Via Roma, parla Borroni l’esperto che ha fatto apprezzare gli alberi ai saronnesi
SARONNO – “Quando mi sono accorto dei primi 3 bagolari abbattuti in via Roma sono rimasto sconvolto. Erano 3 bellissimi e sanissimi esemplari di Celtis australis. Eta’ circa 60 anni. Poi sono stati abbattuti gli altri, anche questi bellissimi. Nessuno ha mai detto che sono stati abbattuti per lo stato di salute ma bensì perché è antieconomico la loro impegnativa manutenzione. Ed è vero. Mantenere bene un viale alberato come via Roma sicuramente costa. Infatti secondo me non è mai stato fatto”.
C’è tanta amarezza nelle parole di Gianluca Borroni saronnese con la passione degli alberi che con diversi appuntamenti da “sold out” ha insegnato i saronnesi ad ammirare, conoscere e apprezzare le piante presenti in città e del comprensorio. Anche lui, con diversi post sulla sua pagina Facebook, è intervento, come i bimbi coi disegni e Legambiente con la petizione, sugli abbattimenti di via Roma.
“Lo scorso anno, vista il mio hobby di conferenziere sul mondo degli alberi, ho organizzato e tenuto diverse conferenze anche a Saronno. Per documentarmi sono stato in Comune e ho parlato con la responsabile ufficio verde e con l’agronomo per conoscere l’entità del patrimonio botanico saronnese e per sapere di alberi monumentali. Nessuno sa niente. Mi hanno dato dei faldoni da consultare ma non ci sono dati aggregati. Nessun censimento recente e nessun dato su alberi rilevanti, storici o monumentali. Questo la dice lunga sull’attenzione che in Comune hanno per il verde (a parte il colore delle loro bandiere)”.
Borroni affronta anche il tema delle ripiantumazioni: “A Saronno non ricordo che siano stati mai piantati alberi al posto di quelli abbattuti. Su questi ultimi la lista sta diventando davvero impressionante. Basti vedere il cedro del sottopasso abbattuto nel novembre 2017. Sparito in un giorno (anche le radici). Al suo posto hanno piantomato 10 piante. Bilancio positivo? Bah ortensie sfigatissime al posto di un cedro alto 30 metri”.
C’è anche l’aspetto economico: “Ora bisogna ricordare che, parlando di soldi, si deve tener conto del patrimonio esistente e non solo di denaro da spendere. Ci rendiamo conto del valore di un viale alberato come quello di via Roma? Basti dire che gli immobili che stanno vicini a viali come via Roma o via Manzoni hanno valutazioni più elevate proprio anche per la presenza di alberi storici”.
“Gli alberi in città hanno funzioni importantissime – rimarca il saronnese pensando la valore degli alberi – producono ossigeno riducono polveri sottili e inquinanti, producono ombra e abbassano la temperatura riducendo l’utilizzo di energia per aria condizionata. La riduzione di temperatura d’estate può arrivare a 5-8 gradi di differenza tra una strada assolata e una in ombra. Creano dei micro habitat di importanza biologica proteggendo la fauna urbana come gli uccellini che si riparano e si cibano. Aiutano il controllo delle acque piovane migliorano la qualità della vita degli abitanti riducendo lo stress e l’ansia. esistono studi in Usa e Giappone dove la correlazione tra deforestazione urbana e incremento di crimini è diretta e comprovata. Ma è ovvio , non ci vuole un genio per capirlo. Se vivi in un ambiente con tanti alberi, vivi meglio”.
