Via Roma, Andrea Depalo: “Gli attivisti hanno la responsabilità morale di aver ritardato il progetto”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo, con un pizzico di ritardo di cui ci scusiamo coi lettori e con l’interessato, la nota di Andrea De Palo in merito al consiglio comunale aperto di sabato 16 marzo.
“A seguito dei ripetuti “attacchi” sui social e sui commenti di “Il Saronno”, pubblico la presente nota personale per chiarire che l’intervento in consiglio comunale aperto, in qualità di consigliere della sezione provinciale di Varese dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili, sì è basato sulle presentazioni ufficiali delle proposte di intervento di riqualificazione di via Roma. (dell’Amministrazione e di Legambiente Saronno)
Essendo il compito di un’associazione di persone con disabilità quello di vigilare sul fatto che i diritti di dette persone vengano rispettati, ho semplicemente constatato che l’Amministrazione ha dettagliato come intende rendere accessibile via Roma. Legambiente Saronno, nella persona di Ale Galli, ha solo detto che il loro progetto “sarà accessibile”, non dichiarando però null’altro. È logico, in presenza di due alternative, di cui una ben dettagliata, sostenere quella che fornisce maggiori garanzie.
Ancor prima di iniziare la mia attività di Consigliere Anmic, sono stato contattato da diversi attivisti di varie altre associazioni, affinchè li aiutassi a portare le “loro” posizioni all’attenzione dell’Amministrazione. Ciò a seguito del fatto che, con il gruppo di cittadini Saronno X Tutti, avevo già sottolineato quello che è un dato oggettivo: nel tratto di via Roma interessato dalla riqualificazione i cittadini su sedia a rotelle hanno difficoltà di spostamento. Tralasciando che non spetta a me valutare le soluzioni tecniche (non sono geometra, architetto o ingegnere), ma all’Amministrazione. Comunque le informazioni ricevute sono state frammentarie e incomplete, tanto da non permettermi di capire quali fossero le idee alternative in tema di accessibilità che avrebbero consentito di non tagliare i bagolari.
Forse il fatto che io non sia intervenuto “pro attivisti” ha dato fastidio? Evidentemente sì…. Ripeto che non sarebbe comunque spettato a me valutare le soluzioni tecniche. Rispetto le battaglie di tutti, ma quelle che intendo combattere sono quelle a favore delle persone con disabilità. Le porterò avanti comunque, indipendentemente da quale sarà la composizione della nuova Amministrazione.
In merito ai punti precedenti ribadisco che le scelte di tipo tecnico, a mio parere, non spettano a nessuna associazione (Legambiente, Saronno X Tutti, Fiab) ma ai tecnici comunali. I quali hanno la responsabilità di applicare gli input di tipo politico, nel rispetto della vigente normativa. Il mio contributo come Andrea Depalo (o componente di qualsiasi associazione/gruppo) è, e sarà, quello di segnalare le difficoltà e proporre spunti di riflessione. Segnalazioni che hanno, di fatto, trovato risposta nell’operato dell’attuale Amministrazione che si sta attivando a favore della “mobilità debole”.
Come Andrea Depalo, cittadino, sono un uomo libero e ho il diritto di avere idee politiche e non. Non accetto quindi lezioni di comportamento da persone che hanno ricoperto cariche politiche e sono oggi esponenti di Associazioni.
Ribadisco che gli “attivisti” hanno la responsabilità morale di aver provato a ritardare, con ogni mezzo, dei lavori di riqualificazione che possono migliorare la mobilità delle persone con disabilità.
23032019
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Commenti
Ha ragione il signor De Palo quando dice che la presentazione della proposta di Ambiente Saronno Onlus e FIAB Ciclocittà Saronno non ha approfondito le questioni di suo interesse.
Le ragioni sono principalmente tre:
1) in 5 minuti (diventati poi 7 grazie alla disponibilità del Presidente del CC, che ringrazio) è stato abbastanza difficile illustrare ogni aspetto del progetto.
