Caronno, tentata rapina al Credit agricol: per la difesa sono tutti da assolvere
CARONNO PERTUSELLA – Sono finiti alla sbarra al tribunale di Busto Arsizio i presunti rapinatori bloccati dai carabinieri mentre si apprestavano a prendere di mira un istituto bancario in centro a Caronno Pertusella: era successo la mattina del 5 febbraio scorso, l’intervento dei militari era stato davvero da “film”, con strade bloccate, pattuglie ovunque attorno al Credit agricole Cariparma di viale 5 giornate. I carabinieri avevano seguito la banda sin da Lodi, e alle 11.30 quando li avevano visti prepararsi all’azione a Caronno, c’era stato il blitz, ed erano stati bloccati. A finire in manette cinque persone (tre della provincia di Palermo) fra cui una donna, e fra i 29 ed i 42 anni. arrivati sul posto con due auto. La donna era entrata in banca per controllare la situazione, gli altri si apprestavano ad agire quando c’è stato l’arresto. Avevano cappellini e sciarpe per non farsi riconoscere, ed anche fascette di plastica, si pensa per immobilizzare bancari e clienti.
La difesa ha chiesto che tutti siano assolti perchè, questo il teorema difensivo, non si possono punire le “intenzioni”: l’intervento dei carabinieri fu talmente tempestivo che non riuscirono neppure ad attuare quelli che, forse, erano i loro propositi. Per la pubblica accusa sono invece tutti colpevoli ed ha domandato pene che vanno dai due anni ai tre anni e dieci mesi: la sentenza dovrebbe giungere il 25 giugno.
(foto: la filiale caronnese del Credit agricole di Caronno Pertusella)
02062019
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Commenti
Beh in questo caso la Sigla Giudici la comprendo per non aver scritto i nomi. Purtroppo aver a che fare con questo mondo le ritorsioni sono dietro l’angolo
Anche qui nessun nome e cognome! Eppure erano scritti sulla porta dell’aula dove si è svolta l’udienza. Perché non metterli nell’articolo visto che sono pubblici? Incomincio a farmi un’idea del perché no!
Facciamo “finta” di salvare i clandestini, poi se non ci riusciamo, non si possono punire le intenzioni. Mah! Va beh, è la tesi difensiva e non ho mai visto un avvocato difensore chiedere il massimo della pena per il proprio assistito. Comunque poi c’è sempre l’appello e la cassazione: sono innocenti fino al terzo grado di giudizio. W l’Italia w gli italiani!
E magari diamogli pure un premio.