Tensione da piazza dei Mercanti a piazza Libertà: parlano gli anarchici
10 Novembre 2019

SARONNO – “Avremo tempo e modo di ampliare il discorso e comprendere come e quanto si inserisca la giornata di oggi (sabato 9 novembre) nel processo di cambiamento della città di Saronno e del clima di repressione che ci vorrebbero fare respirare. Ci limiteremo per ora ad una cronaca, per raccontare il più velocemente possibile quanto successo.
Inizia così la nota del collettivo Adeposta in merito al pomeriggio di tensione di sabato 9 novembre partito dall’evento “Riappropriamoci di piazza Rossa”.
La piazza inizia a popolarsi, un paio di volanti di Polizia di Stato e una quindicina di Digos a mo’ di benvenuto. Viene montato l’impianto per quello che sarebbe dovuto essere un concerto. Appena finito, da un cancello adiacente la piazza, quello che dovrebbe essere un deposito di Trenord, sbucano due camionette da cui escono in fretta e furia due manipoli di celerini con caschi in testa, scudi e manganelli in mano. Capita l’antifona rimettiamo l’impianto in auto, per evitare brutti scherzi. La celere si avvicina e allora ripieghiamo andando sul marciapiede che lambisce la piazza dall’alto. Inizia un momento di stallo che durerà un’oretta e mezza, con celere, digos e carabinieri che occupano letteralmente la piazza. Noi ci concentriamo nell’angolo in un cui ci siamo rifugiati, e man mano che arrivano i partecipanti ingrossiamo le fila.
Attorno alle 17 siamo un centinaio abbondante e decidiamo di montare l’impianto proprio dove ci troviamo, non esattamente in piazza rossa, ma decisamente più visibili trovandoci a bordo strada.
Allestito nuovamente il palco, e in men che non si dica siamo di nuovo pronti, tra grandi sorrisi e abbracci. Ci sono tantissimi giovani, ma anche qualcuno meno giovane che in ricordo dei tempi andati è passato a supportare l’iniziativa. Ci sono anche alcune mamme con bambini e passeggino. C’è la cioccolata, gli sciuri che passano e si fermano a parlare. Insomma, un clima sereno malgrado alle spalle in piazza si mantenga il presidio poliziesco.
Neanche tempo di ascoltare tre canzoni che la celere si avvicina e si porta a un metro dai musicisti e strumenti annessi. Ricapiamo l’antifona e in quattro e quattr’otto rimettiamo al sicuro l’impianto, che abbiamo capito essere il bottino che i blu-vestiti vorrebbero portarsi a casa.
Ci guardiamo, siamo in un centinaio abbondante. Il più velocemente possibile ci voltiamo e scendiamo in piazza rossa per dirigerci nel sottopasso e sottrarci alla pressione poliziesca. I gendarmi capito l’andazzo ci inseguono correndo, un cordone improvvisato cerca di proteggere l’arrivo di tutti, la celere carica sulla scala da posizione più elevata e colpendo a casaccio. Respinta la carica, ci si rifugia nel sottopasso dove la celere decide di interrompere la carica, sbuchiamo in zona biblioteca. Siamo incazzati come bisce, mentre capiamo se ci sono fermi e feriti partiamo in corteo verso la stazione urlando la nostra rabbia.
Sappiamo di un fermo, il cui rilascio è vincolato al consegnare le chiavi delle auto contenenti strumenti e impianto. Riescono a farsi dare la strumentazione dal gruppo che stava suonando ponendola sotto sequestro. Nel frattempo il corteo si ingrossa con chi ha saputo dell’accaduto ed è accorso a dare man forte. Ci dirigiamo in corteo in pieno centro, la polizia ci raggiunge e in piazza Libertà due cordoni si frappongono. Dopo esserci assicurati che anche il fermato è libero ci sciogliamo andando alla spicciolata a recuperare auto, annessi e connessi. Forte e decisa la risposta dei presenti alla violenza poliziesca, violenza che per quanto riguarda Saronno ha decisamente cambiato passo. Torneremo quanto prima con un testo più ragionato su piazza rossa e affini”.
