Vanzulli e Miglino madrine dei diplomati Aimo al teatro Pasta
SARONNO – “Ogni anno che partecipo alla consegna dei diplomi avverto una emozione diversa. Debbo dire che su tutto prevale lo spirito di appartenenza che lega i giovani che hanno raggiunto questo prestigioso traguardo e, quest’anno, quello che coglie la mia attenzione è questa crescita dell’intera Accademia sempre protesa al migliorarsi. Questi giovani hanno sicuramente faticato, ma il bagaglio nozionistico, pratico e, soprattutto, umano che portano con sé li aiuterà nella loro professione che diventa servizio per il paziente. Una realtà che è un ulteriore fiore all occhiello per Saronno. Come è stato detto durante la consegna, uniti si vince, quindi per questi ragazzi l’augurio è che siano dei vincenti, prima come persone, poi come professionisti e che diano aiuto e sostegno a chi ne ha di bisogno.”
Sono le parole del vicesindaco Pier Angela Vanzulli che ieri sera con l’assessore alla Cultura ed Istruzione Maria Assunta Miglino ha fatto da madrina alla consegna dei diplomi Aimo che si è tenuta al teatro Giuditta Pasta.
Quest’anno, gli studenti dell’Accademia Italiana di Medicina Osteopatica di Saronno che hanno concluso con successo il percorso di studi sono 36 (18 studenti iscritti al percorso Post Diploma e altrettanti al corso Post Laurea).
Ventinove di loro riceveranno anche il titolo accademico inglese di Bachelor of Science whit Honours in Osteopathy Conversion (270 crediti formativi ECTS) dalla prestigiosa University College of Osteopathy UCO, realtà leader nella formazione osteopatica con sede a Londra, che valida i percorsi accademici di AIMO.
Accanto ai Diplomati, quest’anno per la prima volta, altri 50 studenti iscritti al percorso post Diploma di Aimo riceveranno il Bachelor of Science with Honours in Osteopathic Sciences, rilasciato da UCO, al termine della prima parte (triennio) del percorso in osteopatia di Aimo.
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13112019
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Commenti
Brave entrambe, diamo più spazio alle donne a Saronno visto che si sono dimostrate le più capaci, via certi ‘maschietti’ incompetenti.