Il saronnese Andrea Leanza racconta (senza spoiler) il suo lavoro per Curón di Netflix
SARONNO – È in arrivo su Netflix una serie dai contorni sovrannaturali a cui ha contribuito anche il mago saronnese degli effetti speciali, Andrea Leanza. È proprio lui a svelarci in anteprima – ma senza spoiler – qualche curiosità sul lavoro svolto sul set di Curón, serie italiana prodotta interamente da Netflix. La fiction ricostruisce in chiave sovrannaturale la storia della cittadina della Val Venosta sommersa dalle acque del lago artificiale Resia, da cui oggi emerge, spettrale, solo il campanile della vecchia chiesa.
“Nella serie Curón io e i miei collaboratori ci siamo occupati della realizzazione di protesi, props speciali, animali finti ed effetti di trucco speciale. – spiega Leanza – Era la prima volta per me come designer di un intero reparto per una serie TV.” Sul set non sono mancate le sorprese, come quando Leanza si è ritrovato a lavorare Lyda Patitucci, una delle registe che si sono occupate delle singole puntate di Curón, professionista con la quale avevo già collaborato su Il Primo Re di Matteo Rovere (film valsogli la prima nomination ai David di Donatello).
Così Andrea Leanza inizia a raccontare la sua prima avventura in casa Nerflix, il gigante dello streaming a pagamento. Leanza descrive Curón come una serie “horror soprannaturale”, che si svolge nell’omonima e suggestiva località del Trentino Alto Adige. Al centro della trama c’è una famiglia composta da una donna originaria del paese che torna a Curón con i figli adolescenti, dopo 17 anni d’assenza. Quando la madre dei protagonisti scompare, i ragazzi dovranno affrontare gli inquietanti segreti del luogo e della loro famiglia, scoprendo molte verità nascoste.
“È stata una bella esperienza di crescita dell’intero gruppo di persone con le quali ormai da qualche tempo collaboriamo, a cui si è aggiunto qualche nuovo membro temporaneo” spiega Leanza parlando dell’impegno profuso durante le riprese di Curón “In quel periodo abbiamo portato avanti 5 diversi progetti in contemporanea incluso questo, il che ha richiesto un grande impegno non solo di forza lavoro in laboratorio, ma soprattutto a livello organizzativo e di pianificazione sulla carta. Un’esperienza che ci ha permesso di confermare che la squadra funziona” continua elogiando il suo team “quando si uniscono le teste e i cuori di persone con energia positiva e la stessa voglia di mettersi in gioco, si può superare qualsiasi ostacolo, si possono raggiungere ottimi risultati, a volte inaspettati”.
La serie è stata l’occasione per lo specialista saronnese degli effetti speciali per sperimentare un diverso modo di lavorare: “Mi sento fortunato di essere affiancato da così tante persone con quella stessa passione e voglia di “fare le cose bene”, di superarsi e migliorarsi da un progetto all’altro, di non accontentarsi e di non smettere mai di imparare cose nuove. Seguire più progetti in contemporanea mi ha anche costretto a delegare alcune parti del processo creativo che solitamente negli anni passati portavo avanti da solo. Devo ammettere che all’inizio non è semplice lasciarsi andare il controllo di alcune operazioni. Io sono uno a cui piace sporcarsi le mani, disegnare, scolpire, progettare e fare stampi, colare siliconi e resine, stuccare, colorare. Quando posso, cerco sempre di farlo personalmente, oltre a supervisionare l’intero iter.”
Leanza ci a spiegato che lavorare nel dietro le quinte di film e serie TV, oltre che impegnativo, è anche molto stressante: “Il nostro è un mestiere complicato, senza sicurezze, spesso discontinuo e all’improvviso caotico e stressante. Se mi fermo a riflettere, mi viene in mente che in fondo è anche il mio vecchio giocare da bambino che è solo diventato più serio e professionale. Ecco, Curón ci ha permesso di giocare con la creatività ancora una volta”.
(foto archivio)
12062020