Plauso di una saronnese all’ospedale di Saronno: dal pronto soccorso ai reparti
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota di un saronnese che plaude all’ospedale di Saronno per il trattamento ricevuto in tutta la sua degenza dal pronto soccorso al reparto rianimazione
“Troppo spesso si sente parlare di malasanità in Italia e anche noi residenti nei comuni limitrofi a Saronno purtroppo negli ultimi anni sentiamo spesso notizie e critiche rivolte all’ospedale. Per questo mi sento di scrivere queste due righe spinta da un sincero e profondo sentimento di gratitudine per questo ospedale che a mio avviso è importante che ci sia per tutti i paesi vicino.
Ad aprile 2019 sono arrivata in pronto soccorso in shock emorragico in seguito ad una banale caduta causata dal mio cane. In sala operatoria si sono accorti di una voluminosa cisti pancreatica emorragica che probabilmente con la caduta ha rotto la milza che mi è stata asportata. Sono arrivata in pronto soccorso proprio al momento del cambio turno e da quello che mi è stato riferito dai miei famigliari si è fermato in sala operatoria anche personale medico che avrebbe dovuto andar via. Nei giorni seguenti mentre ero in rianimazione sono venuti a trovarmi in tanti dicendomi che avevano assistito alla mia operazione. È difficile spiegare quello che mi è successo in poche righe perché è stato veramente un insieme di concause che mi hanno portato vicina alla morte ma altrettante che invece fanno sì che io possa ancora raccontare quello che mi è successo.
Però per me è importante, a distanza di mesi da quel giorno, esprimere la mia gratitudine e quella della mia famiglia a tutti coloro che hanno partecipato all’intervento, e a coloro che si sono presi cura di me nel reparto di rianimazione intensiva e di chirurgia toracica. In particolar modo a chi mi ha operato, al primario Mainini e al chirurgo Giorgio Zetti che anche dopo la mia uscita dall’ospedale si è sempre dimostrato disponibile a rispondere a tutte le mie domande e ai miei dubbi.
Non mi firmo sono sicura che si ricordano di me!”
14012020
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Commenti
Il dottor Zetti assieme a pochi, ma troppo pochi, altri medici è come trovare l oasi nel bel mezzo del deserto dell ospedale di Saronno dove non vuole lavorare piu nessuno e diventato ricettacolo di primari raccomandati.
Condivido in pieno l’esperienza della signora. Anche per la mia famiglia l’ospedale di Saronno, a partire dal pronto soccorso e passando poi ai reparti di ginecologia, chirurgia, rianimazione e oncologia è dotato di personale UMANO oltre che preparato e professionale.
È grazie a tutti loro se oggi mia mamma è ancora con noi! Non smetteremo mai di ringraziarli.
Questa è solo l’ennesima conferma! Sono le PERSONE a “fare” la struttura! Il Medico? È una vocazione, non un lavoro! Nell’articolo si cita un chirurgo che fa il MEDICO! E qui mi fermo. Inutile andare oltre!
Giunga anche il mio plauso, anche se poco rilevante, a chi, ancora oggi, ha la VOCAZIONE per fare il Medico! Sì, quello con la M MAIUSCOLA che può dare onore ad una struttura!
E… sul Dott. Zetti… non credo si possano avere dubbi!
Grazie Doc!!!
Questa è solo l’ennesima conferma! Sono le PERSONE a “fare” la struttura! Il Medico? È una vocazione, non un lavoro! Nell’articolo si cita un chirurgo che fa il MEDICO! E qui mi fermo. Inutile andare oltre!
Giunga anche il mio plauso, anche se poco rilevante, a chi, ancora oggi, ha la VOCAZIONE per fare il Medico! Sì, quello con la M MAIUSCOLA che può dare onore ad una struttura!
E… sul Dott. Zetti… non credo si possano avere dubbi!
Grazie Doc!!!
Questa è solo l’ennesima conferma! Sono le PERSONE a “fare” la struttura! Il Medico? È una vocazione, non un lavoro! Nell’articolo si cita un chirurgo che fa il MEDICO! E qui mi fermo. Inutile andare oltre!
Giunga anche il mio plauso, anche se poco rilevante, a chi, ancora oggi, ha la VOCAZIONE per fare il Medico! Sì, quello con la M MAIUSCOLA che può dare onore ad una struttura!
E… sul Dott. Zetti… non credo si possano avere dubbi!
Grazie Doc!!!
L’ospedale di Saronno é ancora, in generale, un buon ospedale, il problema é la mancanza di infermieri e dottori, non sono a sufficienza per le esigenze del nosocomio.
Evidentemente per la regione e per il comune va benissimo così
una testimonianza che vale molto più dei bla bla dei politici saronnesi
mi associo
Condivido! I due dottori citati sono ancora oggi esempi di quella professionalità medica “umana” che non c è più!
Buona ripresa di salute!