Caso di Epatite A alla Collodi. Ats propone vaccinazione cautelativa per 180
SARONNO – E’ stato dimesso dell’ospedale e gode di buona salute il piccolo saronnese, iscritto alla scuola dell’infanzia Collodi, vittima di un caso di Epatite A. Appena è stata effettuata la diagnosi l’Unità Malattie Infettive e Governance delle Vaccinazioni, in base a quanto previsto dalle normative sanitarie regionali di riferimento, in stretta collaborazione con la scuola, ha attivato misure per la sorveglianza e prevenzione dell’infezione nella comunità scolastica.
Si parte con la sorveglianza sanitaria accompagnata da misure di sanificazione ambientale con detergenti a base di cloro. Sono stati informati anche i pediatri di famiglia del territorio per la sorveglianza passiva e ovviamente il sindaco Alessandro Fagioli in qualità di autorità sanitaria.
A scopo di prevenzione, anche se precisano dall’Ats non siamo di fronte a nessuna emergenza, è stata proposta la vaccinazione gratuita e cautelativa di 180 soggetti comprendenti personale della scuola, bimbi e relativi genitori. Gli operatori sanitari, nei prossimi giorni, si renderanno disponibili per effettuare gratuitamente la vaccinazione ai bambini che dovranno essere accompagnati da un genitore.
Cos’è e come si manifesta l’Epatite A
L’Epatite A è una malattia virale acuta che colpisce il fegato. Ha un periodo di incubazione di 15-50 giorni e si trasmette per via oro fecale. Può accadere che la persona malata, anche prima di manifestare i sintomi, contagi le persone che condividono lo stesso ambiente in conseguenza di scorretti comportamenti igienici ed, in particolare, di una scarsa igiene delle mani soprattutto dopo l’utilizzo dei servizi igienici e prima dell’assunzione dei pasti. La malattia si manifesta con malessere generale, inappetenza, stanchezza, nausea, dolori addominali, talvolta febbre, colore giallastro. Molte volte però l’epatite decorre senza ittero e con sintomatologia sfumata.
Come si trasmette
Il rischio di trasmissione interumano in comunità, per questa patologia, in generale, è molto basso. La modalità di trasmissione è di tipo oro-fecale (mani, alimenti o oggetti contaminati direttamente o indirettamente da feci di soggetti ammalati sintomatici che entrino in contatto con il cavo orale di un soggetto sano).
Quali precauzioni in ambiente scolastico
Per prevenire la diffusione del contagio in collettività scolastica è necessario porre particolare attenzione alla pulizia dei servizi igienici usati dal malato. Altresì fondamentale è il lavaggio delle mani da parte degli alunni prima dei pasti e dopo l’uso dei servizi igienici. Non è necessaria la disinfezione straordinaria di locali e/o di ambienti, ma sono sufficienti normali procedure di pulizia e disinfezione che devono riguardare banchi, sedie e servizi igienici.
(foto archivio)
19122018
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Contaminazione fecale ancora una volta sempre in questa zona… sindaco fai due più due