2) sono stati illustrati i principi della proposta e non un progetto di dettaglio come quello sviluppato dagli uffici tecnici dell’amministrazione.
3) è stato specificato – e lo ribadisco qui – che non solo tra gli obiettivi della nostra proposta c’è quello di risolvere le attuali criticità di via Roma per i cittadini portatori di disabilità ma anche che la proposta presentata da FIAB e Legambiente permette di assolvere alle esigenze della “mobilità debole” esattamente come il progetto indicato dall’Amministrazione.
Questa è ovviamente una “conditio sine qua non”.
La proposta presentata, infatti, prevede l’allargamento (e non la riduzione) dei marciapiedi, rendendo così non necessario (almeno dal punto di vista di dimensioni della sede stradale) l’abbattimento dei bagolari.
Non ho sinceramente capito quali criticità veda il signor De Palo nella nostra proposta e sarei stato felice di confrontarmi con lui in tal senso ma purtroppo ha lasciato il CC prima che si concludesse e ciò non è stato possibile. Né purtroppo è stato previsto da parte dell’Amministrazione un tavolo di lavoro tra le varie associazioni interessate da questo tema che – chissà – magari avrebbe portato a una soluzione condivisa.
Rispetto ovviamente la sua posizione come rappresentante ANMIC e mi dispiace se qualcuno l’ha attaccata per questo suo parere. Come attivista FIAB – esattamente come già avvenuto in passato, perché la prima proposta di spostare la ciclabile dall’altra parte è stata presentata già 5 anni fa all’amministrazione precedente – penso che sia giusto suggerire una visione alternativa, che esiste, anche dal punto di vista tecnico.
Perché vede, signor De Palo, io credo che di fronte a un progetto così definitivo (60 piante ultradecennali tagliate in una via storica di Saronno) e così oneroso (324.000 euro) sia necessario valutare molto bene se si tratti dell’intervento migliore per tutti coloro che dovranno vivere, una volta realizzato, quel tratto di strada. E quindi non solo dei disabili, non solo dei pedoni, non solo dei ciclisti, non solo degli automobilisti, non solo degli ambientalisti, non solo dei residenti, non solo dei commercianti, ecc. in un’ottica di “condivisione” degli spazi.
Anche questa, cambiando il punto di vista, è una “responsabilità morale” nei confronti della città, a mio parere.
Alessandro Galli – FIAB Ciclocittà Saronno
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?
Certo se non sono previsti tavoli di confronto, ti lasciano ben 7 minuti per presentare un progetto complesso, a casa mia vuol dire solo una cosa: non ho voglia di ascoltarti.
Andrea Depalo perché non si preoccupa di tutti i marciapiedi disastrati in città? Per portare mia madre in ospedale ogni volta devo camminare in mezzo alla strada, è uno schifo! Al posto che fissarvi su questa via Roma perché non pensate anche al resto della città?!
Nessuno vuole creare barriere architettoniche, neanche in via Roma. Ne abbiamo già tante a Saronno.
Io non faccio politica attiva, ma questa questione dell’abbattimento dei bagolari, mi sembra una cosa sbagliatissima. Ci sono molti modi per fare le cose giuste. Ci vuole solo un po’ di buon senso e di volontà
Sono colpevole di aver partecipato alla manifestazione Salva via Roma.non ho tessere di partito e sono moralmente responsabile del danno che ho causato.
Signor De Paolo eravamo vicini nel consiglio comunale aperto quindi non sono uno sconosciuto;
quando scrivo alla fine ci metto, sempre, il mio nome e cognome e quello che ho scritto lo trova facilmente.
Le sue dichiarazioni mi hanno messo molta amarezza:
ognuno di noi per cultura, egoismo o interesse vuole qualcosa di diverso dagli altri ma è la capacità di andare un poco oltre, che fa la differenza.
In questo consiglio comunale, a ben guardare, c’è stato un fatto positivo; dopo quello che è successo ognuno è in grado di giudicare e capire con chi si ha a che fare!
