Tagliate essenze dei nuovi nati, Testi: “Chi ha amministrato fino a ieri non rinuncia all’ipocrisia”
UBOLDO – “Chi fino a ieri ha amministrato ed oggi si trova nella condizione di minoranza ha pensato bene di non rinunciare all’ipocrisia che li ha contraddistinti. Un po’ di memoria storica per i cittadini che si lasciano facilmente condizionare”.
Inizia così l’intervento, condiviso sulla propria pagina Facebook di Enrico Testi ex consigliere comunale in merito alla vicenda del taglio delle essenze dei nuovi nati avvenuta qualche giorno fa e su cui è intervenuto il consigliere di minoranza Matteo Pizzi.
Testi prosegue parlando del progetto rifacimento vialetto cimiteriale:”Quattordici mila euro di soldi pubblici buttati per la morte dei cipressi lasciati fuori terra a bordo strada, oltre 30 tigli, sani, rigogliosi e stupendi, abbattuti selvaggiamente, infine, qualche cipresso abbattuto in conseguenza dei lavori fatti male (questione certificata dallo studio dell’agronomo) per il rifacimento di un vialetto (incredibile!), non hanno a suo tempo sortito nessun sentimento di “solidarietà” verso quella natura, verso tutto quel bello distrutto, quei soldi bruciati. Nulla. Allora, arroganza e prepotenza, fine”.
E arriva all’analisi della situazione attuale: “Oggi, quella stessa compagine, sente tutto il “dolore” delle piccole essenze erroneamente falcidiate da chi ha sfalciato il terreno dove, come ultimo atto propagandistico, quella stessa amministrazione aveva messo in scena “il Giardino della Vita”. Oggi sono disposti a fare la parte dei sensibili e dei moderati, scrivono la letterina al nuovo sindaco proponendosi di risolvere loro, a loro spese e col volontariato. Quanta infinita ipocrisia!”
E la chiosa: “Mi auguro che, con estrema cortesia, la letterina venga rispedita al mittente. Naturalmente mi auguro anche che nuove essenze vengano ripiantate, magari senza tutta quella retorica e che il verde urbano torni ad essere importante, sempre, proprio per la sua natura d’essere inserito nel contesto urbano con tutti i benefici che porta”.
(foto archivio)
14062019