Coronavirus, pacchi alimentari Tu@ e Pd: “A 15 giorni dalla ricezione dello stanziamento non è accettabile che la distribuzione non sia stata realizzata”
SARONNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota firmata dal segretario del Pd Mauro Lattuada e da quello di Tu@Saronno Franco Casali sull’aiuto alimentare alle famiglie in difficoltà.
Ci sembra necessario e opportuno fare il punto sulla consegna dei generi di prima necessità a Saronno.
1. Il Comune di Saronno ha ricevuto 209.000 euro di maggiori contributi dal Governo per “l’acquisto di buoni spesa per generi alimentari o prodotti di prima necessità” per quelle persone che, a seguito delle misure messe in atto per contrastare la diffusione del COVID-19, hanno perso l’abituale forma di sostentamento o si trovano a fronteggiare difficoltà impreviste;
2. La relativa delibera di indirizzo del 7 aprile é ancora priva della determina per l’impegno di spesa, per cui non é ancora operativa;
3. L’Amministrazione ha scelto una “consegna diretta ai soggetti che si trovano in condizioni di bisogno di generi alimentari e prodotti di prima necessità” e non “l’acquisto di buoni spesa” l’altra opzione prevista dall’ordinanza 658/20 della Protezione Civile che ha stanziato i fondi;
4. Il contenuto dei pacchi è stato stabilito a priori dall’amministrazione. Risulta che contengano lamette da barba, ma non assorbenti femminili (pur essendo beni di prima necessità e quindi acquistabili, come da delibera), né è chiaro se il contenuto degli stessi tenga conto di eventuali intolleranze alimentari quali la celiachia, diete, o dell’osservanza di precetti religiosi. Il prezzo dei singoli prodotti che compongono i pacchi appare decisamente sovrastimato;
5. Per le operazioni di “approvvigionamento, confezionamento, stoccaggio e consegna pacchi alimentari” l’Amministrazione ha deciso di farsi supportare dalla locale CRI, dal Banco Alimentare e dalla Casa di Marta. Questi enti devono provvedere anche al pagamento anticipato dei prodotti acquistati e verranno rimborsati successivamente a presentazione delle fatture;
6. I soggetti destinatari vengono individuati in appositi elenchi redatti dai Servizi Sociali comunali, anche attraverso le segnalazioni delle associazioni di volontariato sopra menzionate;
Questi i dati oggettivi.
È chiaro che in questo momento siamo tutti sulla stessa barca. Una barca traballante in mezzo ad un oceano in tempesta. A nessuno degli amministratori locali italiani si può chiedere di saper gestire con facilità una pandemia globale della quale ogni giorno si scoprono dettagli nuovi.
Per questo nessuno di noi fa il tifo per il virus o si augura che l’Amministrazione Fagioli commetta errori clamorosi, perché sul piatto ci sono questioni molto serie: il pericolo di vita per i saronnesi e le gravi difficoltà economiche che si prospettano, purtroppo, per molti tra i nostri 40.000 cittadini.
In questo contesto, abbiamo quindi deciso di non criticare l’Amministrazione a ogni piè sospinto, anche a seguito di alcune scelte che non abbiamo condiviso.
Ora siamo però di fronte alla gestione di un contributo straordinario che l’Amministrazione ha ricevuto affinché a nessun saronnese manchino viveri e generi di prima necessità. A 15 giorni dalla ricezione dello stanziamento non è accettabile che la delibera non sia ancora operativa, e la distribuzione dei generi alimentari non sia iniziata.
La scelta non effettuata di acquistare “buoni spesa per generi alimentari o prodotti di prima necessità”, come previsto dall’ordinanza n° 658 della Protezione Civile, unita ad un opportuno convenzionamento tra Comune e Grande Distribuzione, avrebbe probabilmente consentito ai destinatari di disporre dei generi di prima necessità già prima di Pasqua, come accaduto in diversi altri comuni della zona che hanno effettuato scelte più semplici dal punto di vista organizzativo e più efficaci.
Invitiamo quindi l’Amministrazione a un’azione più incisiva riguardo alle urgenti necessità dei cittadini, a partire dai più deboli che in questo momento di emergenza sono quelli più in difficoltà, valutando anche cambi di rotta rispetto a quanto deciso finora.
(foto archivio)
15042020
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Commenti
Ma come si agita la sinistra con vagonate di commenti contro il sindaco, vero sig.ra Giudici?
l’unico agitato sembri tu caro fan boy.
Ora se vuoi parlare in tema e di fatti che mi dici di questo. Arrivano 210.000
In 3 settimane ne spendono solo 60.000, e non hanno ancora consegnato tutti i pacchi.
la gente chiama e la sta al telefono 20 minuti
Secondo te gli altri 150.000 ce la fanno a gestirli per Agosto.
Spero che nel frattempo il Governo non invii altri 200.000 euro, se no facciamo fino al 2021
Cobdivido pienamente quanto scritto dal sig. Paolo Enrico Colombo in entrambi i commenti
dovesse capitare … pazienza ci saranno due miei commenti
è il momento di cambiare, “qualcuno” a Saronno ha fallito su tutta la line
visto che non si potrà votare voglio un “Commissario Prefettizio”
#nonsapetesuonarecambiamoisuonatori
paolo Enrico Colombo
Non è da sottovalutare la proposta del Commissario Prefettizio. Potrebbero esserci difficoltà nel reperire dirigenti pubblici da assegnare nei tanti Comuni ove sono previste elezioni per fine mandato. E’ da escludere ricorrere alla prorogatio del solo Sindaco per la gestione di ordinaria amministrazione, in quanto diventerebbe un’anomalia politica.
signori di Tu@saronno, non mi interessa se sono sulla stessa barca o se ci troviamo di fronte a qualcosa di nuovo… piuttosto che stare con loro preferisco nuotare,
non c’è più posto a Saronno per gli incapaci.
Il loro mandato è scaduto se ne stiano a casa
#hannogiàfattotroppidanni
Paolo Enrico Colombo
Una lectio magistralis che dovrebbe essere assunta e condivisa da questa amministrazione in questo periodo di pandemia dove conta principalmente la salute e le condizioni vitali dei cittadini. Le polemiche ed i distinguo avranno il loro spazio in divenire che serviranno agli elettori di Saronno per valutare e sostenere chi ha agito correttamente nell’interesse di tutti i cittadini.
In effetti qualcosa di diverso e più veloce poteva essere fatto.
A mio avviso i buoni avrebbero ottenuto un analogo, se non miglior risultato, in tempi molto più brevi.
Sconti aggiuntivi, bastava trattarli con un punto vendita della grande distribuzioni e tranquillamente si spuntava un ulteriore 10 o 20%
Avrebbero permesso acquisti più personalizzati, sulle esigenze del nucleo famigliare.
Le persone interessate avrebbero già beneficiato degli aiuti da molti giorni