Salva via Roma: “Si fermino i lavori”. In arrivo segnalazione Soprintendenza ed esposto
SARONNO – “Siamo oltre 1600 cittadini di Saronno preoccupati per la sorte di via Roma. Non abbiamo ancora ben capito le reali motivazioni che giustifichino il taglio di così tante piante con un nuovo progetto che stravolge quello precedente”.
Inizia così la nota inviata in mattinata dal gruppo “Salva via Roma” nato dopo la conferma dell’intenzione dell’Amministrazione comunale di tagliare 60 piante nel tratto dell’arteria tra via Guaragna e via Manzoni.
“Nonostante le numerose perplessità emerse, la richiesta di chiarimenti sul mancato parere della commissione paesaggio, la richiesta di un consiglio comunale aperto, la presentazione di un progetto progetto viabilistico alternativo che avrebbe sia salvato gli alberi sia garantito la sicurezza per tutti gli utenti della strada, pare che l’amministrazione non abbia preso in minima considerazione nulla di tutto ciò, abbiamo pertanto deciso di procedere con una segnalazione alla soprintendenza. Inoltre, nostro malgrado, ci troviamo costretti a dare mandato ad un legale affinché predisponga un esposto alla magistratura che possa fare chiarezza sui reali motivi di tanto accanimento”
Siamo convinti che nel 2019 sia possibile trovare soluzioni conservative che pongono al primo posto la salvaguardia delle piante e soprattutto che mirino a non contribuire ad abbassare la qualità dell’aria della nostra città. Non vogliamo morire nello smog e non vogliamo perdere un pezzo della storia di Saronno, vogliamo una riqualificazione di via Roma che salvi gli attuali alberi, perchè è assolutamente possibile farlo! Chiediamo che si fermino subito i lavori e che si apra un dialogo!
02032019
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Commenti
Sindaco vai indietro. ???
Sindaco vai avanti
Città antica
Vero che la UE mette a disposizione fondi x sviluppo delle ciclabili !!!! Ma….. il progetto va calato nelle realtà locali … Saronno sta distruggendo anno dopo anno il poco verde a disposizione per le smanie dei vari progetti e scelte politiche ! Quando avremo la ciclabile e non ci saranno più quelle piante alcune persino centenarie (vedi pubblicazione fotografica “Il Viandante) … avremo un po’ più di asfalto è sempre meno aria .
Si potrebbe fare elenco interminabile di quanti scempi sul verde sono stati fatti negli anni … mi viene da chiedere : approvato il progetto ex CEMSA quanto altro verde perderemo ? Sicuramente aumenteremo le auto e l’inquinamento !!!
Grazie .
Stessa storia dei ponticelli ora dimissioni subito della giunta!
Vergognoso che a Saronno non si riesca a far nulla e chi ci va di mezzo sono i cittadini!
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Veramente le cose si farebbero, se non fosse per una becera opposizione che sfrutta strumenti opinabili per contrastare le decisioni dell’amministrazione.
Dove amministra il PD, invece, il coraggio di tagliare bagolari si trova.
http://www.crema-news.it/articoli/niente-da-fare-bacchetta-le-piante-si-tagliano
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Intanto via periferica, poi 29 e non 60 alberi (di cui nessuno è già stato abbattuto), a quanto si legge poi si sta aspettando la relazione tecnica e la discussione è ancora in atto. Da ultimo il progetto è nato così, non ha partecipato a bandi, non è già stato assegnato con bando per poi essere ripensato e variato all’ultimo momento.
La richiesta di consiglio comunale aperto è di ieri e già la considerate una mancata risposta? Parolai e demagoghi, ci sarebbe di che preoccuparsi con voi al potere.
Dubito che la Soprintendenza qui possa riscontrare vincoli particolari sugli alberi, ma è indubbio che questa faccenda è l’ennesima dimostrazione di come il dialogo sia zero. E per un’amministrazione, di qualsiasi colore politico sia, è sempre una cosa molto negativa, al di là delle decisioni finali che saranno prese.
Dopo i ponti di tito e costantino pure gli alberi con un pezzo di storia.
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certamente lei non è di saronno e in più non le interessa l’ambiente ma solo il qualunquismo leghista
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In effetti tutto è storia. Anche i palazzi anni sessanta/settanta/ottanta di corso Italia. I nostri posteri si prodigheranno per tutelare anche quegli inguardabili mostri di cemento.
Perdonatemi se ri-dico un’ovvietà, ma urge un sereno dialogo comune-cittadini.