bel finanziamento pubblico?
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No. stanno in piedi grazie al lavoro di tanti volontari che dedicano parte del loro tempo libero.