Cislago, baratto amministrativo per chi non riesce a pagare la Tari. Ecco come funziona
CISLAGO – Sono già arrivate due richieste per aderire al baratto amministrativo che permette ai cittadini che vivono un momento di difficoltà economica di saldare il dovuto al comune per la Tari facendo dei lavori di pubblica utilità.
Ma come funziona? Facciamo un esempio concreto. Un cislaghese con un debito di 230 euro per la Tari ha deciso di “saldare” il dovuto lavorando. Così per 33 ore e mezzo sarà al servizio dell’ufficio tecnico che gli indicherà quali attività svolgere. Sostanzialmente verrà “pagato” 7,5 euro l’ora. Il totale del tempo che lavorerà comprende anche venti euro di copertura assicurativa. In questo tempo i cittadini possono essere chiamati ad occuparsi di pulizia degli edifici comunali e dei cimiteri, la rimozione manuale delle erbe infestanti, la raccolta delle foglie o verniciature delle superfici interne agli immobili comunali.
Al “baratto amministrativo” possono aderire i maggiorenni con un indicatore Isee non superiore a 8.500 euro e che sono soggetti passivi di tributi comunali Tari scaduti e non ancora pagati.
“La difficoltà principale per gli utenti – spiega l’assessore al Bilancio Fabio Paticella – è ricordarsi delle scadenze (le domande devono essere presentate entro trenta giorni dalla scadenza della prima rata Tari quelle presentate successivamente verranno considerate solo se non ancora esaurito l’importo massimo destinato al progetto) al resto pensa il Comune che si attiva con assicurazione, corsi di formazione e persino un tutor che valuta l’opera dei contribuiti”
Sul sito comunale è stata attivata una sezione ad hoc con il regolamento e tutta la modulistica necessaria per aderire.
(foto archivio)
14012020