Lettera aperta di Indelicato al ministro Fioramonti
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del consigliere comunale indipendente e insegnante di Italiano e Storia Alfonso Indelicato al ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramenti.
Caro ministro Fioramonti,
c’era una volta, tanto tempo fa, il sottile e complesso piacere della bigiata. Ma quanto, fa? Personalmente parlo degli anni immediatamente precedenti e immediatamente successivi ai fatidici ’70: un torno di tempo che si può ben assumere come uno spartiacque (non l’unico, certo) della storia recente.
La bigiata si complottava con i compagni di classe o gli amici del bar il giorno prima, e non si era mai in tanti. Si andava a letto con un misto di ansia, timore, eccitazione, nonché sollievo e rimorso preventivi. Sollievo per lo scampato tormento dell’indice del prof che scorre lento sull’elenco degli studenti, la scena muta durante l’interrogazione, le parole sferzanti, gli sguardi pietosi e impietosi, l’umiliazione. Rimorso perché in quei tempi lontani esistevano le famiglie, c’erano le madri e c’erano perfino i padri. E l’educazione che ti impartivano era qualcosa che cagliava dentro, e violare le regole era un’intima ferita che andava oltre la possibile punizione. Strani tempi, vero? Bé, allora era così.
Il mattino del giorno X ci si trovava in un luogo prestabilito non troppo vicino a casa, ma soprattutto lontano dalla scuola, e si migrava verso il centro cittadino (a Milano, per quanto mi concerne). Si bighellonava, si chiacchierava, ci si infilava in certi intimi cinemini aperti al mattino, e infine si tornava a casa con quella desolazione che ti lasciano dentro i piaceri ambigui quando hanno la fine.
E quando l’occasione era il volantinaggio, il corteo, altra manifestazione, poco cambiava, perché agli albori della rivoluzione che non ci fu i genitori erano propensi a consigliare ai figli di badare ai fatti propri e a pensare allo studio: pochi erano quelli che ne assecondavano l’impegno sociale.
Era, a suo modo, un’esperienza formativa, di cui sapevi che non dovevi abusare per non cadere nel girone delle anime perse e che aveva quasi sempre, come corollario, il rito della falsificazione della firma paterna sul libretto delle assenze: altre ansie, altre dubbie soddisfazioni quando ti accorgevi, dopo numerose prove, che il falso era vicino all’originale.
Ed ecco, dopo cinquant’anni, d’un tratto risolti i problemi. Ma risolti come, caro Ministro Fioramonti? Eliminando l’ostacolo, appianando il terreno, edulcorando l’assenzio. Insomma legittimando l’inadempienza, e così uccidendo allo stesso tempo sia il gusto della trasgressione che la soddisfazione del dovere assolto. E quindi diseducando. E non vale dire che questa legittimazione, in fondo, varrebbe solo per il clima e una tantum. Perché un domani non dovrebbe valere per qualcos’altro? Le “buone” cause sono potenzialmente infinite, in tempi di creatività. Accanto a Greta potranno crescere e operare altre minorenni subornate, altri fenomeni mediatici fabbricati a tavolino e inviati in pellegrinaggio per il mondo a spargere il verbo. E la Sua scuola, caro Signor ministro, somiglierebbe sempre di più a una grande adunanza di zuzzurelloni, una compagine di teste in vacanza, un luogo dove tutto è permesso. Per farla breve, signor Ministro: somiglierebbe al governo di cui Lei fa parte.
26092019
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Commenti
@ Anonimo 27/09/2019 at 4:50 pm
“Io ricordo che negli anni settanta, alle scuole elementari, le maestre andavano dicendo a noi bambini che il petrolio sarebbe….”
ma qui non parliamo di sostenibilità intese come cibo, acqua, dignità di vita… ( anche se le scelte alimentari impattano pure loro. Esempio allevare bovino ecc ), Che sia stata sbagliata la valutazione sulle riserve petrolifere ( ammesso sia vero), non impatta minimamente sugli studi e proiezioni odierne.
Non è che se 20 anni fa hanno sbagliato a mappare i giacimenti, allora anche oggi climatologi, oceanografi ecc. sbagliano.
Qui si parla di emissioni, inquinamento ecc. che creano un degrado climatico antropico. Per favore non citate gli antichi Romani, un quadro medievale…. non c’è alcuna evidenza scientifica, non esistevano raccolta di informazioni tecniche, temperature ecc.
@ Indelicato
No sig. Indelicato, non ne faccia una questione di religione o di socialismo verso altro…
Qui si parla di tonnellate di studi condotti da univesita’ , ricercatori, scienziati delle piu’ disparate specializzazioni…
Io non sono per il radicalismo, ma se e’ possibile convertire perche’ non farlo? Oltre ad essere un opportunita’ per fare ricerca.
Di solito chi si spende in una “religione contrapposta” poi sponsorizza il carbone o le tecniche di fracking.
Pensi che la Cina sta investendo cifre enermi, forse il loro smog diventato piu’ fitto della nebbia padana di un tempo, gli ha fatti riflettere.
e all’improvviso magari anche Indelicato scopre che la Cina è leader in tecnologie soft, tipo le batterie per auto e i pannelli solari: mentre il suo amico Bolsonaro distrugge l’Amazzonia….sul quale ovviamente non spende una parola.
ps: qualcosa da dire sul crollo dei ghiacciai sul Monte Bianco?
ma si sa, meglio l’impegno stile balilla
quello è il sabato pomeriggio…non il venerdì.
Ma in epoca moderna lo vorranno istituire tutti i giorni
oramai sul saronno.it non si sa più chi scegliere tra indelicato e silighini per le loro inappropiate manifestazioni letterarie. bravi ragazzi che manifestate contro l’insulsaggine dei grandi
Più che inserirla nella pagina politica dovreste creare e metterla nella pagina delle comiche
….del ministro delle merendine e del ministro delle politiche agricole bracciante x 12 mesi cosa ne pensate?
