“Il falò di Sant’Antonio inquina più di tutte le pizzerie di Saronno in un mese”
SARONNO – Falò di Sant’Antonio, è previsto stasera al parchetto alpini vicino alla chiesetta di via D’Annunzio, ma giunge anche il nuovo affondo di Ambiente Saronno onlus, circolo locale di Legambiente.
“Continuiamo a riproporre quanto detto oramai da anni. Nessuno stigmatizza i falò, ma stigmatizziamo il fatto che non siano state previste azioni compensative per limitare il danno dell’inquinamento. Ci auguriamo fortemente che questo sia l’unico falò previsto per il mese di gennaio. Dobbiamo tutti renderci conto di abitare in una zona dove la dispersione degli inquinanti è molto limitata. Se abitassimo in una zona desertica sprecheremmo acqua? Pensiamo proprio di no. Senza aria non si vive, proprio come senza acqua. Non sprechiamo la nostra buona aria. Molteplici studi indicano che tutto concorre ad avere un’aria inquinata. Prendiamone atto” viene rimarcato da Ambiente Saronno. Che precisa: “Fatti i dovuti calcoli, un falò di medie dimensioni immette nell’aria, in dieci minuti, sostanze inquinanti pari a quanto immettono tutte le pizzerie di Saronno in un mese!”
Proprio l’altro giorno la qualità dell’aria di Saronno ha raggiunto il suo peggiore livello degli ultimi tempi.
17012020
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Commenti
10 pizzerie a legna
25 giorni di esercizio
85 kg legna/giorno
21250 kg totale
domanda agli organizzatori del falò:
quanta legna avete impilato?
I corrieri dell’e-commerce che invadono tutti i giorni Saronno invece non inquinano….per fa figo acquistare così!
Povera italia
Ecologia politicizzata
Sembrano gusti. C’è a chi piace la pizza a chi i falò.
Giustamente.
Un falò di medie dimensioni..una volta all’anno…..non può compromettere in maniera così incisiva la salute dei cittadini ! Non attacchiamoci …come spesso accade…ai pesci piccoli.
W il falò
Avete solo ragione con i falò
Allura questo mes mangiuma solo risott giald e oss bus cunt un bel tocun de Zola. .niente pizza!!!
Invece di rovinare le tradizioni usate meno i vostri camini radical dei vostri lussuosi appartamenti in centro
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Un modesto falò ..una volta all’anno…..non può incidere così tanto sulla salute delle persone ! Come al solito si infierisce sui pesci piccoli….mentre il problema sta a monte…ma certo che lì ci vorrebbe un’altra faccia e un altro impegno ! W il falò!
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Non è questione che una volta all’anno non incide tanto sulla salute delle persone. Siamo in una situazione di emergenza! Se i valori di qualità dell’aria erano buoni tutto sommato si poteva anche pensare di farlo, ma siamo in emergenza seria! Consulti i valori distribuiti da Arpa e i mappali. Il PM 2,5, quindi la componente più fine, è quella considerata estremamente più dannosa. Aggiungere inquinamento a una situazione già di emergenza è assolutamente irresponsabile, non è un concetto così difficile da comprendere.
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Le tradizioni NON vengono rovinate se si rinuncia per buon senso a un falò, suvvia.
Il camino non lo uso e non ce l’ho.
Basta riti tribali inquinanti!!!
tanto al fagioli non interessa che in città ci sia un’aria irrespirabile a lui interessano i voti per le prossime amministrative. solo il padreeterno ci può salvare ormai
pensiamo a mantenere le vecchie usanze ed a essere piu civili
Un concetto tanto semplice quanto impossibile da capire per molti, anzi viene compreso benissimo, ma se prevale il menefreghismo e l’egoismo con risposte del tipo “Cosa volete che inquina un falò”, “Non toccate la saga”, “Inquina di più un’auto”, “allora state al freddo senza riscaldamenti”… non comprendendo che l’assenza del falò non inficia assolutamente la bontà e il valore della saga, ma si tratta di una tradizione, non certo un mezzo produttivo di lavoro e neppure una necessità. Stiamo parlando unicamente di buon senso, rispetto delle regole e un po di senno in un momento di tragica emergenza sull’inquinamento. Il dato di ieri era drammatico, quasi il doppio del valore consentito per il PM 10, senza poi considerare gli altri valori.
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Completamente d’accordo. C’è chi non ha ancora compreso che fra dodici (12) anni i guasti al clima saranno irreversibili. Dopo non servirà fare il falò di S.Antonio. In pochi decenni la Terra sarà un immenso falò.
E quindi chiudiamo per un mese anche tutte le pizzerie con forno a legna o li obblighiamo al forno elettrico!? Che dire poi di chi si riscalda con i pellets li lasciamo al freddo e al gelo o li obblighiamo a mettere le caldaie a gas?!
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Ma che razza di ragionamento. Le pizzerie accendono il fuoco per guadagnarsi il pane. Il falò di S.Antonio viene acceso a scopo ludico. se ne può fare a meno.