Indelicato: “Città metropolitana? No grazie”
SARONNO – “Non so se il sindaco saronnese Fagioli abbia bene inteso l’osservazione del suo collega milanese Sala, nei giorni scorsi gradito ospite della Saronno chic. A me sembra che quando quest’ultimo ha parlato dell’enorme chiazza luminosa che contrassegna Milano e dintorni nella visione notturna, non abbia puntato il dito sulla qualità dell’illuminazione, ma sulla maestosa grandezza del capoluogo lombardo e limitrofi. E di conseguenza sull’errore a suo avviso commesso nel non entrare a farvi parte. Come è noto, Sala ha dichiarato che nella circostanza la nostra città “ha fatto una sciocchezza”, un’espressione in verità un po’ forte per uno che, come si accennava, era ospite della città degli amaretti per piazzarvi una sua fatica letteraria. Ma tralasciamo le questioni di politesse ed entriamo nel merito”.
Inizia così l’intervento del consigliere comunale indipendente Alfonso Indelicato in merito al botta e risposta tra il primo cittadino di Milano e quello di Saronno in merito al mancato ingresso della città degli amaretti nell’area metropolitana.
“Il sindaco Sala fu eletto sindaco di Milano da un combinato disposto di tre fattori: 1) il generone dei cumenda abbagliati dall’efficientismo sfoggiato in occasione dell’expo; 2) il mondo dei centri sociali, degli occupatori di case e degli arruolatori di extracomunitari clandestini avente come riferimento l’assessore Majorino 3) la stupidità della Destra che gli oppose, con Parisi, una sua copia sbiadita e preoccupata soprattutto di fare il moderato professando ogni cinque minuti un oleografico antifascismo. Ora cerca di riposizionarsi al centro, in vista di future elezioni, avendo capito che la Sinistra è pressoché defunta ed attende una riedizione non si sa bene in quale forma.
Occorre dunque ricordare che Sala è sindaco di una città che va assomigliando sempre di più ad un agglomerato sudamericano o estremo-orientale in cui quartieri di palazzi bellissimi (peraltro progettati e costruiti prevalentemente sotto il centrodestra) confinano con zone di degrado nelle quali rom e bande di delinquenti spadroneggiano indisturbati, una città che dopo le ventuno vede le zone della cosiddetta movida saldamente in mano agli spacciatori e a rapinatori seriali, gli uni e gli altri per lo più magrebini o centroafricani.
Una città in cui l’ideologia ecologistica inibisce aree urbane sempre più estese a chi nutre la prometeica pretesa di recarsi al lavoro in automobile. Una città, insomma, che sempre di più diventa un luogo dove riescono a vivere o i ricchi in grado di acquistare una lussuosa magione in un edificio blindato e protetto da sofisticati sistemi di sorveglianza, o i diseredati di ogni risma, fra i quali molti disponibili a tutto pur di sbarcare il lunario. Chi non appartiene né alla prima, né alla seconda categoria, semplicemente ne viene espulso, e va a cercare altrove un luogo più vivibile.
No grazie, sindaco Sala: si tenga pure la sua metropoli in cui le luci della città – splendide nelle immagini notturne captate dai satelliti – risplendono sulle favelas, in cui negli asili e nelle scuole elementari si servono i menu pork free e non si allestiscono i presepi, la città dove si vuole vietare ai giovani di Destra di onorare gli assassinati del Campo X. Se ne faccia una ragione: Saronno, con tutti i suoi limiti, non sarà mai la propaggine settentrionale di Baranzate, o una replicante miniaturizzata di Milano-Babilonia”.
(foto archivio)
07122018
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Commenti
non capisco come mai tutti questi contrari non vogliano un referendum. Ad esempio se Milano si fosse aggiudicata l’agenzia del Farmaco saremmo rimasti fuori così come dalle Olimpiadi. Continuate così ..bravi
Fuori da chi è da cosa?
Chi dice di non voler un referendum?
