Legambiente fa i conti: “Ventun giorni di “aria cattiva” a Saronno a gennaio”
SARONNO – “Ecco come è stata la qualità dell’aria di Saronno in questo mese di gennaio 2020. Nel 2019 i giorni di sforamento sono stati 15, nel 2020 sono stati 21. Secondo Legambiente Lombardia, questo è stato il peggior mese di gennaio degli ultimi 10 anni”.
Inizia così il bilancio tracciato da Ambiente Saronno circolo Legambiente sulla qualità dell’aria nella città degli amaretti dove, non a caso, in settimana sono arrivate anche le misure di primo livello per cercare di contenere l’inquinamento atmosferico.
“E, ovviamente, adottare misure antismog a macchia di leopardo è molto meno efficace sulla qualità generale dell’aria; migliora unicamente l’inquinamento di prossimità. E’ davvero così difficile guardare al di là del proprio naso? Possibile che non si possano adottare misure antismog in tutta la pianura padana e, come viene giustamente sottolineato da esperti del Cnr, magari adottare misure preventive, per evitare di arrivare a livelli di saturazione? Siamo così incapaci di rinunciare a qualcosa per stare meglio tutti?”.
01022020
Lascia un commento
Commenti
È chiaro che non è un solo fattore ad incidere ma anche no e tutto il contrario di tutto, direi di che cosa stiamo parlando? Abbiamo verificato che stiamo sforando i limiti? Verifichiamo quali posssono essere le cause ma seriamente con misurazioni e non con ipotesi.
Una volta che si sa quali sono le cause si potrà applicare una soluzione.
Se si volesse trovare una soluzione si dovrebbe partire da uno studio e non bloccare a prescindere le auto o i riscaldamento
Magari quella di tagliare gli alberi non è una grande idea.
Mettere grandi parcheggi gratis alle porte della città in modo disincentivare l’arrivo in centro di coloro che vengono da fuori.
Maggiore controllo di esercizi commerciali che tengono riscaldamento altissimo (es. Ovs, Tezenis) e spesso le porte aperte!