Coronavirus, Uboldo pronta per i buoni spesa: ecco come funzionano, chi potrà richiederli e dove usarli
UBOLDO – Anche l’Amministrazione del sindaco Luigi Clerici si è attivata per utilizzare le risorse il Fondo di Solidarietà Alimentare destinato ad Uboldo per l’acquisto di buoni spesa utilizzabili per il rifornimento di generi alimentari e prodotti di prima necessità ovvero pane, acqua, pasta, riso, latte, farina, olio di oliva, frutta e verdura, prodotti in scatola (quali legumi, tonno, carne, mais, ecc.), passata e polpa di pomodoro, zucchero, sale, carne e pesce, prodotti alimentari e per l’igiene per l’infanzia (omogeneizzati, biscotti, latte, pannolini, ecc.), individuando nei punti commerciali della grande distribuzione (Tigros, Esselunga), presenti sul
territorio, gli interlocutori presso i quali acquistare i buoni spesa da fornire agli utenti in condizioni di necessità a seguito dell’epidemia da Covid 19.
“Tale scelta – spiega l’ordinanza – è determinata dal fatto che, da una prima indagine di mercato, la grande distribuzione risulta già preparata ad affrontare tale evenienza e, pertanto, meglio garantisce l’immediatezza e l’urgenza del provvedere”.
A quanto ammonterà?
“Il buono spesa è commisurato al numero dei componenti il nucleo familiare ed è determinato nella misura di 150 euro per il primo componente, 50 euro per ogni componente aggiuntivo ed 100 euro per ogni minore di età compresa tra 0 e 3 anni. Per gli ulteriori componenti successivi al primo che siano disabili il contributo sarà di 100 anziché 50 euro”
Chi potrà accedere?
“Possono accedere alle misure le persone residenti nel Comune di Uboldo, compresi i senza fissa dimora o richiedenti asilo o titolari di permesso di protezione umanitaria che presentino apposita istanza corredata da autocertificazione. I possibili beneficiari che devono presentare istanza: nuclei familiari o persone
singole già in carico al Servizio Sociale per situazioni di criticità, fragilità, multi problematicità, se non beneficiarie di Reddito di Inclusione o di Reddito di
Cittadinanza. In questa tipologia sono compresi: nuclei familiari di cui facciano parte minori; nuclei monogenitoriali privi di reddito o in situazioni economiche
tali da non poter soddisfare i bisogni primari dei minori; presenza nel nucleo familiare di disabilità permanenti associate a disagio economico; nuclei familiari con situazioni di patologie che determinano una situazione di disagio socioeconomico; donne vittime di violenza; persone senza fissa dimora; nuclei familiari monoreddito il cui titolare ha richiesto trattamento di sostegno al reddito o il datore di lavoro ha richiesto ammissione al trattamento di sostegno del reddito, ai sensi del D.L. 18/2020, o il datore di lavoro abbia sospeso e/o ridotto l’orario di lavoro per cause non riconducibili a responsabilità del lavoratore; persone segnalate dai soggetti di Terzo Settore che si occupano di contrasto alla povertà; persone che non sono titolari di alcun reddito. Per ogni nucleo familiare la domanda può essere presentata da un solo componente. Al fine di attestare il possesso dei requisiti per l’accesso alla misura previsti dal provvedimento, il beneficiario dovrà presentare autocertificazione che l’Amministrazione provvederà a verificare.
In caso di utenti percettori di altri contributi pubblici (ad es., reddito di cittadinanza, cassa integrazione, NASPI o altro) gli stessi potranno eventualmente
beneficiare senza priorità ed in misura ridotta. In particolare sarà tenuta in considerazione l’entità del contributo percepito, il carico familiare (presenza di
minori e disabili), e altri indicatori di disagio sociale dichiarati nella domanda.
Chi consegnerà i buoni
I volontari della protezione civile consegneranno alla famiglia i buoni spesa e faranno firmare il modulo di autocertificazione che verrà restituito al Servizio
Sociale.
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Commenti
Buona sera ho bisogno di buoni spesa per favore sono a casa da due 2 mesi senza lavoro e non celo nessuno che mia auto.
Come funzione per buoni spesa