Speriamo in un referendum!Mi picco di sapere scrivere in italiano: rimanendo fuori dalla città metropolitana rimarremo fuori da qualunque attività/investimento, e non godremo dell’attrattività di Milano. Poi c’è qualcuno che investito dalla verità pensa che sia meglio così e taglia il futuro della città, i cui giovani guardano sicuramente a Milano e non a Varese – molti abbandonano questo mortorio e si trasferiscono appunto a Milano. Altro che la favoletta delle periferie abbandonate come ci racconta qualche ideologo da strapazzo, avendo l’unico vero scopo di non finire in una area molto moderna e cosmopolita di Milano, preferendo l’arretratezza culturale delle alte valli e le connesse feste della salamella
Ancora con la storia del mortorio, è 40 anni che Saronno viene maltrattata e ora si vuole cambiare tutto in 10 minuti ci vuole un po’ di onesta intellettuale, basta dire castronerie purtroppo Saronno è da sempre mal gestita e gli ultimi “gestori” avevano la possibilità di “seminare” qualcosa ma si stanno dimostrando poco abili sicuramente con poco avrebbero fatto un figurone visto tutti predecessori!
Visto i comuni che appartengono alla città metropolitana non credo proprio che siano migliori di saronno anzi perciò meglio appartenere ad una comunità montana come dice lei perché ora come ora Milano è una città solo per ricchi!
Speriamo in un referendum per capire cosa vuoleata la popolazione saronnese!È secondo lei Milano investirebbe su Saronno….rispetto la sua idea ma non la condivido!
Per il resto credo che un bel referendum risolverebbe tutto!
Io vorrei conoscere i vantaggi e gli svantaggi, quelli veri però, e poi avere la possibilità di decidere con un referendum.
Giargiana siamo e Giargiana rimarremo. Il prezzo da pagare per convertire autorizzazioni, albi, iscrizioni a camere di commercio registri pubblici e burocrazie di tutti i livelli, non vale la soddisfazione di poter dire che sei di Milano al villaggio turistico.
Vi piace ? 20 minuti di treno e siete lì nel cuore di City lifeCinquant Ann avanti e Indre a Milan
Seri diventa’ un milanês arius
Mo me toca torná un giargiabes
Grazie sciuraMarina
Una amministrazione che governa su un’area metropolitana permette ad essa di poter gestire e PROGETTARE l’intera viabilità in modo fluido. Questo significa strade, di ogni grado, e trasporti. Naturalmente non solo questo, che vuole solo essere un esempio.
Il permettere alla gente di muoversi facilmente ha come conseguenza un più armonico sviluppo. Questo non esclude che vi siano aree che possono avere centri di incontro all’interno dell’area metropolitana così come oggi vi sono i Comuni.
Oggi invece, in Italia, ogni Sindaco guarda solo il suo orticello. Così che da Saronno a qualsiasi Comune vicino é impossibile muoversi senza un mezzo/automezzo.
Forse i politici che votiamo dovrebbero visitare altre aree del mondo senza pensare che noi siamo i migliori e magari copiare quello che funziona. Vi sono cose che devono essere gestite dall’alto perché la visione deve essere globale ed il singolo non può valutare. Non sempre la voce del popolo porta il benessere.
Sarò stato prolisso ma ognuno provi a pensare come raggiungere Saronno a piedi da Caronno, Origgio, Gerenzano ecc, senza rischiare la propria vita. Adesso immaginate una Città come Pechino dove ognuno si può muovere senza mezzi e farsi trasportare anche per due ore.
Chissà perchè mia figlia, che è andata ad abitare a Milano da quelche anno, quando le dico di tornare a Saronno mi dice: papà, ma sei rincogl…ito?
Tutto condivisibile. Ma Saronno dopo le 19 a chi è in mano ? Se non si pone rimedio piano piano ma inesorabilmente …….. ..
…. diventeremo come Milano. Esatto, questo è il pericolo.
