Guzzetti: dalla festa senegalese ai fatti di San Donato: “Il problema non è il bianco o il nero”
UBOLDO – “Il 6 aprile gli amici senegalesi dell’Associazione Senegalese Uboldo organizzano una festa in oratorio. I senegalesi, stessa nazionalità dell’attentatore milanese, qua a Uboldo si sono integrati benissimo, fanno parte della nostra comunità, partecipano ai nostri eventi coinvolgendosi, una volta al mese si incontrano all’Acli la domenica pomeriggio in un momento davvero bello di condivisione”.
Inizia così il posto condiviso dal sindaco Lorenzo Guzzetti sulla propria pagina Facebook in merito alla festa senegalese in programma tra due weekend a Uboldo che si trasforma in un’occasione per una riflessione sui fatti di San Donato.
E non solo. Essendo anche alcuni di loro “vicini di casa” del Comune e quindi del sindaco, non hanno mai, mai, mai, mai fatto mancare un saluto, un “buonasera”, un “buongiorno”, un sorriso. Impariamo…
Infine, ma non ultimo, quando quel giorno ci fu il problema dei migranti del CAS stesi davanti al Comune mentre tutti i fenomeni del “calci in culo e a casa loro” stavano lì a guardare alcuni senegalesi vennero da me e il capitano dei Carabinieri e ci dissero: “Noi parliamo francese, capiamo la loro lingua e la loro cultura. Usateci. Vi aiutiamo noi!”
E, in effetti, ci aiutarono.
Quindi il problema di San Donato non è il negro o il bianco. Ricordavo giusto ieri che qualche anno fa un pilota di aereo mi pare tedesco, comunque bianco, decise di andarsi a schiantare allegramente sulle montagne portandosi in cielo più di 150 persone. Il matto è il matto.
Piuttosto, come l’anno scorso quando due aerei ruppero il muro del suono per la nostra sicurezza, pensiamo che ci sono stati dei carabinieri che in venti minuti hanno bloccato il pullman, liberato i bambini e assicurato alla giustizia il matto.
A volte la politica fa davvero schifo nel rappresentare lo Stato.
Per fortuna che poi ci sono i Carabinieri. E allora penso che lo Stato è in buone mani.
24032019
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Commenti
Il problema non è il bianco o il nero, il problema è il rosso
Bravo condivido!
E non dimentichiamoci che il ragazzino che più si è adoperato per aiutare/salvare i sui compagni, è figlio di un immigrato Egiziano, e altri ragazzini su quel Bus sono figli di stranieri.