Chi ha vissuto in prima persona esperienze sul campo ha tutto il diritto di impegnarsi per la Comunità. Finiamola con l’irridere e il lasciare ad intendere in modo sarcastico le superficiali competenze che uno potrebbe possedere se queste non fossero verificate con i fatti. Cosa ne pensa dell’opera svolta a Saronno in questi quattro anni da questa amministrazione leghista?
Bravo ?
ormai il primo che passa si sente in dovere di sparare sentenze e sfottere.
penso che non c’entrino nulla con l’argomento dell’articolo……
che entrambi valgono di sicuro più di te.
Sig. Indelicato, credo che noi grandi qualche volta abbiamo da imparare dai ragazzi. Ma la soluzione al problema non solo loro dovremmo essere noi! Ma sembra che sono anni che traccheggiamo. Chi nega l’evidenza scientifica, chi la butta sul complotto, chi posta “oggi fa un freddo cane ma dove lo vedono il riscaldamento globale” ecc. Non sono per un approccio ultra radicale, ma direi che una sana svegliata tocca darcela. Se il pungolo sono dei ragazzini forse dovremmo vergognarci un pò non criticarli, se il “prezzo” è una sana bigiata come la chiama lei ben venga. Non credo proprio che nessuno di loro non diventerà un operaio specializzato, un programmatore, un medico, un avvocato, se Venerdì o qualche altra giornata sarà sacrificata alla presenza in classe. Anzi il condividere un ideale sano, l’ impegno per realizzarlo forse gli è molto più educativo.
Il climatismo, gentile Sig. EM, è una nuova religione. Come tale ha i suoi santi (Greta), le sue processioni (i cortei di questa mattina) i suoi dogmi (le bufale che propala). Essendo una religione, è difficile discuterne. Lei, come tanti, ha deciso di aderirvi. Sicuramente in buona fede: le Sue parole hanno un accento di sincerità e insieme un tono moderato che non lascia dubbi in proposito. Io penso che si tratti di una falsa religione.
Le do un simpatico link, ma guardi che è solo uno dei tanti cui potrei fare riferimento.
https://www.rassegnastampa-totustuus.it/cattolica/?p=43943&fbclid=IwAR3l4wxsOQrj-WQIKZExrfh2hmS7rJJz2UpkAkZIIQKLu7mBgUouuKcwl-8Io ricordo che negli anni settanta, alle scuole elementari, le maestre andavano dicendo a noi bambini che il petrolio sarebbe presto finito (eravamo nel periodo della crisi energetica) e che il Sole si stava ‘consumando’ e stava perdendo energia.
Negli anni successivi abbiamo invece scoperto che i giacimenti di petrolio sono abbondanti e che comunque attingiamo energia sempre più da fonti energetiche alternative.
Inoltre i numeri dicono che, da quando si é iniziato a registrare le temperature delle varie località e i livelli dei mari, questi valori, mediamente, hanno una marcata tendenza a crescere, anche se il campione non é significativo, in fondo cento o duecento anni anni per la Terra non sono nulla.
Una cosa é peró certa, ai tempi dei Romani, si stima che la popolazione sulla terra fosse di 100 milioni di persone, ora siamo 8 milardi di persone, il nostro pianeta é sempre quello, l’acqua pure, le risorse della Terra, per quanto enormi, un giorno potranno non essere più sufficienti per dare una vita dignitosa a tutti e giá oggi molte persone non hanno una vita dignitosa su questo pianeta.Grazie caro Anonimo per l’intervento raziocinante. Il colonnello Laurenzi, con cui ho auto rapporti per qualche tempo, mi ricordava che nel ‘600 in Inghilterra si coltivava la vite.
Di positivo in questa nota vi è solo la descrizione romantica del tempo che fu vissuto nel proprio periodo scolastico ed ogni evento grande o piccolo che fosse ebbe solo il compito di sviluppare in ogni giovane la voglia della propria generazione di guardare ad un futuro migliore. Una nostalgica realtà che non può tornare se non con l’immaginazione.
spero che al ministero non siano stati aboliti i cestini della spazzatura, ma un ministro dovrebbe perdere tempo a leggere queste missive che possono essere ospitate solo da IlSaronno??
Mi spiace deluderLa: il ministro l’ha certamente letta, perchè è stata pubblicata, oltre che dalla Direttrice de IlSaronno, dai principali siti scolastici. E c’è un ufficio al MIUR che fa la rassegna stampa.
il che non vuol dire che l’abbia letta: se ne faccia una ragione. Mi ricorda quali sono i principali siti scolastici??
si chiama farsi pubblicità o meglio tentativo di farsela
c’era una volta, tanto tempo fa, il sottile e complesso piacere della bigiata
…. e magari anche in un tempo un po’ più lontano l’obbligo di sostituire alla lezione in classe un adunata in piazza.
… mi domando solo se una “buona causa”, come quella per cui i giovani manifestano in piazza per rendere evidente un problema che noi “adulti irresponsabili” abbiamo creato, possa essere considerata al pari di una bigiata..
…mi domando se questa “catastofe evidente del cambiamento climatico” è oggetto di discussione in qualche materia di insegnamento e quindi di un lavoro in classe..
… mi domando quanto sia educativo l’atteggiamento di chi finge che il problema per cui i giovani sono andati in piazza no c’è , per continuare a tutelare i propri interessi e guadagni..
quindi forse sbaglia il Ministro ma anche Lei
la tradizione è la custodia del fuoco
non l’adorazione della cenere
Gustav Mahler