Milano non è mai stata così bella e vivibile, questa è la verità! Indelicato la smetta di ripetere i soliti ritornelli spompi, ormai non attaccano più.
Milano è bella e vivibile per la gita di un giorno, o per il figlio dell’avvocato ricco con lo studio in corso Vittorio Emanuele. Non disdegni i ritornelli, ci si trova più verità lì che su Repubblica
Di che Milano parla?
Il centro e i quartieri rinnovati.
La periferia è abbandonata a se stessa prima di parlare faccia un giro in certe zone della Milano dimenticata e poi ne riparliamo!Legga come è splendidi il pala Sharp….fantastico!
Come disse Pertini in un famoso discorso sulla libertà di pensiero : garantita a tutti ma non ai fascismo, per tutto il male che ha fatto.Il resto non merita considerazione
signor Indelicato
al di la di tutte le Sue esternazioni su Milano, capisco a questo punto la scelta di andarsene ma non capisco la scelta di venire a Saronno che in fondo è “volenti o nolenti” una propaggine di Milano;
vorrei tornare all’oggetto del contendere cosa c’entra Varese con Saronno e soprattutto Saronno con Varese?
-Collegamenti in treno e in auto più difficili,
-citta vera una, “piccola città” l’altra con grande difficoltà a fornire servizi a città più addirittura più grandi di lei
-diventata provincia 1927 dopo l’avvento del fascismo per opporsi
ad una “malvagia minoranza di fuorusciti e rinnegati, sempre pronti a prestare man forte ad ogni aperto o oculato tentativo straniero ai danni della Patria”
– città universitaria una e l’altra solo succursale
.…..
Poi se ci sono anche da parte Sua secondi fini come per altri dei suoi ex alleati:
” Malo hic esse primus quam Romae secundus”
Vale
(Preferisco essere primo qui che secondo a Roma)
staremo a vedere.
Gentile Sig. Colombo, se non ricordo male la citazione è da Cesare. Grazie per il latino che ora rischia grosso per la sciagurata decisione di togliere di mezzo la versione in sede di esame.
Venendo al punto, io non so cosa c’entri Saronno con Varese. Probabilmente poco. Quando decisi di lasciare la Milano oggi celebrata dalla sinistra, avevo in mente proprio una “piccola città”, ma non necessariamente Saronno. Quello che mi fece decidere in tal senso fu il fatto che i testi che ne parlavano la dipingevano con una sua autonomia amministrativa e culturale. Insomma non risultava essere una “propaggine” nè di Milano, nè di Varese, nè di Como, nè di Monza. Questo volevo: una piccola città che non fosse un dormitorio, un luogo con una vita sua. Questo è anche il senso di quel poco che sto facendo in politica: operare per una città con una storia e una personalità sue, lontana da sudditanze, figlia della più grande Italia.signor Indelicato
come ha visto ho preferito evitare il “campo X ” anche se mi è costato molto …
Le rispondo che da “Saronnese autoctono” mi resta il rammarico che la “piccola città” è finita nelle mani di chi la rende sempre più una “città piccola”.È più di 30 anni che Saronno è ridotta così è colpa di tutti basta puntare il dito contro qualcuno dai politicanti ai cittadini stessi!
Disse un nome e sono’ alto un nitrito
Il sindaco Sala prima di andare a guardare a casa di altri sistemi casa sua…esempio il pala sharp per chi non conosce la problematica cercate in internet e vedrete che bella situazione alla faccia di chi dice che Saronno è peggio
No grazie anche a lei, perché di differenze con Milano Saronno non ne ha …quindi ?
Qualcuna invece c’é! Direi molte! E di stare a fare la periferia abbandonata di Milano non c’é ragione che tenga. Direi qualche ragione ci sarebbe anche, ma i tempi sono cambiati e forse è meglio stare alla larga dalla città metropolitana, per esserne solo psriferia abbandonata.
La dura verità!