Laura Taroni, errore materiale nella sentenza. Si rifarà il processo?
SARONNO – Un “errore materiale” nella sentenza della Corte d’Appello di Milano che ha confermato i trent’anni di reclusione all’infermiera Laura Taroni di Lomazzo, che era stata arrestata nel 2016 assieme al suo amante, il medico “veterano” del pronto soccorso dell’ospedale di Saronno. Accusati della morte di mamma e marito della Taroni, lui anche di una serie di morti in corsia.
Le vicende giudiziarie dei due hanno seguito strade diverse. Il processo di primo grado a Cazzaniga è ancora in corso, l’iter per Taroni è già arrivato all’Appello con la conferma dei trent’anni giunti in primo grado Ma una questione “tecnica” potrebbe ora obbligare a rifare il processo. Mercoledì 22 gennaio ci sarà a Milano l’udienza per correggere l’errore “materiale” mentre martedì prossimo scadranno i termini per impugnare la sentenza. In sostanza, nel testo delle motivazioni della sentenza di Appello mancano molte pagine, che non sarebbero state accluse per sbaglio.
Cazzaniga, residente a Rovellasca, è accusato della morte di pazienti del pronto soccorso, e anche di avere concorso all’omicidio tramite somministrazioni di farmaci di altre tre persone, famigliari della sua amante. Era stato arrestato dai carabinieri della Compagnia cittadina nell’ambito dell’operazione “Angeli e demoni” che era stata messa a segno dai carabinieri della Compagnia di Saronno dopo lunghe e delicate indagini.
(foto: Laura Taroni)
09012020