Quindi arrivo al punto:
“Ribadisco che gli “attivisti” hanno la responsabilità morale di aver provato a ritardare, con ogni mezzo, dei lavori di riqualificazione che possono migliorare la mobilità delle persone con disabilità.”
Ma il marciapiedi era in queste condizioni da anni…… dica di no se può
se qualcuno magari vuole salvare gli alberi e altresì rifare il marciapiedi….
non può e non deve essere accusato di “responsabilità morale”.
Quello che scrive lo reputo molto scorretto.
Si rivolga invece a chi non parla con i cittadini e fa dichiarazioni sempre diverse;
poi quando decide è normale che se non sono d’accordo trovo il modo di oppormi.
Una città si governa dando spazio alle idee di tutti, non si nascondono i progetti, non si parla solo con chi dirà si, poi si finge di decidere quello che si era già deciso.
Ho il massimo rispetto delle categorie deboli e dei loro diritti, anzi riconosco di avere dei doveri verso di loro, ed è per questo che voglio una città in cui i miei figli e i miei nipoti possano vivere bene, e allora se posso salvare gli alberi faccio delle scelte .
Non sono né un attivista, né un politico bensì un “uomo libero”, che difende le sue idee rispondendo alla sua coscienza, uso l’intelligenza che ho, le conoscenze e le competenze che ho avuto la fortuna di integrare lavorando e guardando con occhi diversi i posti del mondo dove sono stato.
Paolo Enrico Colombo
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Concordo du tutto.
E sottolineo
“Ma il marciapiedi era in queste condizioni da anni……”
Caro De Palo,
ero naturalmente in Consiglio quella mattina ed ho apprezzato molto il Suo intervento. Anche se il clima era tutt’altro che facinoroso, non è mai facile andare contro un’opinione prevalente, quale quella che si stava manifestando attraverso i vari interventi. Creda però che nessuno emargina le difficoltà e i diritti dei disabili, che Lei egregiamente difende e rappresenta. Si tratta di contemperare due valori: quello della tutela dei disabili e quello della tutela del patrimonio arboreo, nonchè del decoro e della bellezza, nonchè della salubrità. Non dubiti che io ritanga largamente prevalente il primo. Si tratta solo di vedere se sia possibile, o meno, tutelarli entrambi. Quanto al rallentamento dei lavori, che Lei lamenta, penso che sia dovuto più al consueto ondivagare dell’Amministrazione – sempre in bilico fra tracotanza e timore – che alle quadrate legioni dell’opposizione. La saluto con stima.
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sposo in pieno il suo punto di vista e le sue spiegazioni.
Non so a chi alludete per attacchi.
Qui il Saronno hanno portato il loro contributo critico e non sulla vicenda centinaia di cittadini. Non era ceto contro di Voi. SI PUO’ ANCORA NON CONDIVIDERE UN PUNTO DI VISTA DELL’AMMINISTRAZIONE?
Tutti volevano i marciapiedi rifatti, chi ha voluto la strage degli alberi, e chi non la voleva.
Che Lega Ambiente possa portare un suo progetto, lo vedo del tutto normale è un contributo non una penalizzazione. Un problema complesso e sensibile in una Città dovrebbe sempre prevedere una soluzione corale.
ANCHE PERCHE’ LA CITTA’ E’ DI TUTTI, NON E’ PROPRIETA’ DELLA GIUNTA DEL MOMENTO. Passata la giunta l’ eventuale danno/sfregio resta ai Saronnesi.
Quei marciapiedi hanno problemi da qualche hanno… se oggi per valutare alternative, si è speso un paio di mesi direi non ne farei un dramma.
si può riqualificare via roma mettendo in ordine i marciapiedi senza tagliare le piante
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si, sono curioso di sapere come fai….
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Date in affidamento queste piante a questo gruppetto con la sistemazione dei marciapiedi e la manutenzione per i prossimi 10 anni vediamo se cambiano idea