Coronavirus, Tosi conferma niente assorbenti nei pacchi: “Solo prodotti di prima necessità tanto da avere l’Iva al 4%”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’assessore GianAngelo Tosi in merito all’assenza degli assorbenti nei pacchi di generi di prima necessità del comune.
Leggo con una certa sorpresa il rilievo mosso dalla signora Battistini sulla composizione del pacco per il ‘sostegno alimentare’ di prossima consegna ai cittadini bisognosi (per inciso: saranno, in questa prima fase, all’incirca un migliaio i pacchi, a fronte di un totale, a tutt’oggi, di poco più di duecento richieste), per cui ritengo opportuno illustrare a tutta la cittadinanza i criteri utilizzati per la composizione dei pacchi, criteri condivisi – anzi: dovrei dire ‘suggeriti’ – da quegli enti benefici a cui le stesse opposizioni – ed in particolare quella di cui la signora fa o ha fatto parte – ci hanno indicato di rivolgerci per la gestione dell’intervento, dopo che noi già lo avevamo fatto.
E, dunque, inizio col dire che il contributo è finalizzato all’emergenza alimentare e che, per l’appunto, deve essere utilizzato per l’acquisto di generi alimentari anche in considerazione del fatto che, trattandosi di denari pubblici, siamo assolutamente tenuti ad utilizzarli per la finalità per cui sono messi a disposizione. Proprio alla luce di questo ci siamo rivolti, ancora una volta attenendoci alle indicazioni di legge, alle tre organizzazioni benefiche presenti sul territorio cittadino più versate e specializzate in questa particolare azione, con la collaborazione delle quali abbiamo individuato i generi alimentari di prima necessità finalizzati a soddisfare le esigenze emergenti. A questi generi alimentari di prima necessità sono state poi aggiunte pochissime altre risorse, traendole sempre dalla lista di quelle che per legge sono considerati beni di prima necessita, tanto da essere assoggettati all’IVA agevolata. Gli assorbenti femminili ad oggi non compaiono fra questi, come la stessa signora rileva. Nessun maschilismo sciovinista, dunque, da parte di questa Amministrazione. Il gruppo di lavoro che ha individuato i generi da inserire nei pacchi non era formato da soli uomini. Piuttosto mi permetta di avanzare alla signora, a mia volta, un suggerimento: si rivolga alla formazione politica in cui milita o è simpatizzante affinché promuova una legge che modifichi il trattamento fiscale degli assorbenti, cosicché venga in primo luogo cancellata quella discriminazione, se di ciò si tratta”.
10042020
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Commenti
La delibera della Protezione Civile parla chiaramente di “di generi alimentari o prodotti di prima necessità”.
Da nessuna parte è presente un elenco in senso stretto da seguire.
La scelta di mettere o non mettere certi prodotti è carico dell’amministrazione.
A volte basterebbe semplicemente dire: “non ci abbiamo pensato, provvederemo” invece che fare mirror climbing e richiamarsi a leggi che sembrano inesistenti.
Tosi, saccente, oserei dire fin troppo pieno di sé… Ti chiedo con gentilezza (non con il tono che usi tu nel tuo comunicato), di evitare di ricordarci che sei, ahinoi, assessore di questa inutile giunta
basta cercare su internet e si trova subito che: i rasoi sono tassati al 22%, al pari degli assorbenti. A questo punto Tosi dovrebbe fare almeno un una cosa sensata: DIMETTERSI!
Un solo commento a favore della giunta e decine contro? Mhhhh moderatore del forum qualcosa non mi torna
Non mi spiego la presenza di rasoi e schiuma da barba – Iva al 22% – se sono inclusi solo generi con Iva agevolata al 4% (alimentari e poco altro).
Possibile togliere i rasoi e la schiuma (che hanno un costo abbastanza elevato) e fare più pacchi di prima necessità? Oppure prevedere l’opzione infanti e donne includendo assorbenti femminili e per bambini?
Le donne saronnesi deluse da questo signorile inganno ricorderanno e decideranno con determinazione come premiare chi ha veramente constatato le esigenze femminili della Comunità saronnese, operando adeguatamente senza ricorrere a giustificazioni puerili.