10112019
Lascia un commento
Commenti
Brava Giudici per i reportage in diretta. A chi vorrebbe oscurare quello che succede in città la richiesta di commenta da sola . Vorreste stare nelle vostre casucce e leggere solo belle notizie …. la realtà è ben altra cosa! La realtà cittadina e’ piena di problemi … una città sotto assedio per contenere 100 sfigati coccolati negli anni passati e tollerati.. fa bene la Giudici a far vedere cosa succede e l’incapacità di gestire questo fenomeno.
Signora Giudici perché dare così tanta importanza a costoro? Perché schierarsi in questo modo vergognoso? Da più di dieci anni gli anarchici provocano, commettono abusi, delinquono, occupano proprietà altrui, disturbano la quiete di onesti cittadini … la linea editoriale o il diritto di cronaca di questo sito si immedesima in questi soggetti accrescendo nei lettori la convinzione che lei ci appartenga! Si faccia un esame di coscienza …
-
Un giornalista serio racconta da più punti di vista le vicende e da voce anche alle minoranze. Non vedo cosa ci sia di male. Brava Sara.
-
Vero un giornalista ha il dovere di raccontare a 360 gradi.
Brava Sara
-
Un giornalista serio scrive anche che l’evento non era autorizzato cosa che la Sigra Giudici omette sempre nei suoi articoli sui Telos/Adespota
Saluti
-
Quindi sono bastate quattro manganellate per far fuggire 100 ragazzini ed evitare un “concerto” illegale come quello di settimana scorsa alla Cassina Ferrara andato avanti fino alle 6.00 del mattino. Finalmente poi viene attuato anche il sequestro degli strumenti del concerto non autorizzato.
Averci pensato prima …
“Parlano gli anarchici” bisogna pure ascoltarli?
Perché pubblicare il punto di vista degli anarchici? Forse sono il vostro editore di riferimento? Chiedete ai residenti se hanno apprezzato l’assedio di questi debosciati o ai poliziotti di raccontare la loro versione, piuttosto!
Nel comunicato “a caldo” è tornata la “repressione violenta poliziesca” però senza citare il ministro dell’interno.
Aspetto quindi con interesse il comunicato ragionato che la Sigra Giudici solertemente posterà su Ilsaronno
Ilsaronno. It è troppo di sinistra. Che pena
Chi e perchè ha soprannominato PiazzaDei Mercanti Piazza Rossa?
Mistero
Perchè hanno sequestrato il materiale per la musica? Forse perchè non hanno chiesto il permesso?
Sigra Giudici, è il quinto articolo che posta sugli avvenimenti del 9/11 circa i Telos. Non le sembra di essere un pò troppo di parte?
-
Si tranquillizzi, si vede che lei non è di Saronno. La piazza è conosciuta da sempre come piazza rossa, ma è solo una banale questione di colore, non c’entrano i partiti né tantomeno l’unione sovietica.
-
Seeeeee, mi sa che lei che non è di Saronno…zona di ritrovo dei giovani di sinistra con organizzazione di festoria sempre area sinistra ecco perché piazza rossa
-
Andate via da Saronno, siete dei fascisti che volete imporre le vostre matte idee alla città che vuole vivere tranquilla. Basta telos e anarchici!
Ma come, avete le macchine? Sovvenzionate il sistema capitalista che tanto combattete? Andate a piedi, i mezzi pubblici non dovete utilizzarli, sono pagati dallo stato che tanto odiate. E i marciapiedi sui quali volete fare i vostri concerti e dove camminate a fare stupidi cortei sono pagati von i soldi di chi lavora, come i vostri genitori. Praticamente andatevene da questo paese su un isola di fancazzisti e vediamo come vi mantenete.
-
1 la macchina ormai nel 2020 è indispensabile (o quasi) che ci piaccia o no, 2 i mezzi pubblici vengono pagati oltre che dallo stato cioè dalle nostre tasse, da noi con il “biglietto”. 2 tra le persone presenti c’erano 30/40enni come me che lavorano abitualmente da 20 anni e che le tasse purtroppo le le pagano, 4 se apri la bocca per dare fiato a quello che non sai puoi pure non commentare.
Peccato che non siano riusciti a legnarli tutti come meritano!!!!
-
Quando dovrai pagare il parcheggio in piazza rossa non lamentarti però.
P.S: per che motivo li avrebbero dovuti legnare?