Coronavirus, Emporio della solidarietà e Casa di Marta fanno chiarezza sulla segnalazione di prodotti scaduti nei pacchi alimentari
SARONNO – In merito alla segnalazione di prodotti consegnati Questa la nota appena trasmessa dai responsabili dell’Emporio della Solidarietà e della Casa di Marta.
“Siamo stati tempestivamente informati della segnalazione di una utente che ha effettuato nei giorni scorsi la spesa presso l’Emporio della Solidarietà e avrebbe verificato che alcuni prodotti riportavano una data di scadenza già passata. Tale affermazione deve essere immediatamente smentita, sopratutto in questo momento in cui tutto diventa strumento per facili e superficiali polemiche. Prima di sentenziare è infatti opportuno informarsi con precisione, motivo per cui interveniamo tempestivamente rispetto all’accaduto.
Precisiamo prima di tutto che molte persone, leggendo magari con un po’ di superficialità le indicazioni sui prodotti, possono confondere la data di confezionamento con la data di scadenza; cosa verificatasi anche per alcuni prodotti segnalati oggi dalla persona che ha effettuato la spesa.
Altri prodotti invece riportavano l’indicazione “da consumarsi PREFERIBILMENTE entro”; sembra quasi superfluo dover precisare cosa significa questa indicazione, ma cogliamo l’occasione per farlo, in un’ottica educativa più ampia volta alla diminuzione dello spreco alimentare.
Molti prodotti a lunga conservazione e confezionati, riportano infatti questa indicazione “da consumarsi preferibilmente entro”. A tutte le persone che accedono all’emporio viene ricordata la differenza tra “scadenza” e “preferibilmente entro” e nell’informativa che firmano per il ritiro del sostegno alimentare si riporta precisamente che: “la dicitura “preferibilmente entro” non determina la non commestibilità del prodotto. In base alla sentenza n. 2537 del 17 gennaio 1996 e conferma della terza Sezione penale della Cassazione, il prodotto può essere usato con tranquillità, salvo una sua corretta conservazione”
Nessun allarmismo quindi, nessuna inutile polemica; ci dispiace per la signora che probabilmente si è preoccupata per le indicazioni lette sui prodotti, ma possiamo confermare che tutto si sta svolgendo con attenzione e nel rispetto delle norme in materia di conservazione e consumo degli alimenti.
Operatori e volontari dell’Emporio sono tutti precisamente informati rispetto a quello che si può o non si deve distribuire.
Può capitare a tutti di sbagliare, ma in questo caso ci sentiamo molto sereni nel tranquillizzare tutte le persone che accedono all’Emporio; in particolare abbiamo già contattato la persona interessata per tranquillizzarla e l’abbiamo invitata e venire domani presso l’Emporio, per ricevere più dettagliatamente le indicazioni per la corretta lettura delle scadenze dei prodotti.”
Lascia un commento
Commenti
Sicuramente si tratta di articoli di lunga scadenza ,non di freschi . Esempio il caffè ,la pasta di semola , i biscotti , sono tutti con scadenze , preferibilmente entro il . Si possono tranquillamente consumare anche vicino la scadenza , cambia il gusto ? I biscotti sono più secchi o più umidi non fanno male .
Il problema, ricordo, è SOLO relativo alla fornitura di prodotti acquistati con il contributo del Governo per persone che ne abbiano necessità. Non so se questi pacchi si riferiscono
a questo scopo, e quindi devono essere secondo la legislazione ( non con TMC “scaduto “) o se sono donazioni extra di cui deve farl le Sue valutazioni Casa di Marta.
Povera Italia, siamo messi proprio male ……
Almeno non si muore per il CORONAVIRUS
“sentenza n. 2537 del 17 gennaio 1996 e conferma della terza Sezione penale della Cassazione, il prodotto può essere usato con tranquillità, salvo una sua corretta conservazione”
Chi stabilisce fino a quando?????
In ogni caso vorrei vedere qualche “responsabile” andare al supermercato e portarsi a casa un
prodotto con la dicitura SOPRACITATA !!!!!
errata corrige: SPUTARE
Vorrei prima di tutto rispondere a colui o colei che si firma VERGOGNA dicendo che stanno smaltendo i resti di magazzino!
Vergogna la sento io nei suoi confronti nel pensare che ci sia ancora chi ci marcia su queste cose!!
Conosco la realtà e la dedizione che le persone dedicano all’Emporio.
I sacrifici che fanno i dirigenti ed i volontari perchè tutto funzioni, e bene, per chi ha bisogno.
Io personalmente e fortunatamente non ho bisogno di una tessera gratuita per fare la spesa, anche se a volte ho mangiato generi alimentari con data scaduta, perché non si butta e non si spreca nulla, a meno che si metta in repentaglio la salute.
Spero tanto che il Sig./Sig.ra VERGOGNA non abbia bisogno un domani di presentarsi a casa di Marta con una tessera per l’Emporio.
MAI PUTARE NEL PIATTO IN CUI SI MANGIA.
Vorrei capire… I 20k euro che Casa di Marta riceverà hanno scadenza o sono buoni?
Se Casa di Marta si fosse limitata a scusarsi per l’inconveniente e ad invitare la signora a prendere un nuovo pacco avrebbe fatto un figurone.
Invece si è parata dietro la sentenza della corte di cassazione secondo cui “da consumarsi PREFERIBILMENTE entro” non indica data certa. C’era merce scaduta dal 2019! Magari si può chiedere al sindaco di elargire i soldi preferibilmente quando verranno dati prodotti buoni, dove preferibilmente non indica una data certa
Smaltite i fondi di magazzino? ma i soldi dello stato sono scaduti?
Perché non consumate voi le confezioni con data PREFERIBILMENTE entro marzo 2020 e consegnate invece ai destinatari dei pacchi prodotti freschi?
Mi auguro anche che questi prodotti li abbiate pagati il 25% del prezzo consigliato, stante la corrente pratica commerciale che così prevede per i prodotti che hanno superato la data di consumo consigliata.
ragazzi tutto quello che volete, ma trovarsi in un pacco alimentare o sullo scaffale dei prodotti con scritto “preferibilmente entro “Marzo 2020” non è che è tutta sta gran figura!
Ma il prodotto in questione era per caso un barattolo di Fagioli bolliti?
P.S.
quando la pezza è peggiore del buco.Colpa di Fagioli?
considera che sei in poveraccio senza risorse e devi baciarti i gomiti che esistano realtà del genere che ti danno una mano.
Stanno smaltendo i resti di magazzino! Vergogna!
No, deve vergognarsi lei. Mettere a disposizione prodotti in buono stato di conservazione invece di sprecarli è un atto utile, specie in condizioni di emergenza.