Quindi le lamette e la schiuma da barba si ma gli assorbenti no.Siamo tornati al medioevo mi raccomando domenica tutti a messa.
Perché se è di Saronno è competente, discorso maturo.
poerchè le lamette per la barba sono di prima necessità? dimettiti incompetente. vogliomo un assessore di saronno
Chieda a sua moglie o ad una donna a caso, se è della sua stessa idea indipendentemente dall’aliquota iva.
Quindi, se in stato di fragilita’ economica estrema, una donna smette di avere le mestruazioni?
Assessore forse dovrebbe chiedersi come mai tanti altri Sindaci, hanno gestito quei fondi in modo diverso. In tanti facendo un accordo con i supermercati hanno ottenuto sconti del 10 o 15%. Facevano al 30.000 di aiuti.
Come rivoltare la frittata. Un amministratore pubblico, a prescindere dal colore politico di appartenenza, non può indorare la pillola che gli fa comodo, dimostrando di non avere considerazione delle donne saronnesi.
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Basta pensare alla zona rossa che potevano istituire nel Bergamasco …. e cambiando argomento basta pensare a trenord, 25 snno che governano regione Lombardia ma la colpa è sempre di altri
Che bello nella vita essere sempre sorpreso
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Mo associo
Le lamette sono di prima necessità? È più corretto avere il buono. Libertà di acquistare ciò che più necessita.
Quindi x gli uomini è strettamente necessario farsi la barba, mentre per una donna avere degli assorbenti non è necessario?!? Solo perché non rientrano nell’iva al 4%?!? Ma per favore..attaccatevi a qualcosa di più concreto che questa mera scusa da ottusi retrogradi. Il fatto che le associazioni coinvolte abbiano avvallato questa decisione è ancora più triste e sconfortante. Una famiglia, poi, va avanti a mangiare tonno e carne simmental..mentre la mattina varia tra biscotti, fette biscottate, latte e the?!? Gli intolleranti/allergici cosa fanno? Si dimenticano di esserlo in questo periodo di difficoltà? Non facile decidere cosa dare e cosa no, concordo ..infatti molto meglio un buono pari alla cifra del pacco e via (Non credo fosse così difficile stabilire cosa poter comprare e cosa no, eventualmente, coi buoni). Per i pacchi sostitutivi al servizio mensa giustamente sospeso si erano già attivate le associazioni di competenza. I beni che avanzano, perché magari non richiesti, dove finiscono? I soldi spesi verranno rimborsati?
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le associazioni non sono state coinvolte su cosa mettere nel pacco
Ho chiamato un supermercato di Saronno: gli assorbenti femminili sono in libera vendita in quanto risultano tra i prodotti considerati di prima necessità.
L’assessore Tosi non sa cosa che dice.
Premesso che non sono schierato politicamente
secondo me la risposta è stata coerente e chiara. Ritengo che le modalità di scelta effettuate con la collaborazione di Associazioni con esperienza diretta sul campo sia stata un’idea molto proficua che ha permesso di non disperdere risorse ed utilizzarle in modo efficiente ed efficace.
Da un paio d’anni leggo le pagine di questo web giornale e, immancabilmente, ho notato che ogni notizia di carattere di politica locale viene sempre commentata negativamente da parte della “fazione” opposta in modo cieco e petulante. Fintantoché la politica sarà fatta di lamentele e rimproveri non andremo da nessuna parte, cari Signori!
Ma al posto di scrivere comunicati su “cose un pò così”, a che punto siete con la distribuzione? Quante famiglie aiutate? Quanto avete speso? Quante famiglie sono ancora in coda?
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La piccata risposta dell’assessore è fuori luogo, in quanto i fondi sono disponibili anche per prodotti di igiene personale e nell’applicazione delle disposizioni ci vuole tanto buon senso, cosa che all,assessore in questo caso fa difetto.
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Cattivone….sl tratta di informazioni utili mica propaganda
Mamma mia quanto livore in questa comunicazione.
Talmente abituati ad un elettorato che vi segue ad occhi chiusi da aver totalmente perso il senso del confronto, anche durante un evento senza precedenti come questo.
P.s. Ma sulla questione assorbenti cosa ne dice il cuore illuminato di Maria?
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Brava ?