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SARONNO – Dopo i dati degli ultimi giorni, con l’ozono che ha superato più volte la soglia d’allerta, l’Amministrazione ha diffuso un’informativa per i cittadini sulla concentrazione d’ozono nell’aria ed emergenza caldo.
“L’accumulo di ozono – spiegano dal Comune – nell’atmosfera può provocare effetti dannosi alla salute ed in particolare all’apparato respiratorio, provocando irritazione agli occhi ed alla gola, tosse e riduzione della funzionalità polmonare. Tuttavia la maggior parte di tali effetti è a breve durata e cessano una volta terminata l’esposizione ad elevati livelli d’ozono”.
Segue quindi una serie di suggerimenti soprattutto “per le categorie della popolazione più a rischio ed in particolare bambini, soggetti sani che fanno attività fisica all’aperto,
persone con malattie respiratorie (asma, broncopneumopatie croniche), persone con particolare suscettibilità all’ozono (anziani o persone con particolari malattie
cardiache)”. Tra i consigli quindi ci sono quelli di “limitare l’esposizione e le attività all’aria aperta nelle ore di maggiore insolazione (tra mezzogiorno e le 16); trascorre le ore più calde in ambienti chiusi, avendo l’accortezza di ventilarli al mattino presto ed alla sera”.
E non manca un appello ai saronnesi: “Invitiamo la popolazione a contribuire al contenimento della formazione dell’ozono riducendo l’uso degli autoveicoli privati, facendone eventualmente un uso condiviso; mantenendo una velocità costante dei veicoli, nel rispetto dei limiti fissati; verificando gli scarichi dei veicoli, soprattutto quelli non catalizzati e quelli diesel; evitando l’accensione di fuochi”.
L’Amministrazione interviene anche sul tema caldo ricordando un servizio a disposizione degli anziani: “Si rammenta, che le precauzioni per il rischio ozono sono utili anche contro i rischi connessi alle ondate di calore. Si segnala inoltre che per l’emergenza caldo, per gli anziani soli ed in condizioni di fragilità, può essere attivato un servizio di monitoraggio e di controllo a domicilio, contattando direttamente l’ufficio Servizi Sociali”
Per ulteriori approfondimenti è consultabile il sito di Arpa.
03072019