Vincolo di interesse culturale per l’ex Asilo di via Manzoni: diretta
SARONNO – E’ Villa Gianetti la location scelta per la conferenza stampa del Comitato ex Asilo Vittorio Emanuele II di Via Manzoni
Qui la diretta video su Facebook
Tra le prime attività del comitato c’è stato l’invio di una dettagliata ricerca storica sullo stabile comunale di via Manzoni, che l’Amministrazione comunale vorrebbe vendere, al Segretariato Regionale per la Lombardia del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo affinché possano essere effettuate le necessarie valutazioni per tutelare l’edificio. E’ stato il primo atto formale del comitato per la salvaguardia e la valorizzazione dell’immobile comunale ex asilo situato tra via Manzoni e via Roma nato quest’estate con la guida di Franco Casali e l’adesione di decine di saronnesi. L’obiettivo è quello di tutelare lo stabile ospitava fino a qualche mese fa gli uffici del distretto sanitario e che in passato è stato sede dell’asilo Vittorio Emanuele II.
(foto: l’edificio di via Manzoni)
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Commenti
È una bella notizia per tutta la cittadinanza. Una struttura da valorizzare nell’ interesse pubblico. Basta speculazioni immobiliari private, soprattutto in centro città. Saronno è già stata cementificata fin troppo. Non abbiamo bisogno di altri appartamenti che rimarranno sfitti , né di centri commerciali che si cannibalizzano tra di loro. Abbiamo bisogno di spazi di aggregazione, anzitutto per i giovani.
Mantenere stabili di tale tipo è più economico eliminarli che spendere un mucchio di soldi x sistemarli.
Con i pochi soldi che l’amministrazione comunale ha è un onere non da poco.
Metterli a norma ci vuole una cifra!!!!
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La vecchia, solita litania. Gira dagli anni ’60. Con pretesti come questo, assieme ai ruderi fatiscenti, si sono abbattuti splendidi stabili. Per costruire come? Và in Corso Italia, dai un’occhiata ai portici (fine ‘800) da Piazzetta Volontari del sangue al Libraccio, poi voltati e guarda i portici (anni ’60-70 del ‘900) come probabilmente piacciono a te.
E’ che c’è tutto un mondo che è rimasto bloccato nel 1970: crede che le strade sono state inventate dopo l’invenzione del motore a scoppio, pensa che la caccia in Lombardia sia una necessità alimentare, e se uno stabile di inizio ‘900, costruito come allora sapevano fare, non fa “volumetria” allora bisogna buttarlo giù. Come no!
S vendiamo tutto anche la storia per far posto a nuovi edifici che tra qualche anno rimpiangeremo. Sembra un film già visto ma non ne ricordo il titolo.
Secondo me Casali ha qualche amico nei beni culturali!
Dimmi te che cosa ha quello stabile di interesse culturale.
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O magari lo capiscono quelli che stanno alla Sopraintendenze (che magari è proprio per quello che loro stanno lì e noi a commentare le loro decisioni sui social 🙂 ).
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Canta Guccini: “..è difficile spiegare, è difficile capire se non hai capito già”.
Fa proprio al caso tuo.
certo che abbattere per poi costruire le ciofeche che si vedono ultimamente, meglio preservare costruzioni in mattoni che non si fanno più e usare la tecnologia per migliorarle.
A me piace come struttura, certo va magari sistemata e rivista ma terrei l’architettura attuale, piuttosto che palazzi color salmone come in centro con colonne stile impero ( finte e fatte male ).
… e dopo I ponticelli salviamo un altro rudere…
A furia di tornare indietro risorgeranno i dinosauri ? ?
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i dinosauri sono già tornati; confondono le palazzine storiche con i ruderi
Cosa aspettiamo ad abbattere tutti i ruderi che abbruttiscono Saronno
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E’ che voi non siete veri saronnesi, e confondete una bella costruzione storica con un rudere.
A me quello stabile piace come sta e dove sta. Se non vi piace quando passate voltatevi dall’altra parte, qualche palazzina come piacciono a voi non saronnesi ci sarà pure.