“Purtroppo – rimarca Borroni allargando lo sguardo all’intera città – Saronno non eccelle in questo. La nostra zona è deforestata e le campagne intorno a noi sono tutte coltivate, urbanizzate e industrializzate. Basta fare un giro su google earth per vedere che i boschi incominciano dopo qualche chilometro verso Como o Varese. Dovremmo tutelare quel poco verde che abbiamo. Non distruggiamolo. Curiamolo e sistemiamo ovviamente anche i disagi che gli alberi creano”
Conclude con un ricordo personale: “Io sono nato in via Manzoni e da 55 anni abito a Saronno e sono cresciuto in via Roma e Manzoni. Per me Saronno inizia proprio lì. E da sempre per me ci sono loro. Una volta non conoscevo il loro nome. Per me erano solo degli alberi, ma erano quasi degli amici. Li incontravo quando andavo all’asilo in via Roma e poi alle elementari. Sono sempre stati lì. Non vederli più è stato un dolore immenso. Stavo per piangere. Ho incontrato una signora con le lacrime agli occhi. Mi ha detto che abita lì e non vedere più l’albero fuori casa sua è terribile.
Le credo”.
(foto: una conferenza di Borroni all’Aldo Moro)
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Commenti
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Bravo Gianluca sei preparato e sensibile, e le persone che tagliano un’ albero sano mi fanno venire il voltastomaco.
Per me gli alberi sono angeli verdi e penso che questa amministrazione abbia fatto un danno molto grave alla città.
Non vi stimo più.
Per piacere, andatevene via
In un giorno, un uomo converte circa 200 grammi di carbonio dallo zucchero nel suo corpo, un cavallo circa 2250 grammi. Ogni 24 ore nella sola Londra si formano attraverso la respirazione circa 548 tonnellate di anidride carbonica. Faraday si meravigliava che le piante fossero in grado di assorbire tutta questa anidride carbonica, non sapendo quanto il gas si stesse accumulando nella atmosfera terrestre.Oggi le emissioni carboniche di Londra sono stimate in 44 milioni di tonnellate l’anno, 220 volte la quantità dovuta alla respirazione nell’epoca vittoriana.”
Dalle Favole periodiche di Hugh Aldersey-Williams
Articolo bellissimo, complimenti a Gianluca Borroni per la competenza, la determinazione e la passione con cui parla del nostro verde.
Che come dice lui è un vero patrimonio. E forse vale la pena di trattarlo come tale.
Parole da condividere ma purtroppo spesso prevale l’ignoranza che non sa dare il giusto valore al verde che ci circonda, ormai ridotto al minimo e che svolge un ruolo essenziale per il nostro stesso benessere.
C’è poco da aggiungere; quando non si capisce che gli alberi migliorano la qualità della vita, contribuiscono a diminuire le malattie e quindi i costi della, sempre più ridotta spesa, sanitaria, viene da chiedersi quale sia la capacità di governare .
L’elenco degli alberi abbattuti da parte di questa “amministrazione” merita attenzione in una città dove il “verde ” è scarso e ogni albero tolto è un attentato alla salute.
Forse Gianluca sarebbe ora di fare un censimento di quante piante sono state eliminate e dove erano, di quante e dove sono state piantumate quelle in sostituzione.
Spero che Legambiente si faccia promotrice anche di questa raccolta di informazioni.
4I
Questa è la sensibilità che dovremmo avere tutti! Invece la moda del milanese imbruttito sta prendendo il sopravvento su tutto, contano solo i soldi, i bilanci. Certamente non aiuta avere tecnici e progettisti comunali che non vivono a Saronno, che forse non amano la città come noi residenti. Peccato!
Anche “milanese imbruttito” è termine superato. Milano vuol piantare tre milioni d’alberi proprio per le ragioni elencate da Borroni. Coi nuovi palazzi, con l’albero verticale, con i suoi canali e i suoi futuri parchi verdi Milano diventerà più bella, più sana e…lontanissima dal degrado saronnese.
Forse ormai bisogna parlare di “saronnese” come sinonimo di cinismo, stupidità ambientale (senza offesa personale a nessuno), desertificazione.
Ci attendono calure spaventose dentro la città. Prepariamoci al peggio.
In giunta troppa gente che non ama Saronno e che non la conosce.