Airoldi: “Per rilanciare la città partiamo dalla partecipazione”
SARONNO – “L’interesse suscitato in città dalle parole appassionate di Padre Alex Zanotelli, merita di non essere disperso. Un interesse in qualche modo sorprendente considerata la radicalità dei richiami di padre Alex”.
Inizia così l’intervento dell’ex presidente del consiglio comunale Augusto Airoldi in merito all’incontro da sold out organizzato mercoledì sera dall’associazione 4 passi di pace.
“Uscito da quella serata, mi pongo una domanda: quale eredità ci lascia? Me lo domando da cittadino saronnese, membro di una comunità che tra pochi mesi sarà chiamata alle urne per eleggere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale.
Cosa può fare la politica saronnese se vuole non disperderne l’eredità? Come passare dai richiami alla radicalità di Zanotelli alla concretezza e al pragmatismo delle scelte cui è chiamato chi dovrà amministrare la città?
Nelle parole di Zanotelli è tornato più volte l’invito alla partecipazione, che lui ha definito “atti collettivi”. Un richiamo che potrebbe apparire controcorrente al tempo della politica del “capitano”, ma che i 600-700 saronnesi che lo hanno ascoltato hanno mostrato di condividere. E che molti altri nella nostra città sicuramente condividono.
Alle soglie della campagna elettorale è un invito che mi sembra prezioso. Se Saronno vuole uscire dal vicolo cieco nel quale è stata infilata in questi anni non può che partire dal contributo dei suoi cittadini, ad iniziare dai molti che già sono impegnati nelle sue associazioni. Mi auguro che durante la prossima campagna elettorale non manchino momenti di ascolto e confronto tra candidati e cittadini.
Ha detto J. F. Kennedy: “Non chiederti cosa può fare il tuo paese per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese”. Era il gennaio del 1961. A quasi sessant’anni di distanza è forse arrivato il momento di porsi nuovamente questa domanda, almeno in chiave cittadina”.
12012020
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Commenti
vota Antonio … vota Antonio
meno slogan (partecipazione cosa vorrà mai dire?) e più fatti: talmente partecipati che a oggi non siete in grado di esprimere un candidato sindaco, visto come siete rivolti all’esterno. E perdere contro Fagioli una seconda volta vi dovrebbe far scappare oltrefrontiera per entrare nell’oblio…
Se dovesse succedere ancora, concordo nell’indicare la via dell’esilio a questo (centro)sinistra autoreferenziale…
scusa di che parli…. anzi meglio su che basi?
come documentato dalle immagini pubblicate su questo giornale e come confermato dall’ennesima predica/propaganda del signor Airoldi si è trattato di un incontro voluto e partecipato dalla sinistra saronnese, il PD, e il clero saronnese
Zanotelli, confidenzialmente Alex, ha sicuramente parlato con onestà e coerenza ma ora deve rassegnarsi a un suo preciso profilo politico da utilizzare a scopi elettorali
e il signor Librandi cosa ne pensa ?
Lanzichenecco, non so chi ha organizzato, ma ti volevo invitare ad una riflessione:
se invece a scopi elettorali si brandisce un rosario, o si organizza un convegno di ultra cattolici oscurantisti allora tutto bene?per un laico la riflessione è superflua
La mia era piu` che altro una provocazione, ma di fatto avviene cosi nell` altro campo.
Che una persona sia laica o no, ascoltare, partecipare ad incontri non fa certo male, uno pensa riflette, puo` essere un` opportunita`.
4 mesi e il pd sistemera Saronno!
? magari, sarebbe ottimo.
“momenti di ascolto e confronto tra candidati e cittadini”
Dovrebbero essere cardine durante la campagna elettorale, ma ancor più durante l’amministrazione della Città.
Bravo
Per rilanciare la città occorre partire dall’occupazione e dal commercio!
difficilmente un’amministrazione può generale lavoro. Puoi solo creare opportunità di investimento rendendo la Città attrattiva. Attirare persone a venirci ad abitare, perchè la tua Saronno è speciale, perchè offre ai giovani ecc… certo tutto questo non lo fai dando un’impronta grigia e spenta della città ( quella attuale )
I buoni propositi vanno sempre ascoltati e messi in pratica per cementarli in ogni coscienza democratica, dove poter far nascere la convinzione e la concretezza di essere utili alla propria comunità, impegnandosi a farla crescere e migliorare il livello di civile convivenza.