Coronavirus, da Silighini lettera d’amore a Saronno
SARONNO – Da Luciano Silighini Garagnani, registra e produttore cinematografico ed esponente locale di Forza Italia una “lettera d’amore” a Saronno in questi difficili giorni dell’emergenza coronavirus.
Dal sagrato della chiesa di San Pietro e Paolo si scorge uno degli angoli più belli della nostra città. Il lungo viale, la piazza grande che l’accoglie come il mare il fiume, i palazzi colorati adornati di fiori che la primavera sta iniziando a far fiorire tra i raggi del sole e le leggere gocce di pioggia che qualche nuvola veloce fa scendere. Non ci sono le risate, il brusio di chi si ritrova col pane sotto braccio ancora caldo preso in via San Cristoforo, non ci sono le discussioni sulla Juventus che vince all’ultimo minuto su rigore, non ci sono i ragazzi extracomunitari che nella loro lingua stringendosi la mano chissà cosa si dicono.
Ero a pregare poco fa e nella chiesa, fissando l’altare ritrovo quella croce sempre uguale. Lì ad ascoltarmi con quel lume acceso che ricorda che Dio in quel momento è presente e mi ascolta. Sono passati pochi mesi dalle luminarie di Natale, le decorazioni alla finestra, si discuteva dei barconi che arrivavano a migliaia in Sicilia, la Cina era lontana e poi in fondo “sono affari loro tanto sono lontani, il mondo è grande pensiamo a noi”… pensavamo. E invece il mondo non è così grande come credevamo. La globalizzazione che tanto qualcuno teme, che altri apprezzano, ci ha dimostrato che la terra è piccola e l’uomo ancora più piccolo di lei. Mia nonna da bimbo mi ricordava sempre che “l’uomo propone e Dio dispone”.
Chi siamo noi per pensarci immuni dalle grandi tragedie che colpiscono ogni giorno il pianeta? Ricordate le immagini dei bambini che in Africa allungano una mano o i loro genitori in fila nelle missioni per un pezzo di pane? Quanto valevano quelle immagini per noi? Forse solo un pensiero triste o di sdegno nello spazio di un servizio di 90 secondi al tg ed oggi quelle file sono davanti a noi, fuori dal supermercato dove entriamo uno alla volta, lontani un metro uno dall’altro, con la mascherina sul viso spaventati di una mano che ci sfiora o un colpo di tosse improvvisa. Quei barconi di disperati che guardavamo con schifo e rabbia chissà quanti sono i cuori uguali ai tanti italiani che quel sabato sera abbiamo visto nella stazione Centrale di Milano correre come disperati per salire su un treno e scappare lontano dalla Lombardia per cercare una pace che alla fine nemmeno in Sicilia, in Trentino o in Umbria hanno trovato: oggi tutta l’Italia,tutta l’Europa e il mondo intero non ha pace.
Siamo tutti fratelli oggi.
Lo stiamo riscoprendo nel dolore che poi per molti è solo lo stare in casa mentre per altri in oriente è saltare in aria con un’autobomba, in Africa è morire di sete, in India morire di fame.
E allora nelle nostre case ricerchiamo quel valore grande che vale più dell’oro e del platino senza svalutazione o spread. Ritroviamo il valore dell’amore uno verso l’altro e la fede. La fede in Dio. Nelle parole di Dio che ci ricorda la nostra fratellanza in lui padre e ci insegna ad amarci. Per noi cristiani sono giorni di Quaresima, la Pasqua si avvicina e ricordiamo allora quel significato lontano di “passaggio”. Amici miei, fratelli cari, passiamo insieme a una vita nuova che deve rinascere da questa prova promettendo a noi stessi che qualcosa in noi cambierà dopo il ritorno alle vecchie abitudini. Torneremo a parlare in piazza, della Juventus che tra l’altro è in testa alla classifica, del sindaco e dell’opposizione, di Salvini, della Ferrari ma promettiamoci di guardarci come fratelli perché le distanze del mondo non sono poi così lontane come abbiamo visto.
La mia bambina mentre scrivevo ha disegnato un arcobaleno: Andrà tutto bene. E anche lei così ha fatto quello che milioni di bambini nel mondo hanno fatto. Unico mondo, tutti fratelli.
Luciano Silighini Garagnani
un genovese diventato saronnese per amore
14032020
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Commenti
Ci mancava anche il Silighini mieloso.
Parole vuote senza senso che tentano inutilmente di toccare i sentimenti di questi giorni diificili.
Se ne stava zitto faceva meglio.
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Vergognarsi per offendere la gente seria no ?
Va bene Silighini, ma quello in foto chi è?
Luraland
Se questo è l’inizio della campagna elettorale, c’è da preoccuparsi: tra prediche, omelie, litanie, sospiri, dichiarazioni d’amore ci faranno impazzire la glicemia!
E Saronno ama Silighini
Intanto era in giro senza giustificazione
?
Davvero meravigliosa.. Complimenti !!!!
Grazie mi sono commossa
Non verrò censurato? Posso dirlo? Ebbene, io non sopporto più tutta questa mielosa retorica. Non sopporto più questi pistolotti, a maggior ragione quando vengono da chi si sta candidando alle elezioni. A maggior ragione quando sono tra coloro che solo quindici giorni fa ci invitavano non a stare a casa ma “a non fermarci” o addirittura a “socializzare”. Non ce l’ho solo con questo signore; vedo che altri (non tutti) politici locali stanno dando spettacolo in questo modo.
Per favore, fate cose serie e parlateci di cose serie e pragmatiche, da buoni lombardi di un tempo.
Ma Weinstein è ancora innocente…visto che lo scriveva sulla sua maglietta?
ci mancava proprio l’intervento di questo signore. non si era ancora fatto semtire e pensavo fosse andato al su paese d’origine, invece eccolo qui ancora. naturalmentre in strada senza mascherina e senza un motivo necessario disubbidendo ai dettami emanati. ma si sa lui può fare quello che vuole. ma perchè le forze dell’ordine non lo controllano e lo multano?
Non poteva non descrivere una realtà cruda e reale che oggi viene toccata con mano da tutti. Basta affacciarsi alla finestra della propria abitazione, ascoltando la radio o guardando la televisione oppure scorrendo sul proprio cellulare i messaggi e le immagini che corrono sul web. Una scenografia ben descritta che potrà essere il soggetto di un film da articolare in futuro, il cui epilogo è ancora da scrivere. Rimane un aspetto, stranamente non citato, che prevedeva la comunicazione, la concretezza e il coinvolgimento di tutte le forze politiche locali nelle decisioni da prendere a tutela della salute dei cittadini. Un appunto forse volutamente omesso, in quanto qualche tempo fa l’estensore lo avrebbe utilizzato per proclamare le carenze di questa giunta.
I messaggi positivi vanno sempre bene, ma servirebbe anche qualche controllo in più.
Oggi in piazza Libertà per fare la spesa, ho notato un pò di persone in “giro”. (forse un pò troppe)
Ma non un Agente della Polizia Locale a supervisionare.
Un bellissimo pensiero grazie