Tosi replica ad Indelicato: “Ecco come funziona il rifugio per senzatetto”
SARONNO – “Volentieri cerco di rispondere agli interrogativi del consigliere comunale Alfonso Indelicato, già in quota al mio partito ma ormai da tempo indipendente, a proposito dell’accompagnamento dei senza tetto al rifugio loro destinato”.
Inizia così la risposta dell’assessore ai Servizi sociali Gianangelo Tosi che torna sul tema del rifugio per senzatetto attivo in città.
“La questione che tanti interrogativi ha sollevato è quella della saronnesità e delle modalità di accertamento di questa qualità. Ebbene che significa che è destinato ai saronnesi? Significa semplicemente dopo una prima accoglienza nell’emergenza, ove si accerti che i senzatetto siano residenti altrove se ne segnalerà la condizione ai servizi sociali di quelle località affinché se ne facciano carico e che nei confronti dei clandestini si adotteranno i provvedimenti di legge, mentre i saronnesi potranno usufruire di questo riparo per tutto il periodo dell’emergenza dovuta ai rigori di stagione. E voglio anche spiegare perché sia stato dato incarico ai vigili di rintracciare i senzatetto: quanto meno nelle prime notti come avrebbero potuto costoro sapere che c’è un rifugio loro dedicato e dove si trovi?
A distanza di qualche giorno dall’inizio di questa operazione posso anche riferire che il rifugio è frequentato da sole tre persone, avendo tutte le altre lì accompagnate o invitate a recarvisi, preferito proseguire nella scelta – perché evidentemente di questo si tratta – di vivere e dormire all’addiaccio. E tra coloro i quali hanno rifiutato il ricovero notturno c’è anche quella persona invalida rientrata dalla Svizzera di cui tanto si preoccupa il consigliere Banfi. Colgo, infine, l’occasione per ringraziare i volontari della Croce Rossa che ogni notte si recano al rifugio per verificare le condizioni degli ospiti, offrire loro una bevanda calda e portare una parola di conforto”.
13012018
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Commenti
Ringrazio l’Assessore Tosi per i chiarimenti. A me non interessa avere l’ultima parola nelle discussioni, per cui la presente può anche finire qui. E’ sufficiente che si siano chiarite le reciproche posizioni. Mi si permettano solo due notazioni a margine: 1) preferirei che l’identificazione ed eventuale espulsione dei non aventi diritto venisse perseguita in altri momenti e situazioni che non quelli deputati al soccorso di soggetti in pericolo, anche perchè i soggetti in questione, sapendo di essere identificati, potrebbere avere l’insana idea di rimanersene sulle panchine a gradi – 5 (io sono per il rimpatrio dei non aventi diritto, non per il loro assideramento). 2) il non gradimento del ricovero può essere dovuto – come mi sembra di capire dal ragionamento di Tosi – ad una certa ingiustificabile schizzinosità, ma potrbbe esserlo anche a un’oggettiva inadeguatezza della struttura. Il consigliere Banfi ha tratto del luogo alcune fotografie che fanno propendere per quest’ultima motivazione.
Grande Tosi, praticamente ai clandestini che si presenteranno di notte, per cercare riparo dal freddo… Si troveranno davanti ad un agguato, loro arrivano e voi li segnalate… Grandi???
Ci passo davanti ogni sera x tornare a casa… È sempre quasi vuoto. Fortuna che i senzatetto ne avevano bisogno… Evidentemente molti preferiscono continuare a vivere al freddo, peccato
Mi sembra che la mancanza di chiarezza sia evidente.
Lungi dal dall’accusare le persone, mi vien solo da pensare o che ci sono degli “sprovveduti” a pensare a questo servizio o che invece lo sta costruendo piano piano seguendo l’onda,
ma si è voluto annunciarlo per farsi belli quando non era pronto
«Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25,40).
Da quando i vigili fanno servizio notturno?
Se fanno servizio fino alle 19 come fanno a sapere cosa succede la notte?